Topic:
9 Maggio 2025
Ultima modifica: 10 Maggio 2025 ore 08:23

Meccanica industriale: cresce la cooperativa sociale

Oggi l'openday e l'inaugurazione degli spazi che ospiteranno i nuovi macchinari.
Meccanica industriale: cresce la cooperativa sociale
Foto di Marco Tassinari
La missione di Rinascere: offrire opportunità di lavoro a chi è in difficoltà, promuovendo un modello di economia inclusiva e sostenibile. Questo si riflette nella composizione del personale, con un'attenzione alla parità di genere e all'inclusione di persone in situazioni di svantaggio.
Apre le sue porte alla cittadinanza sabato 10 maggio la Cooperativa Sociale Rinascere di Carmignano di Brenta, offrendo l'opportunità di esplorare il mondo del lavoro inclusivo. L'evento comprende la tavola rotonda intitolata 'Il lavoro, saper fare e saper essere', con ospite fra gli altri l'economista Luigino Bruni. «L'evento rappresenta un esempio concreto della 'Società del gratuito' teorizzata da don Oreste Benzi», spiega Giorgio Malaspina, presidente di Rinascere.

LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO DELL'EVENTO

Lungo macchinario circondaoto dai soci della cooperativa sociale
Visita della delegazione della cooperativa sociale Rinascere della Comunità Papa Giovanni XXIII all'azienda Salvagnini
Foto di Marco Tassinari


La giornata non è solo un'occasione per discutere di lavoro e inclusione sociale, ma segna anche l'inaugurazione del nuovo edificio destinato all'ampliamento dell'officina meccanica e degli uffici amministrativi della cooperativa. Questo sviluppo rappresenta una tappa importante per Rinascere, che dal 1993 si dedica all'inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio.

Alla tavola rotonda portano un contributo anche Pierluigi Gava di Confindustria Veneto Est, Roberto Zuech di Tecno Poultry, e il sindaco di Carmignano di Brenta, Eric Pasqualon. Fondata nel 1993, la Cooperativa Sociale Rinascere ha sede legale a Dueville e opera anche a Montecchio Maggiore. Con un fatturato di oltre 2 milioni di euro, impiega 52 dipendenti, di cui una significativa percentuale è composta da lavoratori over 50 e dipendenti svantaggiati. Dal 2019, grazie alla collaborazione con Salvagnini Italia S.p.A., la cooperativa si è affermata nel settore della meccanica.

19 tonnellate di economia solidale

La prima punzonatrice standard a cesoia S4 era entrata in funzione nei locali della coopeartiva il 20 settembre 2019, dopo quindici giorni di test. «È in grado di lavorare fogli di lamiera piana da 5 decimi fino a 3 millimetri di spessore. Da allora continua a produrre a pieno regime. Può lavorare anche acciaio inox, alluminio, rame, e se si è bravi, il policarbonato», spiegava nei giorni dell'installazione Graziano Sbicego, responsabile del reparto usati e revisioni dell’azienda Salvagnini.



Già perchè il nuovo macchinario che era arrivato a Carmignano era un usato. Interamente revisionato, aggiornato nel software e in modo che le parti di ricambio restasserro garantite. La collaborazione con la Salvagnini, azienda riconosciuta leader a livello mondiale nella produzione di macchine per la lavorazione della lamiera, era nata dall’incontro personale, e dalle relazioni umane, che si erano create spontaneamente nell’incontro fra le due realtà.

La Cooperativa Sociale di tipo B Rinascere fu inaugurata da Don Oreste Benzi 35 anni fa, pensata per l'inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio (con disabilità fisiche o intellettive, o provenienti da uno stato di emarginazione sociale).

Questo primo macchinario arrivato pesa la bellezza di 19 tonnellate, è lunga 17 metri e ci sono voluti 3 autoarticolati per trasportarla. Occupava tutto lo spazio disponibile in quello che prima era un magazzino, e per liberarlo operatori e dipendenti avevano dovuto lavorare parecchio. Ora è tempo di crescere.

