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17 Novembre 2022

Che cos'è la gelosia

La paura del tradimento o anche che il partner sia attratto da un rivale
Che cos'è la gelosia
Foto di Thomas Wolter da Pixabay
Gelosia normale, proiettiva, e patologica. Come affrontare questo sentimento scomodo e migliorare l'amore

Talvolta episodica, altre volte fortemente compromettente il rapporto, la gelosia è la paura – più o meno fondata – che il partner sia attratto o impegnato in un’altra relazione affettiva o sessuale. È uno stato d’animo che rivela sempre una certa dose di irrazionalità e – seppure talvolta funzionale a tenere accesa la passionalità del rapporto – si poggia su un’idea di possesso dell’altra persona. «Sei mio», «Sei mia», parole dolci all’inizio della relazione, che se però si blocca in questa posizione, non riesce a transitare verso modalità più evolute: «Sono tuo», «Sono tua» o – meglio ancora – «Sono per noi».

Incapacità di amare?

Galimberti nel suo Dizionario di Psicologia ricorda che Otto Fenichel spiegava il concetto dichiarando che la gelosia sarebbe una manifestazione dell'incapacità di amare in modo autentico, tipica degli individui le cui relazioni sono finalizzate al soddisfacimento dei propri bisogni narcisistici. Vabbè, una dichiarazione un po’ tranchant, ma sicuramente chiara.

Tre tipi di gelosia

Il buon Freud invece distingueva tre tipi di gelosia.
Il primo tipo lo chiamava gelosia competitiva o normale, «essenzialmente composta dall’afflizione, dal dolore provocato dalla convinzione di aver perduto l’oggetto d’amore». Ne consegue una ferita narcisistica e sentimenti di autocolpevolizzazione per averlo perso, con abbassamento dell’autostima.
Il secondo tipo – estremamente interessante – è la gelosia proiettiva. Come nel meccanismo difensivo della proiezione si attribuiscono ad altri sentimenti propri, la gelosia proiettiva consiste nel negare (inconsapevolmente) i propri desideri fedifraghi e attribuirli al partner. Come succede in molte consultazioni, si scopre dopo un po’ di incontri che a provare sentimenti verso il collega non è la persona accusata, ma l’accusatore, che non aveva nemmeno il coraggio di confessarlo a se stesso.
Il terzo tipo è la gelosia patologica o delirante. Molto dolorosa e invalidante per la coppia è quella gelosia che porta ad un controllo ossessivo del partner (e del suo cellulare), a domande con allusioni, a collegamenti arbitrari.

Strategie per non essere gelosi

Qualche dritta per non essere stregati dalla gelosia. Posto che le coppie sono differenti, che in alcune la gelosia non c’è proprio, e in altre c’è in uno dei due, il primo comportamento da attuare è quello di rassicurare il partner geloso. Ci sono certo personalità più espansive ed estroverse con l'altro sesso, ma ammiccamenti ambigui, messaggini, allusioni verso eventuali rivali, andrebbero evitati perché – vale per ogni questione – sollecitare il partner su un punto nel quale è debole non è mai una buona via.
Poi occorre adoperarsi per una vita di coppia ricca, in cui la sessualità e i momenti insieme siano curati in ogni fase della vita.
Infine occorre promuovere il processo di individuazione, quindi la capacità di ognuno di reggersi sulle proprie gambe. In pratica non si dovrebbe temere la perdita dell’altro perché «senza di te non posso vivere», ma diventare sempre persone con cui è arricchente e stimolante stare. Un’occasione per una crescita personale continua.