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30 Dicembre 2022
Ultima modifica: 30 Dicembre 2022 ore 07:40

Meglio e peggio in Italia. Rapporto sulla Qualità della vita 2022

Quali sono le province dove si vive meglio? E le città dove si vive peggio? E la città più litigiosa? Ecco la classifica dai rapporti sulla qualità della vita de Il Sole 24 e ItaliaOggi.
Meglio e peggio in Italia. Rapporto sulla Qualità della vita 2022
Foto di Foto di alex1965 da Pixabay
"Ricchezze e consumi", "Affari e lavoro", "Demografia e società", "Ambiente e servizi", "Giustizia e sicurezza", "Cultura e tempo libero". Sono alcuni dei 90 indicatori di cui si è tenuto conto per tracciare una fotografia del livello di benessere nelle città italiane. Sempre più netta la frattura tra Nord e Sud.
Non è un periodo facile per l’Italia: le famiglie sono alle prese con l’inflazione, il caro bollette e ancora con l’eredità lasciata dal Covid. Di questi fenomeni abbiamo una cartina di tornasole: è la 33esima edizione del rapporto sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore. L’indagine fotografa il livello di benessere nei territori in base a 90 indicatori, di cui 40 aggiornati al 2022.

In quale provincia si vive meglio? 

Dalla classifica di quest’anno risulta che la provincia in cui si vive meglio è Bologna: il capoluogo dell’Emilia-Romagna torna così in vetta alla classifica generale della storica indagine che viene pubblicata ogni anno, dal 1990. Non è la prima volta, infatti, che Bologna vince la medaglia d’oro di città italiana più vivibile: era successo nel 2000, 2004, 2011 e 2020.
 
Sul podio si piazzano Bolzano al secondo posto, che oramai è un habitué della classifica, e Firenze al terzo posto, dopo una scalata di otto posizioni rispetto al 2021, che diventano 24 se si fa un salto indietro al 2020. Quindi quello di Firenze è un grande ritorno: per ritrovarla in testa bisogna risalire al 2003, quando vinse la 14esima edizione.
 
A uno sguardo più generale, notiamo che Toscana ed Emilia Romagna sono le regioni più performative d’Italia: in alto nella classifica, infatti, rientra anche Parma (9° posto) e Reggio Emilia al 13°. Ci sono anche altre tre province toscane: Siena arriva al 4° posto, mentre Pisa è decima.
 
Ora diamo un’occhiata agli indicatori. Le classifiche sono state stilate sulle seguenti categorie: “Ricchezze e consumi”, “Affari e lavoro”, “Demografia e società”, “Ambiente e servizi”, “Giustizia e sicurezza”, “Cultura e tempo libero”. Per consultare tutte le classifiche per ciascuna categoria è sufficiente collegarsi al sito dell’indagine: da queste possiamo evincere anche le città che hanno peggiorato le proprie prestazioni.

In quale città si vive peggio? 

In particolare Milano, che nel 2021 era in seconda posizione, pur rimanendo top ten scivola all’ottavo posto a causa dell’impoverimento trainato dagli alti canoni di locazione, diventati insostenibili per i redditi medi. Ma peggio ancora è la situazione di Roma, che perde 18 posizioni attestandosi al 31esimo posto e diventando la città più “litigiosa” d’Italia, per record di cause civili.
 
Perde nove posizioni anche Torino, che scende al 40esimo posto, e otto ne perdono Napoli e Palermo: la prima per causa dell'inquinamento dell’aria, la seconda dall’alta quota di beneficiari di reddito di cittadinanza e dai modesti depositi bancari; la terza dalla più elevata densità abitativa e dal record negativo di rapine su strada.

Differenze tra Nord e Sud

In generale, la frattura tra Nord e Sud si fa sempre più profonda: Crotone veste la maglia nera per il terzo anno e le posizioni che vanno dall’81esimo alla 107esima posizione sono tutte occupate da province del Sud, incluse Palermo, Catania, Napoli, Taranto e Reggio Calabria. Le calabresi, in particolare, si concentrano tutte sul fondo della classifica. Queste, infatti, sono le province con maggiori difficoltà a investire nel digitale, nelle rinnovabili, nella sanità e nell’istruzione.
 
Similmente, il gruppo editoriale ItaliaOggi, con l’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con Cattolica assicurazioni, ha stilato una classifica delle città nelle quali la qualità della vita è migliore. Sul podio ci sono - nell’ordine- Trento, Bolzano e Bologna.
Ma al di là degli indicatori esaminati, che fanno muovere su e giù le province italiane lungo la classifica, il copione è sempre lo stesso: l’Italia è divisa tra Nord e Sud. Crotone, per esempio, è ultima anche nella classifica di ItaliaOggi.