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30 Novembre 2019

Premiato il leader nonviolento che non vuole essere ucciso

German Posso ha ritirato il Premio del Volontario Internazionale FOCSIV
Premiato il leader nonviolento che non vuole essere ucciso
Nella Comunità di Pace di San José de Apartadò German rinuncia alle armi nonostante le minacce: per salvare il suo popolo con la nonviolenza
Il 29 dicembre 2017 era il giorno in cui la vita di German Graciano Posso poteva finire. Un gruppo armato illegale entrò nel villaggio della Comunità di Pace di San Josè de Apartadò, in Colombia, con l’intento di uccidere German, soprannominato dalla sua gente «mello» (gemello).
Ma c’è un coraggio e degli amori più forti delle armi. Così German oggi è ancora lì, in Colombia, a portare avanti, con il suo grande carisma e la sua umiltà, la lotta di una Comunità di contadini che da 23 anni chiede rispetto per la propria vita e per il proprio territorio.

German è un ragazzo di soli 37 anni, anni in cui purtroppo la guerra ne ha scandito le tappe della giovinezza. Ma la grande forza di saper trasformare tanto dolore in speranza, ha fatto diventare German, e la Comunità, un esempio riconosciuto a livello di mondiale di resilienza, nonviolenza, costruzione della pace e difesa del territorio e delle sue risorse.

La Comunità di Pace di San Josè de Apartadò è protetta dai gruppi nonviolenti internazionali e dalla visibilità sui media

Non l’abbiamo visto a fianco ai potenti della terra nell’ultimo summit della Nazioni Unite: a quei potenti German e la resistenza nonviolenta della Comunità di Pace fanno paura perché escono dalla logica del sistema politico, economico e sociale attuale imperante.
«Non so quando mi uccideranno ma continuerò a portare avanti questa lotta, che in fondo è la sola lotta necessaria per salvare l’umanità intera. La nostra protezione? La presenza di gruppi internazionali che ci camminano al fianco, la visibilità a livello internazionale che riusciamo ad avere grazie ad un’ampia rete di appoggio. È grazie alla mia gente e a loro se oggi io sono ancora qui. Sono stranieri che hanno scelto di stare con noi, di accompagnare persone sotto costante minaccia di morte come me perché credono nel valore di questa Comunità e del suo processo di resistenza nonviolenta. Nonostante le minacce di gruppi armati e la minaccia di un prossimo ingresso di multinazionali, in un rincòn (angolo, ndr) della Colombia conosciuto come “miglior angolo dell’America Latina” c’è un piccolo gruppo di contadini che non si arrende, disposto a morire per difendere la propria terra. Che questa cosa si conosca, che l’opinione pubblica lo sappia, è per noi fonte di protezione».

Il premio Focsiv al Leader della Comunità di Pace

Per questo motivo Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha candidato German Graciano Posso nella sezione “volontario del sud” al Premio del Volontariato internazionale, giunto alla 26esima edizione. Un premio promosso da Focsiv (Federazione degli organismi cristiani di servizio internazionale volontario) in occasione della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, che ricorre il 5 dicembre.


È un riconoscimento dedicato a quanti si contraddistinguono nell’impegno contro ogni forma di povertà ed esclusione e per l’affermazione della dignità e dei diritti di ogni donna e uomo, dimostrando così sostegno costante a favore delle popolazioni dei Sud del mondo. German non è interessato al prestigio che il premio gli darebbe, ma a come questo premio potrebbe dare eco alla voce della Comunità di Pace tutta e alla lotta che lui e gli altri portano avanti.

Chi è German Graciano Posso leader della Comunità di Pace di San Josè de Apartadò

German Graciano Posso nasce il 10 marzo del 1982 nel villaggio Porvenir del Corregimiento de San Josè de Apartadò, regione di Antioquia, Colombia. Studia nella scuola del villaggio fino all’età di 9 anni circa per poi dedicarsi al lavoro sui campi assieme al papà e ai fratelli.
Nel 1997, con l’aggravarsi della situazione nell’area a causa della guerra, un gruppo di circa 500 contadini decide di fondare la Comunità di Pace di San Josè de Apartadò, dichiarandosi neutrali rispetto al conflitto armato interno.
Padre di 3 figli, nel 1999 German Graciano assieme alla famiglia è costretto all’ennesimo sfollamento forzato a San Josè de Apartadò per le minacce di morte ed incursioni dei gruppi armati nel villaggio Porvenir.


 

Perchè German Graciano Posso ha scelto la lotta nonviolenta

Nonostante abbia visto 13 dei suoi familiari (tra i quali il papà e 2 fratelli) assassinati nel corso degli anni, dai diversi gruppi armati che si contendono il territorio, German sceglie il cammino della nonviolenza diventando membro attivo della Comunità di Pace. Nel 2013 viene eletto rappresentante legale della Comunità e lo è tuttora. Il suo lavoro è da sempre centrato sulla difesa della vita e del territorio. Nel 2015 viene premiato dalla rivista Semana come uno dei 20 migliori leader della Colombia.

Sopravvissuto ad un attentato avvenuto il 29 dicembre del 2017 nel quale 5 uomini armati hanno cercato di assassinarlo, German nel 2018 riceve il premio come miglior Difensore dei Diritti Umani dell’anno consegnato dalla Chiesa svedese e Diakonia per il suo lavoro in difesa della terra e la costruzione di una migliore vita per la comunità locale.

A novembre del 2018 a Castel Gandolfo a nome della Comunità di Pace riceve il premio “Prophetic Economy Awards 2018” come miglior buona pratica tra le 135 presentate per rappresentare in modo eccellente i valori di una economia profetica, fondamentali per lo sviluppo integrale dell’essere umano.

La Comunità di Pace di San Josè de Apartadò rifiuta le scorte armate: «Le armi non sono strumenti di protezione»

Da 3 anni German si sposta solamente se accompagnato dai gruppi di scorta civile internazionale, ha infatti rifiutato la scorta armata che lo Stato colombiano gli aveva offerto non credendo in nessun modo che un’arma sia uno strumento di protezione. Ha rifiutato l’offerta di vivere un tempo all’estero a seguito delle continue minacce di morte ricevute, convinto che la resistenza pacifica contro la guerra e i grandi interessi economici sul territorio debba essere portata avanti lì fisicamente. Ha un mulo e un cavallo, alcuni bufali e alcune mucche. Ha ereditato dal papà il grande amore per la terra e da lui ha imparato l’arte di addestrare gli animali da monta, attività che svolge nel poco tempo libero a sua disposizione.