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10 Ottobre 2022

Case famiglia, bollette triplicate

La Comunità Papa Giovanni XXIII « Non lasceremo i poveri e le persone disabili al freddo»
Case famiglia, bollette triplicate
La crisi energetica stringe la sua morsa anche attorno alle realtà di accoglienza per le persone in difficoltà. Le rette non tengono conto dei rincari.
La situazione dell'inflazione ed in particolare del costo dell'energia sta preoccupando tutte le famiglie e le aziende italiane. Gli analisti prevedono per l'inverno una maxi-stangata per la spesa legata alle forniture di gas. Ci si attende che gran parte delle famiglie italiane dovrà stringere la cinghia per quest'inverno.

Uno scenario che non risparmia neanche il mondo della solidarietà. Gianfranco Zerbino, responsabile finanziario della Papa Giovanni XXIII, nei giorni scorsi ha lanciato l'allarme per il rincaro delle bollette.

Dobbiamo stringere i denti
Gianfranco Zerbino
«Fino a un certo punto - ha dichiarato Zerbino - possiamo stare più attenti al risparmio energetico ma dove ci sono situazioni con handicap gravi, non sarà possibile lasciare le persone al freddo. Nei primi sei mesi di quest'anno, per le spese che riguardano il solo gas, abbiamo già superato quanto speso nell'intero anno precedente. Una bolletta media, che era di 50/60.000 euro per tutte le case famiglia, è arrivata ad essere di 150/160.000 euro».

Oltre al rincaro del gas si devono fare i conti con i prezzi dell'energia elettrica e dei carburanti: tutte le centinaia di case famiglia, strutture di accoglienza e comunità terapeutiche della Comunità di don Benzi hanno un pulmino o un automezzo.

«Il problema più grave riguarda la liquidità. - sottolinea Zerbino - Le bollette si pagano subito, mentre i soldi per le rette arrivano molto dopo. Il nostro sostentamento, oltre che da tanti benefattori privati, arriva dalle rette degli enti pubblici, che però pagano secondo i propri tempi, molto più lunghi rispetto alle bollette».

Zerbino fa poi notare che non c'è stato alcun adeguamento ai rincari: le rette non sono aumentate. Così come accade per gli stipendi delle famiglie che perdono potere d'acquisto con l'inflazione, la stessa cosa avviene per la grande famiglia della Papa Giovanni XXIII.

«Questa situazione di difficoltà tocca anche le nostre missioni all'estero. Siamo presenti anche e soprattutto tra i Paesi poveri, come il Burundi o lo Zambia».