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16 Marzo 2023

Coppia. Tre modi per comunicare

I linguaggi della passione, dell'amicizia e dell'impegno reciproco
Coppia. Tre modi per comunicare
Foto di Mircea - All in collections da Pixabay
L'amore è dialogo, cioè parlarsi a due, ma è soprattutto comunicazione, che coinvolge tutti gli aspetti della relazione
Gli sposi devono imparare a dialogare. Non c’è dubbio, ma soprattutto devono allenarsi a comunicare.

La differenza tra dialogo e comunicazione

Mentre il dialogo si riferisce al parlare a due, la comunicazione abbraccia tutti gli aspetti della relazione di coppia. Dialogare senza coltivare gli altri aspetti comunicativi potrebbe portare ad un dialogo freddo, meccanico. Ma quali e quanti sono gli aspetti comunicativi della coppia? Se prendiamo come traccia l’approccio di Sternberg, quindi la tripartizione della coppia nelle componenti passione - intimità - impegno, le comunicazioni seguiranno questi tre grandi canali, e riguarderanno rispettivamente il corpo, la mente e l’anima.

Comunicare con il corpo

Comunicare con il corpo ha a che fare con la sessualità e oltre. L’aspetto sessuale va coltivato sempre, compatibilmente con il ciclo vitale della famiglia e l’età; ma non devono mai mancare i piccoli gesti di tenerezza, il toccarsi quotidiano, il bacio della buonanotte o del ritrovarsi; il darsi la mano mentre si passeggia. Il corpo è la parte tangibile di sé e ha bisogno di sentirsi presente, apprezzato, degno di essere toccato e curato. C’è stata una grande rivalutazione del corpo negli ultimi decenni, anche all’interno della Chiesa.

L'intelligenza d'amore

Comunicare con la mente riguarda invece quelli che potremmo definire gli aspetti amicali della relazione: il chiacchierare sui fatti della vita, il condividere interessi, l’aiuto reciproco nelle difficoltà. Il gusto di passare del tempo insieme a parlare del più e del meno, la curiosità di esplorare reciprocamente il diverso modo di pensare. In certi momenti della vita, ad esempio quando si è molto impegnati con i compiti di cura della prole, i momenti di dialogo e i tempi di coppia vanno scelti per evitare di essere fagocitati dalle “cose da fare” e trovarsi distanti.

Comunicare l'anima della relazione

A mano a mano che la relazione cresce si può comunicare anche l’anima, cioè gli aspetti interiori ed esistenziali. Qual è il progetto di vita di ognuno? Come si sta rispondendo alla propria vocazione? Come la coppia diventa ambito di crescita e sviluppo del mondo interiore? Sono interrogativi profondi che richiedono un elevato livello di intimità.

Pratica di comunicazione: un’ora per noi

A volte – si diceva – i momenti di coppia vanno organizzati. Agenda alla mano, si può ricavare dal planning settimanale un momento tranquillo da dedicare alla coppia, magari quando i figli sono a scuola se si può, o con amici o nonni.
A quel punto occorre scegliere deliberatamente di staccarsi mentalmente dalle attività quotidiane e prepararsi ad accogliere il dono di quel momento insieme. Si cerchi di essere positivi, e di immaginare il risultato migliore possibile da quell’incontro. D’altra parte ci si ricordi che non si è lì per cambiare l’altro/a ma soprattutto per ascoltare e comunicarsi.
Si comunichi con amore e si ascolti con pazienza e carità. «Quali sono le tue priorità e come posso aiutarti a realizzarle?», «Quali sono le tue preoccupazioni maggiori e come posso aiutarti ad alleggerirle?» sono solo alcuni spunti per il dialogo. Provate a tenere il contatto fisico e visivo mentre vi parlate.