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9 Ottobre 2025
Ultima modifica: 9 Ottobre 2025 ore 08:51

Torino accoglie il Festival della Missione

Dal 9 al 12 ottobre un appuntamento per rilanciare l'importanza del dialogo e della solidarietà
Torino accoglie il Festival della Missione
Si apre oggi, 9 ottobre, un evento nazionale dedicato all'incontro, alla pace e alla solidarietà, con ospiti di rilievo e un ricco programma culturale e spirituale aperto a tutti.
A Torino, dal 9 al 12 ottobre, si svolgerà il Festival della Missione 2025: il capoluogo piemontese diventerà il cuore di un grande evento nazionale dedicato alla missione e all’incontro. Il tema scelto per questa edizione è “Il volto prossimo”, un richiamo al volto della Sindone e soprattutto un invito a guardare con attenzione e cura alle persone che si incontrano nel quotidiano.
Il Festival vuole essere un laboratorio di speranza e una occasione di dialogo aperto e inclusivo, utilizzando un linguaggio laico per rivolgersi a tutti, credenti e non, con testimonianze, storie di pace e trasformazione, conferenze, momenti di spiritualità, presentazioni di libri e documentari, musica e arte nelle piazze e nei luoghi simbolo della città. Qui tutte le info per partecipare al Festival della Missione 2025.
Tra i protagonisti attesi ci sono voci autorevoli come il prefetto apostolico in Mongolia cardinale Giorgio Marengo, la biblista Rosanna Virgili, il famoso allenatore di calcio Roberto Mancini, il padre gesuita economista Gaël Giraud, l’economista statunitense Jeffrey Sachs, e importanti rappresentanti della Chiesa in uscita e del mondo missionario.

La Comunità Papa Giovanni XXIII, che è tra gli enti promotori del festival, sarà partecipe in momenti chiave:
  • il 9 ottobre all'evento di apertura con un Pellegrinaggio Laico grazie alla presenza delle Unità di Strada di Torino e della comunità terapeutica di Bosco Nero, pellegrinaggio che partirà dalla stazione di Porta Nuova alle 17,30 per raggiungere alle 18 la Chiesa di San Filippo Neri, dove seguirà la consegna e il racconto di storie condotto da Luciana Litizzetto
  • il 10 ottobre alle ore 15 nella Facoltà teologica di via XX Settembre 83 a Torino sarà proiettato il documentario “Il Pazzo di Dio”, che racconta la storia di don Oreste Benzi, proprio nell'anno del centenario dalla sua nascita, e che verrà introdotto dal responsabile generale Matteo Fadda;
  • infine l’11 ottobre alle ore 14, sempre nella Facoltà teologica, si terrà la presentazione del libro “Ministero della Pace. Una scelta di futuro” con la presenza dell’autrice Laila Simoncelli, attivista e avvocata specializzata in Diritti Umani, e di Gianfranco Cattai, coordinatore di Retinopera.

Un percorso intergenerazionale della Chiesa italiana

«Questo festival è un appuntamento importante perché è un percorso che la Chiesa italiana ha scelto di intraprendere dal 2017 con cadenza biennale o triennale» spiega Sara Foschi, co-animatrice del Servizio Missione e Pace per la Comunità Papa Giovanni XXIII. «Il Festival ha anche una dimensione intergenerazionale perché in questo percorso sono stati coinvolti i gruppi giovani e i nuovi movimenti laicali, insieme agli istituti missionari tradizionali. In questa terza edizione, che ha trovato accoglienza nel capoluogo piemontese, la missione si inserisce all'interno del festival dell'accoglienza organizzata dalla diocesi di Torino. Il tema di quest'anno è "Il volto prossimo": la missione è un sentirsi amati e voler trasmettere la gioia legata a questo sentimento che scopriamo nell'incontro con i più piccoli con cui condividiamo la vita. I piccoli sono la via scelta da Gesù, sono loro che segnano il passo della storia, come ci diceva sempre don Oreste Benzi». 

Durante il festival della missione verrà lanciato un nuovo podcast, in collaborazione con Avvenire: «La giustizia riparativa è un tema di grande attualità. Come Comunità Papa Giovanni XXIII abbiamo collaborato con Avvenire per la realizzazione di un podcast portando testimonianze dalle Comunità Educanti con i Carcerati (CEC)» conclude Sara Foschi. 

Festival della missione: pace, giustizia, ecologia

La partecipazione al Festival è libera, con un programma ricco che anima vari luoghi della città tra cui piazza Castello, la chiesa San Filippo Neri e la Facoltà teologica, offrendo a migliaia di persone occasioni di incontro, riflessione e preghiera, con particolare attenzione ai temi della pace, ecologia integrale, giustizia sociale e nuove forme di economia solidale.

Il messaggio principale che il Festival della Missione vuole lanciare è una sfida all’individualismo e alla chiusura, proponendo un modello di convivenza basato sull’ascolto, sull’incontro e sulla costruzione di relazioni autentiche, nel segno della speranza e della solidarietà globale. Torino diventa così la città simbolo di questa missione, un laboratorio di futuro capace di unire culture, esperienze e generazioni intorno alla parola e all’azione della pace.
Questo evento, promosso dalla Fondazione Missio Italia e dalla Conferenza degli istituti missionari (Cimi), con il sostegno della Conferenza Episcopale Piemonte-Valle d’Aosta, si conferma come un appuntamento annuale di rilievo per la Chiesa e per la società civile, capace di comunicare la missione in modo innovativo, superando barriere culturali e religiose per abbracciare un mondo interconnesso e interdipendente.