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29 Maggio 2025
Ultima modifica: 29 Maggio 2025 ore 09:06

Giubileo delle famiglie. Un abbraccio tra generazioni

Da venerdì 30 maggio a domenica 1 giugno 2025 si terrà il grande evento giubilare dedicato alle famiglie, ai bambini, ai nonni e agli anziani.
Giubileo delle famiglie. Un abbraccio tra generazioni
Foto di lev dolgachov
La famiglia, in mezzo ad un cambiamento epocale, diventa capace di fare rete per una nuova comunità tra chi condivide lo stesso cammino
Dal 30 maggio al 01 giugno, all’interno dell’anno giubilare della Speranza, ecco il tanto atteso “Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani”. Un grande evento che giunge in un periodo storico per il mondo che, come ha più volte affermato Papa Francesco, vive un cambiamento d’epoca. Una sfida questa, soprattutto per la famiglia, che non nasce per vivere nel tiepidume o per avere paura, ma per essere cellula vitale nell’amore e nelle relazioni gratuite e profonde; per essere testimone e protagonista nel mondo, dell’amore di Dio. Tutto ciò ce lo insegnano i bambini con la loro freschezza, la loro gioia, sempre pronti al perdono e a ricominciare. Ce lo insegnano gli adolescenti con la loro inquietudine vitale, col senso d’infinito che hanno dentro, con la voglia di non accontentarsi mai e sempre pronti ad osare, sognare, agire. Ce lo insegnano gli anziani e i nonni, che con la loro saggia esperienza e la loro accoglienza calda e morbida ci donano pace e vita.

La famiglia ideale non esiste!

Le difficoltà e le sofferenze non mancano. Malattie, lutti, disabilità, precarietà lavorative, difficoltà economiche, politiche e sociali, la cultura dello scarto e della morte che vige nel mondo, aborto, separazioni, eutanasia, egoismi, esclusione di valori religiosi e quant’altro. Tutte le coppie conoscono bene queste situazioni e spesso capita di sperimentare il fallimento. Ma la coppia, con tutta la famiglia, è chiamata a rialzarsi, a reagire e a capire che quando non ce la si fa da soli, bisogna chiedere aiuto alle istituzioni, alla Chiesa che tanto si prodiga per la pastorale familiare, ma anche alle altre coppie e famiglie.
Nella Chiesa per esempio, ci sono gruppi familiari o associazioni aggregative che alimentano la bella possibilità di relazioni profonde e sincere, cosicché dalla socializzazione si passa all’amicizia e alla fiducia reciproca. Famiglia, non dimenticare di guardare in alto verso la famiglia trinitaria e verso la famiglia di Nazareth, sempre al tuo fianco e che ben conosce le fatiche quotidiane. Non perdere mai la speranza in Colui che dalla croce ha fatto nuove tutte le cose e fatti accogliente e testimone del suo messaggio verso tutti ma soprattutto verso chi una famiglia non ce l’ha! Solo così riuscirai ad essere portatrice di quella che don Oreste Benzi chiamava “Società del gratuito”.
Dai ci stai?