Topic:
19 Luglio 2022
Ultima modifica: 19 Luglio 2022 ore 09:11

30 anni dalla strage di via d'Amelio ancora senza verità

57 giorni dopo la strage di Capaci viene ucciso Paolo Borsellino con la sua scorta. Ancora molti i lati oscuri su cui indagare. Un richiamo allo Stato perché faccia luce senza omertà.
30 anni dalla strage di via d'Amelio ancora senza verità
Foto di ANSA/Antonella Lombardi
Per il 30° anniversario della morte dei due magistrati Borsellino e Falcone, il Poligrafico e Zecca dello Stato rende loro omaggio con una moneta da due euro.
ll 19 luglio di trent’anni fa, il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Agostino Catalano e Vincenzo Li Muli, rimangono uccisi dall’esplosione di un’autobomba in Via D’Amelio a Palermo. L’attentato avviene 57 giorni dopo la strage di Capaci (il 23 maggio 1992) in cui perdono la vita il giudice e amico Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta.  
 

Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri
Paolo Borsellino

Con la sua morte scompare misteriosamente anche un’agenda rossa che il giudice porta sempre con sé in cui annota tutti i suoi segreti. Quanto successo quel giorno ha ancora molti lati oscuri. Appelli, sentenze, un depistaggio definito il più grave della storia, fino alla prescrizione del tribunale di Caltanissetta, avvenuta qualche giorno fa, delle accuse rivolte ai due poliziotti accusati di aver inquinato le indagini sulla strage e l’assoluzione di un terzo agente. Borsellino sapeva chi aveva ucciso Falcone ma non fu mai ascoltato

Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.
Paolo Borsellino

Molte le iniziative per ricordare queste vite sacrificate al bene comune. Non si tratta di una  santificazione perenne, ha ricordato Fiammetta Borsellino, ma la memoria è ricerca della verità. E non può esserci giustizia senza verità. Con la morte di Borsellino e Falcone, anno dopo anno  è migliorata la coscienza alla legalità, si è tentato di abbassare il muro di omertà attorno ai delitti di mafia non del tutto compresi, ma ancora rimane molto da fare e lo Stato deve fare la sua parte. «A mio padre fu totalmente impedito di riferire quello che stava facendo. L'omertà non è solo quella mafiosa, ma c'è quella istituzionale che è più grave.» ha detto amaramente Fiammetta Borsellino a Che tempo che fa

Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo
Paolo Borsellino

 

Borsellino e Falcone, due storie che si intrecciano

Le vite di Borsellino e Falcone sono inscindibili. A rendere omaggio ai due magistrati nel trentesimo anniversario dalla morte anche il Poligrafico e Zecca dello Stato con una moneta da due euro a corso legale in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. L’immagine che compare sulla moneta è tratta dal famoso scatto del fotografo Toni Gentile, che ritrae i due magistrati Falcone e Borsellino insieme a parlare durante un evento del 1992, l’anno delle stragi. L’immagine compare anche su un murales di un palazzo di Palermo: