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19 Agosto 2025
Ultima modifica: 19 Agosto 2025 ore 09:57

L'appello di Sandra Sabattini: «Non c'è tempo da perdere»

Il 19 agosto a Rimini si celebra il compleanno della beata. E nel Centenario di don Oreste Benzi, c'è anche una mostra a lei dedicata
L'appello di Sandra Sabattini: «Non c'è tempo da perdere»
Foto di @allsaintspic
Sandra, beatificata nel 2019, continua a ispirare con il suo messaggio di amore e dono. La sua storia si intreccia con quella di Stefano Vitali, guarito da un tumore grazie alla sua intercessione.

Ci si ritrova nella Chiesa di San Girolamo a Rimini, il 19 agosto, alle ore 18:30, per ricordare il giorno del suo compleanno, quello della beata Sandra Sabattini.

Non è solo una Messa, ma un richiamo. Un’occasione, ogni anno, per chi l'ha conosciuta e per chi la sente vicina, di ritrovarsi, di sentirla presente.

Sandra, la cui vita è stata interrotta a 22 anni il 2 maggio 1984, è stata beatificata il 24 ottobre 2019 e il suo messaggio continua a risuonare.

Le sue parole, raccolte ne "Il Diario di Sandra", (ultima edizione 2024), scritte proprio nel giorno del suo compleanno sono un testamento vivo, una profonda riflessione sul tempo e sull’esistenza.

Le parole di Sandra Sabattini dal suo Diario

Già a 17 anni, in occasione del suo compleanno del 19 agosto 1978, Sandra scriveva nel suo diario con una profonda urgenza:

«E son già 17 anni che vivo! Vivo questa mia vita, queste mie giornate piene di gioia, di noia, di dubbi, di contrarietà. E fra un’emozione e l’altra, sono passati 17 anni. Cosa sono 17 anni? Sono molto per chi più sfortunato non c’è giunto, son poco per chi già da tempo li ha superati. Ma fra un ragionamento e l’altro i minuti passano, la vita se ne va, altri momenti del mio 17° compleanno che se ne vanno, corrono via…»

Poi la domanda: «Perché devo sentire in maniera così tragica lo scorrere del tempo?»

Una consapevolezza cruda, quasi insopportabile, dello scorrere inesorabile del tempo. Il suo diario svelava una lotta interiore, una «rabbia repressa» di fronte all'impotenza dell'uomo dinanzi al tempo. Le decisioni da prendere, le cose da fare, e quel tempo che «inesorabile se ne va e tu sei ancora lì a pensare senza aver fatto niente. Ora, quanto tempo sprecato!».

Ancora una domanda sul senso profondo del suo essere: «Cos’è stata sinora la mia esistenza, tutto un ricevere: la vita, la famiglia, gli amici, un’anima, l’incontro con Te. Ma la vita, la gioia non è ricevere, ma è dare, dare, dare…».

Ammetteva di lottare contro l'«immenso ostacolo che è l’egoismo, l’inettitudine», ma sentiva che ce l'avrebbe fatta «se Tu mi aiuterai ancora un poco».

Quattro anni più tardi, al traguardo della sua breve esistenza, la stessa data, il 19 agosto 1982, il giorno del suo 21° compleanno, Sandra, nel suo Diario, tornava a riflettere sul tempo, ma con una gratitudine nuova, un inno alla grazia:

«Potessero le mie ore essere una lode continua a Te. Ma come ringraziarTi se la voce con cui cantarTi non è mia ma è un Tuo dono, e così gli occhi con cui stupirmi e tutto il mio essere che tenta di innalzarsi a Te? Signore non posso che vederli come un miracolo gli anni di vita che mi hai dato finora. Grazie perché nonostante i miei limiti hai avuto la pazienza di starmi vicino. Aiutami a fidarmi di Te, aiutami a non voler capire a tutti i costi quello che mi chiedi perché è questa la mia superbia: voler misurarTi coi miei pensieri».

Un'accettazione umile, la consapevolezza che ogni respiro, ogni sguardo, era un «Tuo dono». Gli anni vissuti, un «miracolo». Non più la rabbia contro il tempo, ma un'implorazione di fiducia, un abbandono della «superbia» del voler «misurarTi coi miei pensieri».

Un percorso parallelo: Sandra Sabattini e Stefano Vitali

La storia di Sandra si intreccia con quella di Stefano Vitali, un uomo guarito da un tumore grazie alla sua intercessione. Il miracolo della sua guarigione è stato riconosciuto dalla Chiesa il 2 ottobre 2019.

Nel suo libro Vivo per miracolo, Vitali descrive il momento in cui scopre di avere un tumore, il tempo gli si presentò come una sentenza inappellabile: «Il tempo a tua disposizione sta per terminare. Game over! Come Game over? Non eri quello che fino a poche settimane fa pensava di essere immortale?»

Quella certezza di immortalità, di un tempo illimitato, si era smantellata. Ma la «consapevolezza di essere ancora in viaggio» gli ha aperto una nuova prospettiva sul tempo, un «tempo che mi era stato regalato». Un tempo da vivere come «tempi supplementari», non per il proprio ego, ma come «tempo restituito».

Il destino di Vitali è sempre più legato a quello di Sandra. Ed è da lei che attinge la forza di questa nuova visione, la comprensione profonda che ogni attimo è un dono da non sprecare. Lui stesso ricorda le parole della beata del 1983: «Siamo fortunati: ogni attimo merita di essere vissuto e se si dovesse morire varrebbe la pena anche di perdere la vita».

Vitali fa sue queste parole, riconoscendo la preziosità di ogni istante: «Sì, è proprio così. Ogni attimo merita di essere vissuto, ogni particolare merita di essere osservato con la giusta attenzione. Non c’è niente di banale in quello che incontri e vedi. Se vivi intensamente l’istante, anche il banale rimane vibrante nella memoria, rendendo indelebili momenti di ordinaria banalità».

La malattia, il ritorno dalla soglia, hanno impresso in lui la consapevolezza di un tempo limitato che richiede un fare «qualcosa di illimitato». «Non c’è più tempo da perdere e quindi il tempo è pieno di significato nuovo». Non più sprecare, non più rimandare. Pur continuando a chiedersi «Perché a me?», ha imparato a vivere bene anche senza una risposta «Quello che mi accade ora, adesso, è il tempo che devo vivere appieno perché è solo vivendolo così che potrò godere di tutte le meraviglie che ho davanti. Ecco perché adesso».

"Il segreto di Sandra": mostra guidata su Beata Sandra

In occasione del Centenario di don Oreste Benzi, il prossimo 5 settembre viene aperta una nuova mostra fotografica presso la Biblioteca Civica Gambalunga a Rimini, in Via Gambalunga 27 dal titolo "Il segreto di Sandra". Un percorso di 14 pannelli presentato ai visitatori dalle Amiche che l’hanno conosciuta. Qui trovate tutte le informazioni per visitare la mostra su Sandra Sabattini.