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8 Aprile 2024

I 100 anni di don Benzi

È già partita la macchina organizzativa per festeggiare il centenario del sacerdote riminese: partirà a settembre e durerà un anno intero.
I 100 anni di don Benzi
Foto di Riccardo Ghinelli
Per festeggiare il centenario del sacerdote riminese sono in programma tanti eventi, un docu-film, libri e altre novità. Un'occasione importante per rilanciare il messaggio ancora attuale di un rivoluzionario di Dio.
Tante sono le vie della santità che la storia bimillenaria della Chiesa ci ha fatto ammirare. Ma non vi è dubbio che quella percorsa da don Oreste Benzi ha dello straordinario. Il suo, infatti, è uno degli esempi più luminosi di come sia possibile coniugare vita contemplativa e impegno fattivo nella civitas
Ricordare don Oreste oggi è ricordare un uomo straordinario che è stato capace di cambiare il tempo che ha abitato, di scuotere cuori e menti, di realizzare una rivoluzione culturale e sociale nel nostro Paese.
Celebrare i cent’anni della nascita di don Oreste, per raccontare chi era, cosa ha fatto, la sua vita, il suo pensiero e nel far questo tornare ad affermare con forza che un mondo nuovo è possibile, «che è possibile cambiare la storia e ricostruirla». Come? Proponendo un’idea alternativa di civiltà, «la società del gratuito», come don Oreste la chiamava, in grado di riportare al centro la persona, seguendo il passo degli ultimi, inclusiva, rispettosa della diversità, anzi, che fa della diversità il suo punto di forza. 

Il comitato del centenario

Per organizzare i vari eventi del Centenario è stato costituito un Comitato Nazionale composto da 4 soggetti: la Fondazione don Oreste Benzi, la Comunità Papa Giovanni XXIII, la Diocesi e il Comune di Rimini. Questo perché don Oreste è stato sacerdote e parroco della diocesi di Rimini, il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, ma anche un profeta che si è consumato accanto all’umanità più devastata e che non ha perso occasione di combattere contro le ingiustizie proponendo lui stesso soluzioni politiche e sociali.
La costituzione di questo comitato permetterà anche di partecipare ad un bando del Ministero della Cultura appositamente istituito per celebrare particolari centenari.
Per poter presentare il sacerdote dalla tonaca lisa non è sufficiente organizzare un solo evento. Ecco perché il programma, che è in ancora in via di definizione, prevede più eventi sia in Italia, sia in Europa e in altri Paesi all’estero e si snoda tra settembre 2024 e dicembre 2025. Alcuni appuntamenti avranno come obiettivo quello di ricordare gli aspetti spirituali, pedagogici, educativi di don Oreste, altri le sue battaglie politiche, che verranno riprese e attualizzate con forza. Sarà possibile anche visitare “i luoghi di don Oreste” ed approfondire la sua spiritualità.
L’evento di settembre 2025 sarà il momento culminante in cui si porterà il tema della “Società del gratuito” declinata in tutte le sue tematiche con ospiti di rilievo, e la città di Rimini si animerà di momenti artistici e culturali.

Il docu-film su don Benzi, i libri e altre novità

Gli eventi che si andranno a costruire saranno accompagnati da “strumenti” per la comunicazione. In primis la realizzazione del Docufilm “Il pazzo di Dio” che sarà presentato in prima visione assoluta nell’evento di apertura del Centenario che si svolgerà a Rimini nel prossimo settembre e che poi girerà nelle sale.
Ma ci sarà anche l’uscita di nuove pubblicazioni che spazieranno dalla dimensione spirituale del sacerdte riminese, ai suoi aforismi presentati in modo simpatico, ad un libro fotografico ed altre in programmazione. E per poter arrivare ai giovani, si sta pensando anche a qualche novità multimediale.

Don Benzi parla anche oggi al cuore dei giovani

Celebrare don Oreste, quindi, con gioia e nel farlo si vuole lanciare un messaggio di speranza perché il suo pensiero è attuale oggi più che mai: è attuale e trasversale, apartitico e condivisibile da tutti, perché fonda le sue basi sulla giustizia sociale e la tutela di ogni essere umano.
Oggi don Oreste può ancora parlare al cuore dei giovani e i giovani, che non l’hanno conosciuto, possono sentirlo più vicino di altri che invece hanno avuto questa possibilità. Perché? Perché il cuore dei giovani ha sete di verità, di speranza, di spendere la vita in qualcosa che abbia senso: quante esperienze vivono ancora oggi che don Oreste non c’è più e sono portate avanti da giovani e giovanissimi!
Basta pensare alle case di accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXII presenti in Europa e nei cinque continenti, ma anche alle tante esperienze straordinarie nate dall’incontro con il carisma di questo sacerdote rivoluzionario.
Per ricordarne una su tutte, Operazione Colomba: un progetto di pace e dialogo in luoghi di conflitto, un’esperienza ancora unica nel suo genere e che continua ad attrarre tantissimi giovani.
È per questo che la testimonianza di vita di don Oreste costituisce, anche per l'oggi, un vero e proprio modello di comportamento.