Vangelo di Pentecoste - Anno C: meditiamolo insieme grazie al commento di don Oreste Benzi
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-16.23b-26)
Commento al Vangelo di domenica 8 giugno 2025 (Pentecoste)
«Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre». Quando il Nuovo Testamento parla di Spirito Santo, dice «Paraclito», termine greco che tradotto in latino è «advocatus», cioè avvocato, che vuol dire colui che chiami vicino a te, colui che cammina vicino a te perché ti assista in tutto e per tutto. Quindi è persona. Non è la forza di Dio, l’energia di Dio, una qualità di Dio, ma è persona. Perché insisto molto sul fatto che lo Spirito Santo sia riconosciuto come persona? Perché implica tutta la relazione con una persona: è lui che parla dentro di te, detta e ispira i profeti santi di Dio; non è la forza di Dio, è persona che opera. Tutta la vita spirituale è suscitata, guidata, sostenuta dallo Spirito Santo: è lui che ti fa nuovo!
Il commento di don Oreste Benzi al Vangelo della domenica e alle Letture è tratto dal messalino Pane Quotidiano,abbònati qui
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