Persone disabili e normodate insieme, ospiti in azienda per un giorno

Per un giorno intero, il 21 giugno 2019, la Salvagnini S.P.A. aveva accolto nella sua sede centrale della provincia di Vicenza tutti i lavoratori della cooperativa sociale, riservando loro la migliore accoglienza prevista per le delegazioni straniere dei clienti in visita. 
C’erano per l’occasione anche gli utenti che frequentano il centro diurno Vasi di Creta della cooperativa di tipo A L'Eco Papa Giovanni XXIII, che della cooperativa Rinascere è socia.

Lungo macchinario circondaoto dai soci della cooperativa sociale
Visita della delegazione della cooperativa sociale Rinascere della Comunità Papa Giovanni XXIII all'azienda Salvagnini
Foto di Marco Tassinari
Disabile di fronte a macchinario Salvagnini
Antonietta che vive in casa famiglia: anche lei è parte della delegazione della cooperativa sociale Rinascere della Comunità Papa Giovanni XXIII in visita all'azienda Salvagnini
Foto di Marco Tassinari
In carrozzella attraverso i capannoni industriali
Visita della delegazione della cooperativa sociale Rinascere della Comunità Papa Giovanni XXIII all'azienda Salvagnini
Foto di Marco Tassinari
Foto di gruppo disabili ed operatori della cooperativa sociale
Al termine della visita la delegazione della cooperativa sociale Rinascere della Comunità Papa Giovanni XXIII all'azienda Salvagnini posa con il responsabile della Salvagnini, Francesco Scarpari
Foto di Marco Tassinari
Ragazzo di profilo indica la macchina punzonatrice
Consegna della punzonatrice Salvagnini alla cooperativa sociale
Foto di Marco Tassinari
Operatori chiacchierano in azienda
Operatori della cooperativa sociale l'Eco - Rinarscere di Carmignano (PD) vicino alla punzonatrice industriale
Foto di Marco Tassinari
 
I protagonisti delle due cooperative poterono vedere per la prima volta il macchinario che presto sarebbe arrivato da loro. Nel contratto che avevano sottoscritto con la multinazionale, l'azienda si era anche impegnata a fornire gli utensili di lavoro, la manutenzione ordinaria, l’allestimento, e perfino alcuni container dove stoccare il materiale che nel magazzino di Carmignano non avrebbe più trovato posto. Tutti extra che avevano sigillato il riconoscimento da parte della Salvagnini dell’importanza del lavoro svolto dalle cooperative sociali, e dalla Rinascere in particolare.

In questo articolo citiamo 4 aziende, che «Vivono e ruotano attorno all’intuizione di imprenditori illuminati», per usare le parole di Sandro Canesso, vicepresidente della cooperativa sociale Rinascere di Carmignano di Brenta (PD).

Cos'è la responsabilità sociale d'impresa

Francesco Scarpari è il Presidente di Salvagnini Italia SPA. Intervistato in quell'occasione, spiegava: «Crediamo nella responsabilità sociale dell’impresa sul territorio, che comprende tutti i soggetti che ruotano attorno ad un'azienda, a partire dai clienti e dai fornitori. La Cooperativa Rinascere è un cliente speciale, per cui è giusto per noi avere un’attenzione particolare».

foto dell'imprenditore veneto con un suo collaboratore
Foto in azienda Salvagnini del titolare Francesco Scarpari con un suo collaboratore
Foto di Marco Tassinari


La Salvagnini non era alle prime armi nell’attenzione al sociale: «Abbiamo avuto un'esperienza con i Gesuiti in Indonesia; lì abbiamo installato un macchinario in una scuola dove c’erano anche alunni con difficoltà.  Adesso producono arredi per altre scuole e per gli ospedali, lo spengono solo quando fanno la messa», mi raccontava passeggiando nello stabilimento.

E così è stato, perché da allora la Cooperativa Rinascere ha un nuovo cliente: proprio la Salvagnini SPA, per la quale produce dei particolari in lamiera che dopo la lavorazione automatica vengono rilavorati, assemblati ed imballati anche da persone con disabilità.

