Intercettare i giovani e i loro bisogni: ecco la pista entro cui si muovono i progetti educativi per la prevenzione al disagio giovanile che vengono portati dalla Comunità di don Benzi all'interno delle aule, ma non solo.
Con l’anno scolastico avviato a pieno ritmo, sono ripartite, in tutta Italia, per la Comunità Papa Giovanni XXIII, le
tante attività di prevenzione ed educazione nelle scuole e su territori rivolti ai giovani, alle famiglie e agli insegnanti.
I temi affrontati sono quelli che parlano al cuore della crescita:
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l’educazione emozionale,
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le relazioni,
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il bullismo e cyberbullismo,
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la violenza di genere,
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la nonviolenza,
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l’affettività,
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la dispersione scolastica e
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tutte le forme di dipendenza.
Un’azione di prevenzione chiamata anche a
raggiungere i giovani fuori dalle aule, nei centri giovani, nei doposcuola, in strada.
Il
convegno "Kronos e kairos" organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII a Rimini a fine ottobre, ha evidenziato alcune linee guida molto interessanti da approfondire per chiunque intenda cimentarsi nella grande impresa di
intercettare i giovani e i loro bisogni.
Francesca Cadei, coordinatrice dei progetti di prevenzione per la Comunità Papa Giovanni XXIII, propone
in questo articolo la sintesi di alcune importanti riflessioni emerse, in particolare dai relatori:
Fabio Lugoboni, Don Claudio Burgio, Guidalberto Bormolini.
Per chi è interessato, si possono visionare gli interventi integrali dei relatori al convegno a questo link:
https://cpg23.org/convegno-ottobre-2025/#sezione-atti