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23 Settembre 2022
Ultima modifica: 23 Settembre 2022 ore 13:12

Liberato il leader della resistenza nonviolenta

Hafez Huraini guidava i palestinesi nel difendersi senza usare le armi.
Liberato il leader della resistenza nonviolenta
Foto di Marco Tassinari
Palestina: nel villaggio che resiste all'occupazione con metodi nonviolenti alcuni coloni hanno attaccato civili disarmati, ferendone il leader. L'esercito israeliano ha preso le parti degli assalitori e arrestato Hafez Huraini. Apprensione per il processo, mentre si moltiplicano le manifestazioni per chiederne la liberazione e le raccolte firme. Ieri è stato liberato.
Hafez è stato liberato ma condannato al pagamento di una cauzione di 3.000 euro. Per almeno un mese non potrà lavorare le terre di sua proprietà.

L'arresto

Lunedì 12 settembre alle 5 di pomeriggio, alcuni coloni israeliani dell’avamposto illegale di Havat Ma’on hanno attaccato l’attivista Hafez Huraini mentre stava lavorando la sua terra, nel villaggio di At-Tuwani, Masafer Yatta. Cinque coloni armati lo hanno picchiato fratturandogli entrambe le braccia, poi, sotto la protezione dell’esercito israeliano che nel frattempo li aveva raggiunti, non hanno permesso ai soccorsi di trasportarlo in ospedale. I testimoni raccontano che soldati e coloni si sono posizionati davanti alle porte posteriori dell’ambulanza impedendo di caricare il ferito sul mezzo di soccorso, e in seguito i coloni hanno squarciato le ruote dell’ambulanza.

Soldati in Palestina
Soldati durante una manifestazione per la liberazione del leader nonviolento Hafez Huraini
Foto di Archivio Operazione Colomba
Hafez è stato arrestato con l’accusa
di aver picchiato un colono, e non ha potuto ricevere le cure mediche di cui aveva bisogno. Solo in un secondo momento è stato trasportato dall’esercito all’ospedale di Beersheba, nel sud di Israele, dove è rimasto sotto custodia militare impedendogli ogni contatto esterno, non ha potuto parlare nemmeno con il suo avvocato. E’stato poi trasferito alla base militare di Kiryat Arba dove è stato interrogato, e poi alla prigione militare di Ofer.
 Giovedì 14 settembre nel tribunale militare di Ofer si è tenuta la prima udienza, conclusasi poi con l’estensione della detenzione di Hafez per altri cinque giorni “per proseguire le indagini”.

Lunedì 19 settembre si è tenuta la seconda udienza al tribunale militare di Ofer, e ancora una volta si è conclusa con l’estensione della sua detenzione per altri tre giorni.

Hafez è stato trattenuto nel carcere militare di Ofer da una settimana per aver cercato di difendersi mentre veniva violentemente attaccato da coloni armati, mentre si trovava sulla sua terra. Insieme a lui erano stati arrestati altri due palestinesi del villaggio di At-Tuwani, e poco dopo l’arresto le forze armate israeliane hanno fatto irruzione nel villaggio lanciando bombe sonore e lacrimogeni, rastrellando le abitazioni e arrestando altri 20 palestinesi, rilasciati alcune ore dopo.

Manifestante palestinese con foto di Hafez Huraini
Manifestante per la liberazione del leader nonviolento Hafez Huraini, nel Sud della Palestina
Foto di Archivio Operazione Colomba
Dal 2004, su richiesta della comunità locale, Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, è presente nel villaggio di At-Tuwani, nelle colline a sud di Hebron. Dagli accordi di Oslo il villaggio si trova in "area C", cioè sotto controllo civile e militare israeliano.

A poche decine di metri dal villaggio ci sono l'insediamento di Ma'on e l'avamposto di Havat Ma'on, abitati da coloni nazional-religiosi. Questi insediamenti israeliani sono in continua espansione e annettono a sé le terre dei vicini villaggi palestinesi che sono così costretti a vivere sotto la costante minaccia di violenze (alle persone e alle proprietà).

La scelta nonviolenta

I pastori delle colline a sud di Hebron hanno però scelto di lottare con metodi nonviolenti per tutelare la propria vita e i propri diritti, riunendosi nel Comitato Popolare delle Colline a sud di Hebron. 



Manifestazione con bandiere palestinesi in un villaggio
Aprile 2018, villaggio di At Tuwani in Palestina, in area di occupazione israeliana. Bambini manifestano in difesa della propria scuola.
Foto di Archivio Operazione Colomba


Operazione Colomba era intervenuta nel chiedere l’immediata liberazione dell’attivista per i diritti umani Hafez Huraini. Ha espresso poi la massima solidarietà e vicinanza a lui, alla sua famiglia e alla resistenza popolare nonviolenta di tutti i palestinesi, donne, uomini e bambine/i del villaggio di At-Tuwani e di tutto il Masafer Yatta. Per la liberazione di Hafez era stata lanciata la campagna #FreeHafezHuraini