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15 Gennaio 2020

Missionaria fra gli orfani di Bangkok

I bambini abbandonati e disabili hanno trovato una nuova famiglia nella Casa degli Angeli a Bangkok
Missionaria fra gli orfani di Bangkok
Foto di Archivio Sempre
In Thailandia Muk, 13 anni, cerca un materasso per la sua scoliosi. Andreina Volpi è la missionaria che vive con lei, ecco come aiutarla
Il 10 gennaio è stata inaugurata una nuova casa di accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII in Thailandia. Alla cerimonia era presente anche Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità di don Benzi, che in mattinata ha incontrato l’arcivescovo della diocesi di Bangkok, il cardinale Francis Xavier Kovithavanij. «Nella Casa degli Angeli accogliamo bambini disabili. Piccoli discriminati da un contesto culturale che tende ad emarginare le persone con handicap in quanto si ritiene che esso sia la conseguenza di una colpa personale». Spiega Giovanni Paolo Ramonda. «Don Benzi ci ripeteva che l’annuncio di Gesù avviene per trapianto vitale, attraverso la vita di condivisione con le persone che accogliamo sotto il nostro tetto. Ciò che rende credibili le nostre parole è la fatica, la conversione personale, l’aiuto concreto, il sostegno e l’accompagnamento, il vivere a fianco a fianco con gli ultimi, il cercare di portare con loro la croce».

La Casa degli Angeli a Bangkok

Nonthaburi è una provincia tranquilla che confina con Bangkok, capitale della Thailandia. Qui si trova la struttura diocesana di accoglienza “Casa degli Angeli” in cui Andreina Volpi presta servizio.
«In Thailandia si sta bene» esordisce. «Le persone sono semplici, pacifiche e solidali proprio come insegna il buddismo, la principale religione del Paese. Sto studiando il thailandese e durante il fine settimana vivo in casa di accoglienza».
La struttura, avviata dalle Suore Saveriane e donata nel 2017 alla Comunità Papa Giovanni XXIII, ospita cinque bambini e ragazzi orfani affetti da gravi forme di disabilità. Oltre a loro ci sono anche una nonna, una signora che si occupa del bambino più grave ed una mamma con il figlio.
Durante il giorno la struttura è aperta anche a mamme con bimbi cerebrolesi.

«Osservarle mentre si prendono cura dei loro piccoli è davvero commovente», confida Andreina. «Lo fanno con un amore immenso e questo non è affatto scontato per il buddismo. Secondo la reincarnazione, infatti, se una vita si incarna in questa sofferenza è perché in quella precedente non ha acquisito meriti. Se un bambino nasce con qualche disabilità si crede pertanto che si tratti del suo destino, ecco perché le famiglie non dedicano molte energie alla sua educazione ed alla sua riabilitazione».
Rispetto a questa visione tradizionale la casa di accoglienza ha svolto un ruolo fondamentale nel cambiare la loro prospettiva.
«Aiutiamo le famiglie con bimbi disabili a vederli non più come oggetti da muovere, ma come soggetti dotati di volontà. Una sfida difficile che però vale la pena di affrontare perché da essa dipende la qualità della loro vita».

La missionaria italiana che vive con gli orfani di Bangkok

Andreina Volpi nasce a Firenze nel ’68. Fin da ragazza si interessa alla disabilità facendo volontariato in vari istituti. A 25 anni incontra l’APG23 di cui diventa membro nel 2000. Laureatasi come educatrice professionale, presto sente che il suo lavoro in un centro per il trattamento specializzato di disabili psichiatrici non le basta e così parte per le missioni. È in Thailandia da gennaio 2018.

Bambini casa Thailandia
Bambini accolti nella casa in Thailandia
Foto di Archivio Sempre

Entra in azione e aiuta Muk!

Tra i bambini ospitati nella “Casa degli Angeli” vi è Muk, una ragazzina di 13 anni affetta da paralisi celebrale. Muove solo una mano, ma riesce comunque a dimostrare il suo pazzesco bisogno di contatto allargando gli occhi e la bocca. Soffre anche di una grave scoliosi: fatica a stare sulla sedia a rotelle e nel letto le vertebre della schiena si toccano e lei tende a piegarsi. Ha inoltre la pelle molto sensibile e le vengono spesso delle piaghePer migliorare la qualità della sua vita sarebbe necessario acquistare un materasso più alto.

Se volete aiutarci a raggiungere questo obiettivo, anche con un piccolo contributo, potete contattare l’ufficio di Condivisione fra i popoli telefonando allo 0541 50622 o scrivendo a segreteria.condivisione@apg23.org.