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17 Settembre 2023

Vangelo di domenica 17 settembre: «Quante volte dovrò perdonare?»

Non avere mai il cuore arrabbiato contro qualcuno: lo devi amare un numero infinito di volte perché è tuo fratello!
Vangelo di domenica 17 settembre: «Quante volte dovrò perdonare?»
Foto di Louis Hansel
Vangelo della XXIV domenica del tempo ordinario - Anno A: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. 
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello». 
Dal Vangelo di Matteo (Mt 18, 21-35)

Commento al Vangelo del 17 settembre 2023 (XXIV domenica del Tempo Ordinario - Anno A)  

Il padrone aveva risposto con sovrabbondanza, (perdono viene da iper-dono, un dono totale che supera quello che tu devi avere, che va oltre) e aveva perdonato il servo, mentre egli non volle esaudire le suppliche di un servo come lui che gli doveva solo cento denari e lo fece gettare in carcere fino a che non avesse pagato il debito. Quindi era senza misericordia, spietato: «Paga quel che devi, tu per me non esisti, esiste solo il denaro che tu devi a me! Non importa se è poco o niente!». Neanche prende in considerazione la possibilità di perdonare. Il Signore allora condanna quel servo, ma in realtà lui si condanna da solo, infatti non vuole avere la possibilità di essere perdonato perché non perdona.
Gesù ci chiede di entrare nel suo cuore che perdona perché anche noi possiamo perdonare come lui perdona. Il perdono vero ti fa vedere nel fratello che ti ha recato offesa un “altro” che tu non vedevi. Il vero perdono fa cambiare idea su coloro che ti offendono, ti feriscono o comunque ti fanno del male. Non avere mai il cuore arrabbiato contro qualcuno: lo devi amare un numero infinito di volte perché è tuo fratello! Entra nella logica dell'amore di Dio! 
 
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui