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7 Giugno 2025
Ultima modifica: 7 Giugno 2025 ore 13:15

Leone XIV ai moderatori: «Siate lievito di unità»

250 partecipanti, in rappresentanza delle 115 aggregazioni riconosciute dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Leone XIV ai moderatori: «Siate lievito di unità»
Dal 4 al 6 giugno, il Vaticano ha ospitato l'incontro annuale con i moderatori delle aggregazioni ecclesiali, focalizzandosi su evangelizzazione e formazione alla luce della speranza cristiana. Circa 250 partecipanti hanno condiviso esperienze e progetti, con un forte richiamo all'unità e alla missione da parte di Papa Leone XIV. Matteo Fadda ha sottolineato l'importanza di disarmarsi e unirsi per costruire la pace, in un contesto globale segnato da conflitti.

Nei giorni scorsi, tra il 4 ed il 6 giugno, si è tenuto in Vaticano l'incontro annuale con i moderatori delle aggregazioni ecclesiali. "Evangelizzazione e formazione alla luce della speranza cristiana": questi i temi sui quali hanno riflettuto circa 250 partecipanti, moderatori e rappresentanti delle 115 aggregazioni riconosciute dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Un'importante occasione per condividere esperienze, difficoltà e progetti per il futuro. In particolare, la proposta di quest’anno giubilare è stata ripensare insieme alla missione evangelizzatrice a loro affidata nella realtà odierna e all’attività di formazione nell’ottica della «speranza che non delude» (Spes non confundit), per ritrovare speranza nella missione e per formare persone «di speranza».

«È stato importante questo incontro per risvegliare la coscienza che apparteniamo ad un unico popolo ed un'unica Chiesa. – ha dichiarato Matteo Fadda – responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII – Questa è stata anche una sollecitazione di Papa Leone XIV».

Leone XIV: «unità e missione»

In Vaticano le aggregazioni ecclesiali incontrano Papa Leone XIV a Roma 2025
 La tre giorni si è conclusa con l'udienza venerdì mattina 6 giugno col Santo Padre. «Unità e missione sono due cardini della vita della Chiesa, e due priorità nel ministero petrino – ha sottolineato Papa Leone XIV – . Pertanto, invito tutte le associazioni e i movimenti ecclesiali a collaborare fedelmente e generosamente con il Papa soprattutto in questi due ambiti. Anzitutto nell’essere «lievito di unità». (…) Questa unità, che voi vivete nei gruppi e nelle comunità, estendetela ovunque: nella comunione con i Pastori della Chiesa, nella vicinanza con le altre realtà ecclesiali, facendovi prossimi alle persone che incontrate, in modo che i vostri carismi rimangano sempre a servizio dell’unità della Chiesa e siano essi stessi «lievito di unità, di comunione, di fraternità» nel mondo così lacerato dalla discordia e dalla violenza».

Fadda: disarmarsi ed essere uniti

Fadda all'assemblea delle aggregazioni ecclesiali a Roma il 6 giugno 2025
 Parole che hanno spronato i responsabili dei movimenti. «Siamo in una fase cruciale – continua Fadda – I movimenti si rendono conto di aver ricevuto un dono di essere uno strumento di nuova evangelizzazione. Siamo in una fase importante perché insieme al Dicastero dei Laici stiamo prendendo coscienza di questo mandato che arriva direttamente dalla cattedra petrina. Papa Leone ha da subito richiamato ad essere un unico popolo, tutti fratelli, tutti uniti. Inoltre ci ha ricordato una priorità che è la costruzione della pace. Credo che sia un tema sul quale possiamo ritrovarci tutti. Ho colto da parte dei presidenti degli altri movimenti la disponibilità alla chiamata ad essere costruttori di pace insieme, non ognuno per conto suo. Oggi la pace è la più importante delle priorità».

«Siamo molto preoccupati di quanto sta avvenendo in Medio Oriente e Ucraina, perché c'è un aumento della bellicosità, un tornare al pensare che l'unica soluzione possibile sia armarsi. Invece noi siamo convinti che è necessario disarmarsi ed essere uniti. Cogliamo nelle persone di buona volontà una fame di pace, consapevoli che ogni società si sviluppa nel suo benessere in tempo di pace. Il problema è che i poteri forti, i governi non sembrano essere interessati a questo valore di una pace vera, una pace giusta, una pace duratura».

La Comunità fondata da don Oreste Benzi è presente nelle zone di guerra attraverso il Corpo civile di pace Operazione Colomba. Ancora Fadda: «Siamo accanto alle persone che sono vittime della violenza della guerra. Condividiamo lo stesso tetto, lo stesso cielo, la stessa paura dei missili in Ucraina o delle incursioni violente nei villaggi in Cisgiordania. I nostri volontari sono dei giovani. Molto giovani. Quindi non è vero che i ragazzi non sono sensibili, anzi sono più coraggiosi di noi adulti e sono lì a condividere con i palestinesi e gli israeliani che vogliono la pace, con gli ucraini che resistono vicino al fronte. I giovani hanno fame di pace».