La prima richiesta è quella dell'istituzione di una Giornata Nazionale dedicata all'affido. Ma le associazioni chiedono anche investimenti strutturali e interventi continuativi a favore delle famiglie di origine
«Garantire interventi adeguati e continuativi a sostegno della famiglia di origine così come normativamente previsto» perché l’affidamento familiare venga valorizzato e rafforzato come intervento preventivo a supporto di una famiglia in difficoltà, e non solo come funzione
riparativa. È la prima delle 10 proposte che il
Tavolo Nazionale Affido fa al Senato oggi, nel corso del convegno "Crescere insieme: famiglie, reti e istituzioni per l'affido".
Il confronto con le istituzioni
Un confronto con le istituzioni a cui saranno presenti tra gli altri la Ministra per la Famiglia
Eugenia Roccella, e
Renato Sampogna, della Direzione Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Tavolo chiede poi di investire in modo strutturale e dedicato a livello nazionale e regionale per garantire in ogni territorio adeguate risorse economiche e umane nei Servizi Sociali, nei Centri/Servizi Affido per tutelare, nei fatti e fino in fondo, il migliore interesse dei minorenni affidati.
In terzo luogo di garantire l’attuazione del principio di sussidiarietà costituzionalmente previsto attraverso il riconoscimento del ruolo delle associazioni e delle reti di famiglie come previsto nelle Linee di indirizzo per l'affidamento famigliare.
Si chiedono integrazione sociale, sanitaria, e con il mondo della scuola
Poi definire politiche, azioni e procedure di garanzia per una efficace integrazione sociale e sanitaria, ed una efficace integrazione socio-educativa: in particolare è necessario che le Linee Guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori della famiglia di origine (2017) siano attuate e che venga messa a disposizione in modo gratuito e facilmente fruibile formazione su questi temi a tutti gli e le insegnanti come già realizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per quel che riguarda il tema adozione.
Sempre riguardo la scuola si chiede di attivare politiche, azioni e procedure di garanzia per il successo formativo delle ragazze e dei
ragazzi fuori famiglia dopo la conclusione del ciclo scolastico come esenzioni tasse e agevolazioni sulla residenzialità.
Gli aspetti burocratici ed economici
Si chiede poi di semplificare il riconoscimento agli affidati di prestazioni di natura assistenziale, l’accesso alle prestazioni sanitarie e il rilascio di documenti. E di favorire la conoscenza da parte degli affidatari delle normative riguardanti gli aspetti fiscali e contributivi anche attraverso la sensibilizzazione degli uffici preposti.
Per quanto riguarda gli aspetti economici il Tavolo chiede di quantificare a livello nazionale l’importo del contributo economico alla famiglia affidataria rendendolo cogente in tutte le regioni, prevedendo quote integrative a sostegno degli affidamenti familiari difficili dando attuazione a quanto contenuto sempre nella Raccomandazione delle Linee di indirizzo nazionali per l’affidamento familiare.
La promozione dell'affidamento familiare e una giornata dedicata, il 4 maggio
Infine la richiesta è di sostenere e rilanciare a livello istituzionale in sinergia con le Associazioni Famigliari e con le Reti di Famiglia, una vasta e costante campagna di promozione dell’affidamento familiare anche promuovendo incontri e protocolli con gli Ordini dei professionisti dei media in modo da garantire formazione su tali temi ai giornalisti stessi.
«Per tutti questi motivi - dice il rappresentante del Tavolo - torniamo a chiedere l’istituzione della Giornata Nazionale dell’Affidamento Familiare, il 4 maggio di ogni anno, come segno concreto di riconoscimento dell’affidamento familiare da parte del mondo politico.