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8 Aprile 2022
Ultima modifica: 8 Aprile 2022 ore 09:08

Bassetti: «Con la Settimana Santa entriamo nel cuore del mistero di Cristo»

Nell'introduzione al messalino Pane Quotidiano, il presidente della CEI dà alcuni consigli per vivere in profondità un vero e proprio «dialogo con le Sacre Scritture».
Bassetti: «Con la Settimana Santa entriamo nel cuore del mistero di Cristo»
Foto di Opus Dei Catalunya/F. Ysern
La Quaresima, e ancor più il triduo pasquale, è tempo di dialogo con la Parola di Dio. Il dialogo inizia con l'ascolto, e l'ascolto necessita di attenzione, silenzio, continuità.
I testi che avete tra le mani o leggete in formato e-book, magari tramite il telefono cellulare, contengono il dono prezioso della Parola di Dio e dei commenti del caro don Oreste.
Questo numero è particolarmente importante, perché in esso sono pubblicati i testi biblici delle letture della Quaresima, della Settimana Santa, e del tempo di Pasqua. Siamo pertanto al cuore del mistero di Cristo, e proprio con la celebrazione del Triduo Santo e della Veglia pasquale, all’origine della stessa Liturgia cristiana. Se il Tempo di Pasqua si compirà effettivamente con la Pentecoste (il prossimo 5 giugno 2022), in questo libretto però sono contenute praticamente tutte le Scritture riguardanti il Mistero pasquale della passione, morte e risurrezione di Gesù.
Questo mistero inizia con la Quaresima, che diventa per noi un vero e proprio itinerario di preparazione, un cammino come quello che la nostra Chiesa italiana sta compiendo per accompagnare il Sinodo della Chiesa universale. In questo modo, attraverso la partecipazione alla Santa Messa, o con la meditazione delle letture e la preghiera, tutti possono intraprendere un percorso personale, e accompagnare quello della Chiesa.

In ascolto della Parola di Dio

Se il “cammino sinodale” della Chiesa italiana vuole mettere in rete e far dialogare le diverse bellissime risorse del nostro popolo, il cammino personale che si attua con la Quaresima è comunque un percorso di dialogo. Si tratta, infatti, di un dialogo con le Sacre Scritture.
Leggere i testi della Messa, riflettere per coglierne il significato originario e l’applicazione che potranno venirne per la nostra vita, è un vero e proprio dialogo con Dio, che si compie innanzitutto attraverso l’ascolto delle Parole della Bibbia. Infatti, mentre parliamo con un interlocutore, dobbiamo non solo esprimere il nostro pensiero e far la fatica di essere chiari per non essere fraintesi: dobbiamo anzitutto ascoltare le parole dell’altro. 
Il dialogo prende l’avvio dall’ascolto, e lo strumento che avete tra le mani vi offre la possibilità perché l’ascolto si compia: con attenzione, nel silenzio, attraverso la meditazione quotidiana, giorno per giorno. 
Possiamo così far riferimento a quello che anche Gesù ha vissuto nel suo cammino quaresimale. I quaranta giorni nel deserto, se riflettiamo, devono essere stati un vero tempo di ascolto, da parte di Colui che è stato definito da un teologo, recentemente, il “figlio dell’ascolto”. Gesù non è solo “figlio di Israele”, appartenente alla storia del suo popolo (come si legge nelle genealogie dei due vangeli di Matteo e di Luca): è “figlio dell’ascolto”, perché ha messo in atto quello che Dio Padre chiedeva a ogni suo figlio. Nel libro del Deuteronomio, nel cosiddetto “Credo di Israele”, si trova infatti un imperativo rivolto a ogni figlio, e che suona così: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore…» (Dt 6,4).

Anche Gesù ascoltava la Parola del Padre

Gesù, dunque, ha ascoltato la voce del Padre durante il tempo propizio trascorso nel deserto. 
Colpisce però anche il fatto che il Signore, nel silenzio di quei quaranta giorni, abbia dovuto lottare per ascoltare la Parola di Dio. Come si leggerà nel Vangelo della Prima domenica di Quaresima – che riporta il testo delle tentazioni di Gesù nella versione di Luca – un’altra voce, a un certo punto, si è insinuata, quella dell’antico avversario dell’uomo, il Diavolo. Rivolgendosi a Gesù per tre volte, tenterà di interrompere quel divino ascolto. Ma Gesù, a tutte e tre le tentazioni, risponderà con la Parola di Dio. La Sacra Scrittura, in questo modo, mostra di essere un rimedio efficace contro il Male e un antidoto nelle prove. 
Come possiamo, anche noi, come Gesù, lasciare spazio all’ascolto di Dio, e resistere così alle parole del Male? Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium ha trattato a lungo il tema della Bibbia nella liturgia. È da questo punto che riprenderemo, nell’introduzione al prossimo numero del Messalino, mentre ora vi lascio e colgo l’occasione per augurare a tutti i lettori una Santa Pasqua nel Signore Risorto.