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26 Aprile 2023

Emissioni di gas serra: trend in salita

Rapporto Ispra. Dopo la battuta d'arresto dovuta al periodo pandemico aumentano in un solo anno (2020-2021) dell'8.5% i valori di gas serra.
Emissioni di gas serra: trend in salita
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Secondo gli obiettivi proposti dalla Commissione europea, al 2030 le emissioni di gas serra dovrebbero ridursi del 43,7% rispetto ai livelli del 2005, mentre i nostri scenari ci indicano una riduzione di meno del 30%
Tornano a crescere, nel 2021, le emissioni di gas serra in Italia dopo la battuta d’arresto dovuta essenzialmente al periodo pandemico: in un solo anno (2020-2021) i valori mostrano un deciso aumento dell’8.5%, pur registrando una diminuzione del 20% rispetto al 1990, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), dell’efficienza energetica nei settori industriali e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di CO2.
 
Ma la riduzione non è sufficiente: le emissioni risultano di 11 milioni di tonnellate al di sopra dell’obiettivo stabilito per il 2021. Una situazione che, secondo le stime, sembra destinata a proseguire non solo nel 2022, ma anche negli anni futuri. Poco promettenti, infatti, gli scenari al 2030: attesa una scarsa riduzione delle emissioni nei settori trasporti e riscaldamento e un disallineamento rispetto agli obiettivi stabiliti dall’Effort Sharing che nel 2030 potrebbe superare i 15 milioni di tonnellate.
Fondamentale quindi invertire il trend se vogliamo rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni.

I numeri di Ispra sulle emissioni





Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, basato sul National Inventory Report 2023, elaborazione che disegna il quadro della situazione italiana sull’andamento dei gas serra dal 1990 al 2021 per monitorare gli effetti del Piano nazionale energia e clima.
 
Responsabili di circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti rimangono i settori della produzione di energia e dei trasporti anche se il settore energetico mostra una riduzione del 21,8% dal 1990 al 2021 dovuta al calo delle emissioni provenienti dalle industrie energetiche, manifatturiere e delle costruzioni (nel 2021 diminuiscono del 37,2% e del 41,5%).
 
Il settore dei trasporti contribuisce in maniera importante alle emissioni nazionali di gas serra: nel 2021 il settore ha contribuito complessivamente per il 24,7% rispetto al totale nazionale di cui il trasporto stradale costituisce la fonte maggioritaria di emissioni (93% del settore dei trasporti). L’anno 2020 risente dell’importante impatto della riduzione della mobilità dovuta alla pandemia globale, mentre nel 2021 le emissioni tendono a riallinearsi con gli anni precedenti la pandemia mostrando una crescita del 19% rispetto all’anno precedente.

Più rinnovabili ma ancora lontani dagli obiettivi al 2030

Nel 2020 la quota di energia rinnovabile era pari al 20% rispetto al consumo finale lordo, un valore superiore all’obiettivo del 17%, più che triplicata rispetto al 2004 quando rappresentava il 6,3% del consumo finale lordo di energia. Nel 2021 tale quota è pari al 19%.
 
Sulla base dei dati disponibili per il 2022, Ispra stima un leggero incremento dei livelli emissivi rispetto al 2021 (+0,1%) a fronte di un aumento previsto del pil pari all’1,7%. L’andamento stimato è dovuto alla crescita delle emissioni del settore trasporti (+5,5%) e della produzione di energia (+9,6%), mentre per gli altri settori si prevedono marcate riduzioni delle emissioni, in particolare per il riscaldamento (-11,3%) e per l’industria (-5,9%).
 
Per il periodo dal 2013 al 2020, l’Italia ha sì rispettato gli obiettivi di riduzione assegnati, ma nello stesso periodo i settori trasporti e civile non mostrano riduzioni di emissioni così significative. Sebbene in questi settori negli anni a venire sono attese alcune riduzioni, «queste risultano ancora troppo contenute portando l’Italia a rimanere al di sopra degli obiettivi per tutto il decennio 2021-2030», sentenzia il rapporto dell’agenzia ambientale.
 
Infatti, secondo gli obiettivi proposti dalla Commissione europea, al 2030 le emissioni di gas serra dovrebbero ridursi del 43,7% rispetto ai livelli del 2005, mentre i nostri scenari ci indicano una riduzione di meno del 30%. Insomma, c’è ancora molto da fare.