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9 Marzo 2024

Genitori in prima linea per affrontare le dipendenze

Ecco come le famiglie possono svolgere un ruolo fondamentale, condividendo esperienze e sostenendosi a vicenda
Genitori in prima linea per affrontare le dipendenze
Foto di Photographee.eu
I gruppi di supporto e auto-aiuto per le famiglie con figli con dipendenza sono contesti in cui i genitori o i familiari possono confrontarsi sulle proprie difficoltà e successi, sulle proprie paure e vittorie.

Fin dall'inizio delle sue attività di recupero per persone con problemi di dipendenza, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha cercato di portare il suo aiuto non solo al singolo individuo in difficoltà, ma anche alla sua cerchia di affetti e famiglia. 
Ogni anno, infatti, circa 130.000 persone dipendenti da sostanze sono assistite dai Servizi pubblici per le Dipendenze (secondo la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze) ma il supporto statale per i loro cari è troppo spesso trascurato o completamente assente. Per questo la Comunità Papa Giovanni XXIII ha istituito gruppi di supporto e auto-aiuto, in cui genitori di persone con disturbi da uso di sostanze, possono incontrarsi e confrontarsi sulle proprie difficoltà e successi, sulle proprie paure e vittorie.

Al momento i gruppi sono attivi in due territori, Rimini e Vicenza, e si strutturano in incontri gratuiti con cadenza settimanale aperti a chiunque abbia bisogno di aiuto nella gestione di un affetto vicino con problemi di dipendenza. Vi partecipano diverse famiglie, alcune delle quali hanno avuto figli in Comunità Terapeutica in passato e presenziano agli incontri per un supporto e un punto di vista vicino. A gestire il gruppo di supporto vi sono poi alcuni operatori della Comunità. 
Durante questi ritrovi, i genitori affrontano la questione in modo molto concreto, cercando di trasmettersi l’un l’altro le loro esperienze su come hanno gestito le diverse situazioni e problematiche, dandosi consigli e man forte a vicenda.
«In questo modo i genitori si sentono aiutati perché non si va sulla teoria ma sul pratico - racconta
in quest’intervista Marco Zangheri, responsabile del gruppo di Rimini - ad esempio dando regole ai figli, leggendo assieme la gravità o meno di certi comportamenti, individuando possibili strategie per poter affrontare le problematiche condivise durante l’incontro». 
I gruppi sono aperti a tutti, sono luoghi sicuri in cui i familiari possono parlare, confrontarsi, trovare aiuto rispetto alle varie situazioni e guardando ai diversi tipi di dipendenza. 

Come partecipare a un gruppo di aiuto per genitori di figli tossicodipendenti

Per partecipare o chiedere maggiori informazioni, ecco a chi rivolgerti: 
  • per la zona di Rimini, Marco Zangheri al numero: 348 5406943
  • per la zona di Vicenza, contattare lo 0444 830584
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