Topic:
12 Gennaio 2024

Il casinò in tasca

L'esperta: «Parlatene con i ragazzi»
Il casinò in tasca
Foto di Luisella Planeta LOVE PEACE 💛💙
I giovanissimi attraverso lo smartphone sono sempre più esposti al rischio di sviluppare una dipendenza dal gioco d'azzardo

Una volta c’era la lotteria di Capodanno e la schedina da giocare era 1-2-X. La patologia del gioco d’azzardo riguardava una nicchia di persone che andava al casinò.
Poi sono arrivate le slot machine e le video lottery, creando altri giocatori compulsivi.
E poi c’è stato il lockdown e tutto è cambiato. Qualcuno ha smesso di giocare, visto che i locali con slot e video lottery erano chiusi; molti altri invece hanno iniziato a giocare online.
In questo cambiamento epocale il gioco d’azzardo si è capillarizzato ed è alla portata di tutti: i giochi del casinò sono anche online, raggiungibili con uno smartphone.

Le nuove forme del gioco d'azzardo

Stanno emergendo nuove forme di gioco particolarmente additive perché danno gratificazioni continue e un esito immediato. Una volta il lotto aveva un’estrazione settimanale, poi è arrivato a 3 uscite settimanali fino a confluire in continue proposte istantanee: nel “10 e lotto” e nel lotto istantaneo, tra quelli che danno più dipendenza, il tempo di una scommessa virtuale è di 2 minuti, so subito se ho vinto.
Prima del lockdown le persone che avevano problemi di gioco d’azzardo erano nella fascia 35-45 anni. Oggi sono i giovanissimi, anche minorenni, che si avvicinano al gioco d’azzardo registrandosi illegalmente sui siti di gioco: basta falsificare alcuni dati (usando quelli dei genitori o dei nonni) per potersi iscrivere. 
Il decreto Balduzzi, che vieta la pubblicità del gioco d’azzardo in TV, è stato superato da nuove possibilità: il gioco d’azzardo spesso passa attraverso le piattaforme social o nei videogiochi online, diffusissimi tra i giovani. Ad esempio fino all’anno scorso su Twitch, la piattaforma di live-streaming preferita da chi ama i videogiochi, si poteva vedere in diretta gente che giocava alla ruota della fortuna o altri giochi con scommesse. Ora sono uscite nuove “linee guida della community” che vietano la promozione o sponsorizzazione di giochi d’azzardo, ma il problema rimane.

L'allarme dei genitori

Negli ultimi mesi da noi al SerD arrivano genitori preoccupati perché hanno scoperto che i loro figli minorenni o giovanissimi giocano d’azzardo. L’allarme è scattato a causa di ammanchi nelle carte di credito, che magari erano registrate su dispositivi mobili. 
Cosa fare? Purtroppo lo Stato, che ottiene un gettito continuo di soldi dalle lotterie e gratta e vinci, è troppo coinvolto per intervenire efficacemente.
La cosa migliore è parlarne coi ragazzi e svelare i meccanismi, le trappole del gioco e dell’industria che ci sta dietro.