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19 Giugno 2025

Nelle Marche, premiata una «perla preziosa»

15 anni di accoglienza all'insegna della semplicità
Nelle Marche, premiata una «perla preziosa»
Foto di Elisa Pezzotti
La casa famiglia di Nicoletta e Francesco ha ricevuto di recente a Pesaro il premio del Circolo della Stampa per i "pesaresi illustri". Tra ortoterapia, formazione di futuri sacerdoti e dei giovani, condivisione con ragazzi con disabilità, ecco come si trasforma "in punta di piedi" la società
Nel cuore di Candelara, frazione di Pesaro, sorge La Perla Preziosa, frutto di un sogno iniziato 15 anni fa dai coniugi Francesco Simonetti e Nicoletta Poderi. La coppia - Francesco, 45 anni, e Nicoletta, 43 - vive da poco nel paese delle candele, con i loro cinque figli e tre ragazzi in affido, tutti con fragilità differenti.
Un anno fa l’inaugurazione di questa casa famiglia che ha la sua sede in una ex-scuola di cucito costruita un secolo fa dalle Pie Artigiane Cristiane, di cui l’arcivescovo Salvucci aveva sottolineato la bellezza delle "porte di vetro" che danno una visione inclusiva di come la cultura dell’accoglienza possa essere «un segno più forte rispetto all’individualismo del nostro tempo». Il dinamismo e le relazioni aperte all’ascolto e all’accoglienza dell’altro di questi due "pesaresi illustri" è uno stile che "in punta di piedi" - come raccontano Francesco e Nicoletta – contagia gruppi, parrocchie, famiglie del territorio. Insomma una "perla preziosa" per tanti.
«La nostra casa famiglia è variegata: abbiamo attività di ortoterapia, in mezzo alla natura, ma anche momenti di formazione coi seminaristi di Ancona, con cui è nato un legame molto bello. Durante l’anno incontriamo anche tanti adolescenti e giovani che vengono a fare un’esperienza di condivisione con noi. Molti parroci ci chiedono di incontrare le coppie e raccontare la nostra testimonianza di fede, di condivisione e di affido di minori».

Don Oreste Benzi: il maestro della disabilità inclusiva

Il loro progetto è ispirato alla Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi che ha centrato la sua missione sulla "condivisione di vita con gli ultimi". «Una frase di don Oreste ha segnato il nostro cammino quando da fidanzati abbiamo vissuto per un anno in una casa famiglia. Da quelle parole, abbiamo intuito che anche noi che ci sentivamo inadeguati potevamo realizzare qualcosa di bello insieme come coppia, come famiglia per cambiare il mondo attraverso la condivisione».
Nella condivisione ogni persona sente di essere una parola irripetibile nelle mani di Dio, con un compito unico nella storia, con una originalità che, mentre si partecipa, splende sempre più
don Oreste Benzi

Nel paese, gli 8 figli inseriti a scuola, nello sport, in una quotidianità semplice fatta di relazioni e incontri. Protagonisti della casa anche i ragazzi con disabilità, vissuta come ricchezza, come dono e non come ostacolo. «Sono diverse le persone che pian piano hanno iniziato a venirci a trovare – spiegano Francesco e Nicoletta - e ad aiutare, alcune mamme vengono nel pomeriggio con curiosità e disponibilità a darci una mano con i nostri accolti. In questi 15 anni abbiamo avuto una quindicina di accoglienze, in alcuni casi sono state con noi per molto tempo. Soprattutto bambini con grave disabilità, in carrozzina, come Antony e Great che hanno cambiato la nostra vita e quella dei nostri figli. Ma abbiamo visto che ognuno dei nostri figli naturali è cresciuto nella sensibilità e nella tenerezza, e incredibilmente i loro sono ricordi simpatici nei confronti dei piccoli accolti e della disabilità».

Premiati dalla stampa, e dal Papa

Foto di Luca Toni
Proprio per questo stile di vita, La Perla Preziosa ha ricevuto il premio del Circolo della Stampa, un riconoscimento significativo che testimonia il valore del loro progetto di vita di accogliere la disabilità non solo come assistenza, ma come arricchimento di una famiglia allargata capace di cambiare le fragilità in risorsa. Progetto che ha attirato l’attenzione del territorio e dei giornalisti, fino a fare della casa famiglia un esempio di solidarietà.
Francesco e Nicoletta recentemente hanno ricevuto un ulteriore ringraziamento speciale. «Proprio non ci aspettavamo anche la benedizione di Papa Francesco, una lettera per esprimere la sua gioia per questo premio che il nostro Vescovo ha voluto farci come dono e sorpresa. Ricordiamo come fosse ieri quando lo abbiamo incontrato a Roma con la Comunità Papa Giovanni XXIII».

Il premio stampa e l’affetto ricevuto anche da Papa Francesco prima della morte sono già un segno tangibile di come la cura dei piccoli vissuta con semplicità non fa rumore ma può trasformare in meglio giorno dopo giorno la società.