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18 Gennaio 2023
Ultima modifica: 18 Gennaio 2023 ore 09:21

Innamorati per tutta la vita

È possibile?
Innamorati per tutta la vita
Foto di Brigitte Werner da Pixabay
In alcuni momenti prevale il sentimento, in altri la scelta e l'impegno, ma sempre in funzione del bene della relazione

Si può rimanere innamorati per tutta la vita? In base soprattutto alle esperienze personali alcuni risponderanno «sì», altri «no». Entrambe le risposte nascondono dei rischi. I primi – quelli del sì – rischieranno una idealizzazione del rapporto, e si esporranno a cocenti delusioni quando si ritroveranno a non sentire più per l’amato quello che sentivano nei primi tempi. I secondi – quelli del no – potrebbero essere portati a non investire in una relazione di coppia per la paura di rimanere delusi; oppure risolveranno cambiando continuamente partner ogni volta che la relazione si “scarica”.

Non c'è una risposta univoca

La risposta alla domanda è «dipende». Dipende: se per innamoramento intendiamo il permanere delle manifestazioni fisiologiche dei primi tempi – il batticuore e le farfalle allo stomaco per intenderci – la risposta è «no». Quell’innamoramento è destinato a scomparire. Per fortuna, sotto alcuni aspetti. È infatti difficilmente compatibile con una vita normale permanere a lungo in uno stato di attivazione psicofisica dispendiosa come quella della “cotta”: il pensiero sempre rivolto all’amato, lo sguardo selettivo sui suoi pregi, una condizione di euforia continua.
Se invece per innamoramento intendiamo una forma di amore “appassionato”, vivo, creativo, coinvolgente, allora è possibile.
È possibile però solo a patto di impegnarsi a mantenerlo tale, investendo continuamente sulla relazione.
È un po’ – si perdoni il paragone – quello che succede con il lavoro: quando si inizia un lavoro nuovo si è entusiasti, si arriva prima dell’orario, ci si informa continuamente per svolgerlo al meglio. Poi un giorno subentrano la noia o i problemi. Magari non si vorrebbe fare un lavoro ma, mettendosi a farlo, magari migliorando le procedure, chiedendo consiglio ad un collega, studiando, ci si accorgerà che ci si può di nuovo appassionare.
È la dimensione dell’impegno in amore. Del resto dell’innamoramento, inteso come attrazione spontanea all’altro, non si ha alcun merito. Il merito si ha dell’impegno profuso a mettere in pratica azioni di bene per l’altro, per l’altra, per la relazione.

Nutrire l’amore

L’amore, e più precisamente la parte passionale dell’amore, non si alimenta in teoria ma in pratica. Ha bisogno di gesti concreti, di continuità ma anche di sorprese.
Ogni coppia è differente ma tutte hanno bisogno di dedicarsi del tempo di coppia, in ogni fase della vita, anche quando ci sono i bambini piccoli.
Il tempo di coppia non va confuso col tempo di famiglia e va concordato per evitare di rimandarlo perché i due sono presi dai normali impegni della vita.
Il tempo di coppia dovrebbe essere rigenerante, e va dedicato a fare delle attività nelle quali i due si sentono a loro agio. Per qualcuno potrà essere una passeggiata, o una cena fuori, o pregare insieme, o fare dello sport.
Se si ha la percezione di avere interessi differenti, non ci si scoraggi ma si cerchi di fare quella cosa, che magari può cambiare nel tempo, nella quale entrambi sentono di ricaricare le pile dell’amore, con un atteggiamento amorevole e conciliante.