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11 Giugno 2022

Il tempo perduto si ritrova in cammino

Viaggio Canterbury-Santa Maria di Leuca. Riflessioni e visioni nate dall'antico itinerario della via Francigena.
Il tempo perduto si ritrova in cammino
«Nella vita c'è una componente istintiva ed emozionale che dobbiamo imparare ad ascoltare e comprendere.»
Trovare il tempo per percorrere l’Europa a piedi è un grande privilegio. Un modo per ritrovarsi e per ascoltarsi, lentamente, al ritmo scandito dai nostri passi che intercedono uno dopo l’altro allineando i nostri pensieri con il nostro cuore, le nostre gambe con la nostra mente.

Sull'antico itinerario del via Francigena

Ho avuto il piacere di farlo lo scorso anno in occasione dell’epico viaggio Canterbury-Santa Maria di Leuca, seguendo l’antico itinerario della via Francigena che collega il Mare del Nord con le sponde del Mediterraneo.
Da diversi anni il cammino è diventato prima di tutto una bellissima filosofia di vita che mi porta a scegliere questo mezzo di trasporto, ad impatto ambientale zero, nella maggior parte delle vacanze e momenti ricreativi.
Negli ultimi anni ho percorso a piedi la via Francigena ed altri itinerari in Europa provando ogni volta un grande senso di equilibrio e di serenità, ma anche gioia. Già, camminare all’aria aperta produce un notevole concentrato di benessere e gioia. Si incontrano altri viandanti sul cammino, si condivide l’esperienza di viaggio, ci si ferma a chiacchierare nei borghi con gli abitanti e le comunità locali, si segue il ritmo della natura. È un tempo ritrovato, è un tempo profondo e dilatato, non misurabile.

Camminare per rifiorire

Camminare è un bellissimo modo per rifiorire, come ha detto di recente il viandante e scrittore Luigi Nacci in una recente intervista sul Corriere della Sera. Dopo la pandemia e un lungo periodo di paura e isolamento, la riscoperta di compiere una delle azioni più semplici e primordiali come quella del camminare, anche vicino a casa, ci ha aiutato a ricaricare le batterie emotive. Il tempo perduto si recupera in cammino, ognuno con il proprio passo, da soli o in compagnia. In questo modo possiamo riappropriarci del contatto con la natura, spesso trascurata nel nostro quotidiano. 
La vita non è sempre e solo qualche cosa di lineare e razionale, dove prestazioni, responsabilità e doveri personali vengono ricondotti a tabelle che traducono le nostre performance lavorative in numeri e risultati. Nella nostra vita c’è anche una componente istintiva ed emozionale che dobbiamo imparare ad ascoltare e comprendere. Il cammino e il nostro tempo ritrovato favoriscono tutto ciò. 

Gli psicologi definiscono l’armonia tra la forma fisica, mentale ed emotiva come “flourishing”, cioè come un vero e proprio rifiorire: ritroviamo allora il tempo per rallentare, respirare, ripartire e camminare, senza fretta. L’importante è fare il primo passo, qualsiasi sia la direzione.