Topic:
26 Luglio 2020

Vangelo del 26 luglio: Il tesoro e la perla

Il tesoro nascosto è il regno dei cieli e l'averlo trovato è dono gratuito: tu lo scopri e vendi tutto.
Vangelo del 26 luglio: Il tesoro e la perla
Foto di Elia Sch
Vangelo di domenica 26 luglio 2020: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Dal Vangelo di Matteo (Mt 13, 44-52)        

Commento al Vangelo di domenica 26 luglio 2020

Il tesoro nascosto è il regno dei cieli e l’averlo trovato è dono gratuito dell’iniziativa di Dio. L’uomo non potrà mai raggiungerlo. È il regno di Dio che ti precede e viene: tu lo scopri e vendi tutto! È Dio che si comunica all’uomo, non è l’uomo che si comunica a Dio. L’uomo risponde a Dio che si comunica.
In mille forme di diffuso misticismo l’uomo crede di unirsi a Dio perché lui si fa dio: non è quello!
E quando non accetti il Regno di Dio c’è l’inferno, perché il tuo bisogno di Dio è infinito e tu lo rifiuti! Quel bisogno profondo è dentro ognuno di noi: abbiamo bisogno di fissare il nostro sguardo in lui, di guardarlo, di pronunciarci. Il giorno in cui ci pronunciamo scegliendolo (siamo già scelti da lui!) è il giorno della nostra nascita definitiva e la nostra vita prende senso e gusto!
Tutti i problemi che noi possiamo avere personalmente e in un cammino comunitario sono dovuti al fatto che la scelta non è chiara, non è totalitaria, non è piena!
Leggi le letture e le meditazioni di ogni giorno su Pane Quotidiano