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24 Maggio 2025
Ultima modifica: 24 Maggio 2025 ore 17:31

Bambini scomparsi: un dramma silenzioso

Il 25 Maggio si celebra la Giornata internazionale dedicata ai bambini scomparsi
Bambini scomparsi: un dramma silenzioso
Foto di Archivio Operazione Colomba
Nel 2023 in Italia sono scomparsi 22mila minorenni. Difficile da credere ma sono i dati forniti dal Commissario straordinario per le persone scomparse. Il fenomeno resta di grande preoccupazione per tutta la società benché nel primo quadrimestre 2025, in Italia si sia registrato un calo del 18 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024. L'Ufficio del Commissario straordinario, Forze di polizia e volontariato sono costantemente impegnati nelle ricerche, che sono soprattutto cruciali nelle prime ore. Utili sono il numero unico di emergenza 112 NUE e il 116.000 di Telefono Azzurro.

Andando ad approfondire il dato si scopre che l'80 per cento sono minori stranieri. Inoltre il 72 per cento dei ragazzi italiani viene ritrovato entro alcuni mesi, mentre per quanto riguarda i minori stranieri la percentuale crolla al 32 per cento. Questo significa che di sette minori stranieri su dieci che scompaiono, non si sa più nulla. Tradotto in cifre significa che di 12mila minori stranieri si sono perse le tracce. Non si sa dove siano, con chi e cosa facciano.

Perlopiù si tratta di “minori stranieri non accompagnati”, quei bambini e ragazzini che arrivano in Italia da soli, e che vengono accolti in strutture di accoglienza. La maggior parte di essi fugge dalle case in cui sono accolti. Fuggono perché l'Italia o la città in cui sono accolti non corrisponde alla loro destinazione finale. Ma fuggono anche perché hanno ferite interiori provocate dal lungo viaggio, a volte di migliaia di chilometri, che hanno fatto, da soli, per arrivare qui in Italia. Molti di loro sono stati torturati lungo il viaggio, molte abusate. Alcuni hanno visto morire persone nel deserto, in mare; altri hanno perso i loro fratelli, i loro genitori. Per tutti il viaggio è un trauma.

Queste fughe vengono definite “allontanamenti volontari”. Per farlo i ragazzini che scappano dalle strutture si mettono quasi sempre in mano a trafficanti presenti nel nostro paese. In realtà si espongono a enormi rischi di cui sono ignari. Possono finire vittima dello sfruttamento lavorativo da parte dei loro stessi connazionali oppure finire nella microcriminalità presente nelle nostre periferie per dare il cambio a chi finisce in carcere. Le ragazze possono facilmente essere reclutate nel racket della prostituzione.

La storia

Come è successo a Joy, nome di fantasia, la cui storia è raccontata nel libro Figli venuti dal mare. Joy è partita, da sola, a 14 anni dal Gambia, una piccola striscia di terra dell'Africa occidentale, che si affaccia sull'oceano Atlantico, uno dei paesi con il più alto tasso di analfabetismo al mondo ed uno dei dieci paesi con il più alto tasso di mutilazioni genitali femminili. Joy ha attraversato il Senegal, il Mali, il Burkina Faso, il Niger ed infine la Libia. È durante il viaggio che è stata abusata. Una ferita enorme che aveva tenuto nascosto a lungo ma che infine è emersa nella sua drammaticità.

Joy è stata accolta alla Casa dell'Annunziata a Reggio Calabria e ci è rimasta anche diventata maggiorenne a causa delle sue fragilità. Un giorno Joy decide di andarsene, nonostante gli educatori abbiano tentato di dissuaderla. Si trasferisce al Nord dove vive, per alcuni mesi, con una sua amica nigeriana. Finisce in giri loschi, poi si perdono le sue tracce.

Dopo qualche anno finisce in una casa di accoglienza per donne vittima di violenza e di tratta del nord Italia. Lì pian piano sta cercando di recuperare la sua vita dopo essere stata abusata lungo il viaggio dai trafficanti ed in Italia dai clienti della prostituzione. Ancora oggi Joy non si è ripresa e vive in questa casa rifugio.