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12 Marzo 2021
Ultima modifica: 12 Marzo 2021 ore 16:11

A dieci anni dalla guerra in Siria c'è chi vuole tornare.

10 anni di conflitto in Siria del quale non si vede la fine. Mezzo milione di morti, e quasi 12 milioni gli sfollati siriani, il gruppo di rifugiati più grande al mondo.
A dieci anni dalla guerra in Siria c'è chi vuole tornare.
Foto di Operazione Colomba
Alberto Capannini, volontario di Operazione Colomba. «Dopo 10 anni abbiamo capito che tocca a noi, che nessun altro aprirà spazi di umanità, di pace e di speranza se non lo faremo tu ed io».
«10 anni di guerra in Siria,
In cui abbiamo imparato che le dittature bisogna accettarle, perché chi ha chiesto libertà ha avuto guerra e morte…
10 anni di morti, bombardamenti su civili, ospedali e scuole, di torture e di 10 milioni di persone senza casa nel paese, di silenzio e  assenze di interventi dei nostri paesi, 
10 anni in cui una buona parte l’abbiamo passata nelle tende dei campi profughi in libano, e questa è una cosa meravigliosa,
10 anni in cui con i “corridoi umanitari” abbiamo fatto arrivare in Europa migliaia di  persone, alla faccia di chi fa politica assente e che non vede l’ora di riprendere a fare affari e vendere armi,
10 anni di coraggio nell’accogliere da parte di famiglie, gruppi e associazioni locali.
10 anni in cui abbiamo forse capito che da questa guerra in poi ogni guerra sarà vicina ed avrà conseguenze fino a toccare le nostre vite. 
10 anni in cui abbiamo capito che tocca a noi, che nessun altro aprirà spazi di umanità, di pace e di speranza se non lo faremo tu ed io».

Operazione Colomba in Libano

È la voce di Alberto Capannini, volontario del corpo non violento di pace della Papa Giovanni, Operazione Colomba, presente in Libano dal 2013. 
10 anni di conflitto in Siria del quale non si vede la fine. 
Mezzo milione i morti, e quasi 12 milioni gli sfollati siriani, il numero più alto di profughi dalla Seconda guerra mondiale, pari a metà della popolazione costretta a spostarsi all’interno o fuori dai confini della Siria.
«Cifre spaventose – ha dichiarato Carlotta Sami, portavoce per Italia dell’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati a La Repubblica.it – perché il numero di chi è scappato all’estero ha raggiunto quota 5,5 milioni mentre gli spostati interni sono più di 6 milioni. Costituiscono il gruppo di rifugiati più grande al mondo. E la maggior parte di loro ha un solo desiderio: rientrare a casa loro». 

Siriani, il gruppo di rifugiati più grande al mondo

Operazione Colomba, il corpo non violento di pace, conosce i siriani che sognano di poter rientrare nel loro Paese e che si trovano bloccati in Libano. Dal 2014 i volontari vivono in Libano nel villaggio di Tel Abbas, a 5 Km dal confine con la Siria dove vi sono circa 2000 siriani musulmani sunniti.

Profughi siriani disegnano il logo sulla tenda di Operazione Colomba
Foto di Operazione Colomba


Hanno costruito una tenda nel campo, sul modello di quelle siriane e da allora si fanno carico di queste persone cercando di affiancarli nella vita di tutti i giorni.  
In questi anni si sono intessuti rapporti importanti.  Alcuni siriani grazie all’aiuto di Operazione Colomba sono partiti dal campo attraverso i corridoi umanitari.
I siriani con i volontari hanno scritto Una proposta di Pace nella speranza, un giorno, di poter tornate nel loro Paese. 
«Siamo fuggiti dalla Siria, il nostro Paese - raccontano -, perché non volevamo ucciderené essere uccisi, abbiamo pagato un prezzo enorme per la nostra libertà, desideriamo vivere liberi e con dignità. E vogliamo tornare in pace nella nostra Patria».