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30 Aprile 2023

Vangelo di domenica 30 aprile: «Io sono la porta»

Gesù è il pastore ma è anche la "porta" delle pecore; può entrare nel recinto solo chi vive in Cristo. Dio è amore e la nostra realizzazione è vivere in lui.
Vangelo di domenica 30 aprile: «Io sono la porta»
Foto di Rod Long
Vangelo della domenica del Tempo Ordinario - Anno A: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. 
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza». 
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10)

Commento al Vangelo del 30 aprile 2023 (IV Domenica di Pasqua - Anno A) 

Il pastore del gregge è uno solo: le pecore riconoscono la sua voce. Gesù è l’unico vero pastore della sua Chiesa, che è quella fondata su Pietro (Mt 16,18). 
Il guardiano dell’ovile e le pecore possono facilmente distinguere il vero pastore dai malintenzionati, dai ladri. Gesù non solo è il pastore ma è anche la “porta” delle pecore; può quindi entrare nel recinto solo chi vive in Cristo.
Dio è amore e la nostra realizzazione piena è vivere in lui, è entrare in quella comunione d’amore che c’è tra lui, il Padre e lo Spirito Santo. In ogni situazione in cui mi vengo a trovare non mi lascio dominare dalla situazione, ma l’affronto in Gesù; l’affronto pensando come lui, sentendo come lui, reagendo come lui: è la vita in unione con Dio!
 
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano, abbònati qui