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21 Gennaio 2021
Ultima modifica: 21 Gennaio 2021 ore 15:55

Iraq: attentato nel mercato dei vestiti usati

I terroristi hanno voluto colpire i più poveri.
Iraq: attentato nel mercato dei vestiti usati
Foto di EPA/AHMED JALIL
Il racconto dei testimoni oculari a Baghdad
Almeno 28 persone sono state uccise e altre 73 ferite in un duplice attentato suicida in un'affollata area commerciale della capitale irachena, Baghdad. Gli attentatori si sono fatti esplodere in un mercato di abbigliamento in piazza Tayaran mentre erano inseguiti dalle forze di sicurezza.

Una doppia esplosione ha colpito un mercato dei vestiti usati nella zona di Bab al-Sharji vicino a piazza Tayaran. Un'area affollata di gente che abitualmente compra vestiti di seconda mano, un dettaglio che ci fa notare F., un nostro contatto a Baghdad di cui garantiamo l'anonimato: «I vestiti usati li compra la povera genta, la stessa umile gente che è morta oggi». 

Mappa del centro storico
Piazza Tayaran, luogo dell'attentato del 21 gennaio 2020, nel centro di Baghdad
 
Fonti mediche hanno dichiarato di temere che il bilancio delle vittime possa aumentare. Il Ministero della Salute iracheno ha detto di aver mobilitato medici in tutta la capitale per rispondere all'attacco mortale. Rapporti locali suggeriscono che il numero di vittime aumenterà poiché il gran numero di feriti si trova in condizioni molto critiche.
 
Gli attentatori hanno preso di mira un mercato all'aperto di vestiti di seconda mano in piazza Tayaran, che era occupato a seguito dell'allentamento di quasi un anno di restrizioni legate al coronavirus.

La ricostruzione dei fatti

Secondo le prime dichiarazioni del Ministero degli Interni il primo attentatore si sarebbe precipitato nel mercato, sostenendo di sentirsi male. Quando le persone si sono radunate intorno a lui, avrebbe fatto esplodere una cintura esplosiva che indossava.

L'uomo è arrivato, è caduto a terra e ha iniziato a lamentarsi - «Mi fa male lo stomaco» - e ha premuto il detonatore nella sua mano.
«La gente è corsa in suo aiuto ed è stata fatta a pezzi - racconta F. -. Siamo sempre noi a pagare il prezzo della violenza più cruda». 
 
Il secondo attentatore si è fatto esplodere mentre la gente correva in soccorso alle vittime della prima esplosione. Un video pubblicato sui social media mostra presumibilmente la seconda bomba che esplode tra una piccola folla in una strada. Altri filmati hanno mostrato corpi sparsi sul terreno in seguito. 

Guarda il filmato

Il momento dell'esplosione visto dall'alto
Attentato del 20 gennaio 2020 a Baghdad: il momento dell'esplosione visto dall'alto
Sulla pagina Facebook della Comunità Papa Giovanni XXIII, i cui volontari sono presenti a Baghdad, il video dell'attentato.  


Gli attentati suicidi sono diventati rari nella capitale dalla sconfitta militare dell'Isis da parte delle forze di sicurezza irachene, che erano supportate da una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti e da forze paramilitari appoggiate dall'Iran. 
Nessun gruppo ha rivendicato l'attacco immediatamente, ma gli attacchi suicidi sono stati utilizzati principalmente dall'ISIS negli ultimi anni. 
 
L'ultimo attacco suicida mortale in città era stato nel gennaio 2018, quando 35 persone vennero uccise nella stessa piazza. 

L'attentato che anticipa le elezioni

Gli attentati a Baghdad arrivano pochi giorni dopo che il governo iracheno ha detto che le elezioni generali anticipate sarebbero state rinviate da giugno a ottobre per dare alle autorità elettorali più tempo per registrare gli elettori e i nuovi partiti. Per gli iracheni, questo è uno sviluppo preoccupante che indebolisce la fiducia nelle forze di sicurezza e si aggiunge al livello di tensione già presente con le questioni geopolitiche, economiche e pandemiche.
 
«È triste quello che è successo, ma è ancor più triste il fatto che sono certa che mentre saremo occupati a piangere i nostri morti, tutte le fazioni politiche costruiranno il loro gioco politico su questo evento per convincerci ad eleggerli in nome della sicurezza», conclude F.
 
Da ottobre 2019 ad oggi il popolo iracheno ha protestato contro il settarismo e contro il governo pagando con il sangue il prezzo della libertà. 
 
- da una nostra fonte riservata -