Vision e mission: verso un business plan solidale

Alla cooperativa di Carmignano Scarpari allora mostrava un futuro che forse agli operatori del sociale sembrava distante: «Immagino per loro un nuovo spazio, un nuovo mercato. Li abbiamo sostenuti negli aspetti logistici e in tutto quello che serve per accelerare l’entrata in funzione dell’impianto».
 
Enrico Gonzato, laureato in ingegneria, è ancora responsabile delle lavorazioni della lamiera nella cooperativa sociale. Mi spiega: «Abbiamo fatto un piano industriale molto cauto e con le prime commesse arrivate siamo nelle previsioni.La Salvagnini ci ha sostenuto in mille modi. Abbiamo chiesto un finanziamento a Banca Popolare Etica presentando il piano industriale e la valutazione di impatto sociale, per trovare il capitale e avviare la nuova attività».

Enrico giuida il muletto, carica la macchina, la programma. È molto motivato nel suo lavoro: «A me piace pensare che con la macchina facciamo giustizia per i nostri ragazzi, che così rientrano in un vero progetto d'impresa».

Esempi di sinergia fra imprese sociali e aziende profit

«Quando i responsabili aziendali Nina Charlotte Riffel (HR) e Roberto Zuech (Direttore Operations) dell'azienda Tecno Poultry Equipment S.p.A di Villafranca Padovana (PD) l'hanno saputo, si sono mostrati molto interessati», spiegava Enrico Gonzato nel '19.  L'azienda, appartenente alla multinazionale americana AGCO, utilizza la lamiera zincata nella produzione di sistemi per l'allevamento di galline ovaiole che installa in tutto il mondo. Continua: «Nei loro stabilimenti produttivi lavorano circa 95 persone, fra cui 3 in condizione di svantaggio sociale».

«La quarta persona, Mario, è stata inserita nella nostra cooperativa grazie all’articolo 14. Così ci siamo conosciuti — continuava Enrico Gonzato — e adesso diventeranno a loro volta nostri clienti. Grazie al nuovo macchinario anche una parte del lavoro di Mario tornerà nell’azienda madre: dopo la punzonatura automatica i lavoratori della cooperativa faranno tutta la parte di assemblaggio manuale che è necessaria».

L'inizio della collaborazione

E fra queste persone c'era anche Luisa, che aveva iniziato a lavorare nella cooperativa Rinascere come ricollocamento obbligatorio della Cartotecnica Postumia S.P.A. La collaborazione fra le due realtà era nata quasi per caso, raccontava allroa Alessandro Canesso: «L'azienda ha sede a Carmignano di Brenta, è una nostra vicina di casa, e ci ha contattato ormai 8 anni fa. Il loro ciclo produttivo era talmente meccanizzato da non riuscire a gestire le eventuali lavorazioni manuali sui propri prodotti. Abbiamo avviato una collaborazione che spazia ora su molti campi e che ha portato le nostre due aziende ad avere stima e fiducia l'una nell'altra. Adottiamo insieme buone pratiche che danno una ottima ricaduta sul territorio locale: attraverso investimenti mirati continuiamo a creare nuove opportunità di lavoro per persone in difficoltà».
 
Il 24 novembre 2019 nella sede dell’Eco-Rinascere a Carmignano, Cartotecnica Postumia S.P.A. aveva allestito una parte degli appuntamenti previsti per l’annuale open-factory. Ospite Benedetta Scarpari, referente per la responsabilità sociale d’impresa della Salvagnini.
 
Andrea Beltrame, utente del centro diurno, a giugno 2019 dal pubblico si era rivolto direttamente al Presidente Francesco Scarpari: «Quali obiettivi volete raggiungere nella collaborazione con noi»?

Andrea Beltrame sulla carrozzina a rotelle, pone le domande dal pubblico
Momento di presentazione dell'azienda Salvagnini alle persone con disabilità della Cooperativa l'Eco - Rinascere
Foto di Marco Tassinari
 
«Voi siete un’impresa, e vogliamo che cresciate — aveva risposto Scarpari — per cui vi mettiamo a disposizione un bagaglio di esperienza e di conoscenze, che sarà il primo passo di un percorso fatto insieme».