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1 Gennaio 2020

Buon anno, sulla via della pace

Un itinerario da percorrere assieme ai poveri
Buon anno, sulla via della pace
Foto di SasinParaksa
Il primo giorno dell'anno, Giornata mondiale della pace, offre la prospettiva di un cambiamento globale che parte da noi stessi.
Iniziare un nuovo anno camminando con i poveri genera un itinerario di pace, di nonviolenza e di speranza.
Nel suo messaggio per la Giornata mondiale della pace, che si celebra proprio il 1° gennaio, Papa Francesco propone a tutti un «cammino di speranza, dialogo, riconciliazione e conversione ecologica».
Tanti giovani sono pronti per questa "rivoluzione di condivisione", nel mettere la vita con i più deboli, nello spezzare il pane con l’affamato, nel dare una famiglia a chi ne è privo, nel lasciare da parte i privilegi condividendo i beni perché ognuno abbia il necessario.

Francesco ci invita ad allargare lo sguardo verso l’umanità sofferente: «La nostra comunità umana porta, nella memoria e nella carne, i segni delle guerre e dei conflitti che si sono succeduti, con crescente capacità distruttiva, e che non cessano di colpire specialmente i più poveri e i più deboli. Anche intere nazioni stentano a liberarsi dalle catene dello sfruttamento e della corruzione, che alimentano odi e violenze. Ancora oggi, a tanti uomini e donne, a bambini e anziani, sono negate la dignità, l’integrità fisica, la libertà, compresa quella religiosa, la solidarietà comunitaria, la speranza nel futuro. Tante vittime innocenti si trovano a portare su di sé lo strazio dell’umiliazione e dell’esclusione, del lutto e dell’ingiustizia, se non addirittura i traumi derivanti dall’accanimento sistematico contro il loro popolo e i loro cari.»

Non però con «parole vuote» ma facendoci «testimoni convinti» e «artigiani della pace».

Vogliamo impegnarci in questo nuovo anno a non lasciare più soffrire nessuno da solo – come diceva spesso don Oreste Benzi –,  ad ascoltare il grido dei poveri per portare la giustizia di Dio su questa terra. 

Che la Madre di Dio, madre nostra e fiducia nostra, insieme alla nuova beata Sandra Sabattini, ci rendano sempre generosi nel donarci ai piccoli e agli emarginati.