Dal 30 giugno al 3 luglio si tiene a Siviglia un importante incontro internazionale a cui partecipa anche la Comunità Papa Giovanni XXIII. Nell'anno del Giubileo, la Campagna "Cambiare la rotta" chiede il superamento della crisidel debito e la trasformazione del sistema finanziario globale.
«L’economia che uccide, che esclude, che inquina, che produce guerra, non è economia: altri la chiamano economia, ma è solo un vuoto, un’assenza, è una malattia, una perversione dell’economia stessa e della sua vocazione.»
Il debito, e in particolare il debito estero dei Paesi più vulnerabili, ben rappresenta quell’economia che uccide denunciata da Papa Francesco: stritola la vita di centinaia di milioni di persone e condanna interi popoli a un futuro di oppressione e miseria. In assenza di adeguate regole internazionali gli effetti delle crisi del debito - acuiti dall’impatto di guerre, pandemie e disastri climatici - sono devastanti: nel continente africano più di metà della popolazione vive in Paesi costretti a spendere più per gli interessi sul debito che per servizi essenziali come sanità e istruzione. Il fardello del debito estero non è un destino ineluttabile, bensì uno strumento di sfruttamento indiscriminato delle risorse umane e naturali dei Paesi impoveriti, frutto di scelte, comportamenti e strutture da contrastare e ripensare radicalmente.
La Campana "Cambiare la rotta" per cancellare il debito
Il giubileo è il tempo propizio per restituire una prospettiva di giustizia alle vittime di questo iniquo fardello. Trasformare il debito in speranza è l’oggetto della Campagna “Cambiare la rotta”, con cui un’ampia coalizione di organizzazioni ecclesiali (tra cui la Comunità Papa Giovanni XXIII) ha accolto e rilanciato l’appello giubilare ad affrontare in un'ottica di solidarietà ed equità il tema del debito nelle sue varie declinazioni, inclusa la dimensione ecologica. L’impegno comune è volto a promuovere azioni di sensibilizzazione, formazione, approfondimento e advocacy, con lo scopo di sviluppare consapevolezza e pratiche più eque e sostenibili ad ogni livello (personale, comunitario, globale).
Tra le proposte di advocacy, anche in vista di cruciali discussioni internazionali come la 4ª Conferenza ONU sul finanziamento per lo sviluppo (Siviglia, 30 giugno - 3 luglio), la Campagna mette al centro, oltre al condono dei debiti ingiusti e insostenibili, la riforma dell’architettura finanziaria globale. Trasformare profondamente i meccanismi alla base delle crisi del debito è infatti un passaggio fondamentale per creare un argine strutturale al ciclo perverso del debito iniquo, contenere e prevenire future crisi, e restituire all’economia la vocazione di essere al servizio della dignità umana e del bene comune.