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22 Maggio 2025
Ultima modifica: 22 Maggio 2025 ore 09:30

L'Enciclica «Laudato si'» compie dieci anni. Tutto è in relazione

Il pensiero di Papa Francesco sulla "cura della casa comune"
L'Enciclica «Laudato si'» compie dieci anni. Tutto è in relazione
Foto di Kanenori from Pixabay
24 maggio 2015- 24 maggio 2025. Come l'enciclica si inserisce nel filone della Dottrina sociale della Chiesa, la diversità e la continuità nel Magistero di Bergoglio. Dalla "Lumen Fidei" alla "Antiqua et Nova"
Il 13 marzo 2013 viene eletto Papa Francesco: ha origini piemontesi ma arriva dall’Argentina, dalle periferie del mondo dove ha vissuto molto in mezzo alla gente semplice e di strada.
Il suo è un papato denso e innovativo, caratterizzato da molti segni e nuovi possibili percorsi per il cammino della Chiesa nella storia.
I mass-media contribuiscono a far conoscere alcuni momenti significativi del suo Magistero, diffondendo e valorizzando i testi promulgati, alcuni dei quali risultano molto divisivi all’interno della stessa Chiesa, oltre che in tutta la società; mantenendo invece uno sguardo d’insieme, si può evidenziare la continuità del suo papato nel contesto della Dottrina Sociale della Chiesa, che non è statica ma si evolve seguendo la scia dei “Segni dei Tempi”.
Per comprendere meglio il significato profondo dell’Enciclica «Laudato Si’» proviamo a descrivere il quadro da cui essa scaturisce, cioè il Magistero di Papa Francesco, e come si integra con la Dottrina Sociale della Chiesa.

Il Magistero Papale

Il Magistero del Papa è una delle forme del Magistero Ecclesiale, termine che indica l’insegnamento della Chiesa, con il quale si conserva e si trasmette il “Deposito della Fede”, cioè la dottrina rivelata da Cristo Gesù attraverso gli Apostoli e i loro successori (il Papa e i Vescovi). Normalmente la Chiesa trasmette il proprio insegnamento con il Magistero ordinario, attraverso:
• le Encicliche e le Esortazioni apostoliche emanate dal Papa;
• i Documenti predisposti dai Dicasteri e dai Pontifici Consigli della Santa Sede (stretti collaboratori del Papa) sui diversi temi di loro competenza; 
• le Lettere Pastorali diffuse dai Vescovi nelle diverse Diocesi, a livello locale;
• altri scritti, oppure la predicazione orale del Papa e dei Vescovi (quando questi sono uniti al Papa).
Nel suo Magistero, Papa Francesco invita spesso alla conversione, su almeno tre livelli:
• una conversione pastorale (cfr. l’Esortazione apostolica «Evangelii Gaudium»),
• una conversione ecologica (cfr. l’Enciclica «Laudato Si’»),
• una conversione alla sinodalità ecclesiale (cfr. l’Esortazione apostolica «Instrumentum Laboris»). 

Le encicliche e la Dottrina sociale della Chiesa

Un’enciclica è una lettera del Papa (normalmente indirizzata ai fedeli di tutto il mondo; possono però esserci encicliche indirizzate a fedeli di qualche regione particolare) che affronta questioni sulla dottrina cattolica oppure particolari situazioni religiose, politiche, sociali; di solito un’enciclica prende il nome dalle prime due o tre parole del suo testo (per esempio «Rerum novarum» di Papa Leone XIII, «Pacem in terris» di Papa San Giovanni XXIII, «Veritatis splendor» di Papa San Giovanni Paolo II). 
Dalla fine del XIX secolo circa fino ad oggi, alcune encicliche sono considerate encicliche sociali, perché più di altre affrontano questioni sociali specifiche. 
La sintesi del pensiero fondamentale di queste encicliche sociali costituisce i criteri della Dottrina Sociale della Chiesa che si basa su alcuni principi fondamentali, quali la destinazione universale dei beni; il bene comune; la solidarietà; la fraternità; l’opzione preferenziale per i poveri; la sussidiarietà; la dignità e la priorità della persona umana sopra tutto. Nel mese di giugno 2004 il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha emanato e redatto il «Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa», che analizza in modo sistematico questi diversi principi fondamentali. 
Tra i teologi c’è un forte consenso a considerare l’Enciclica «Laudato si’» sulla scia delle precedenti encicliche sociali, superando la prospettiva di un testo che invita a impegnarsi nella cura dell’ambiente.

Laudato si'. I contenuti principali e la continuità con la Dottrina sociale della Chiesa

All’interno di questo percorso e contesto si inserisce la «Laudato Si’. Enciclica sulla cura della casa comune».
Una particolarità, dato che stiamo vivendo il 25° Giubileo Ordinario «Pellegrini di Speranza»: nel corso della Storia della Chiesa, partendo dal 1300 si sono celebrati 25 Giubilei Ordinari e 5 Giubilei Straordinari; Papa Francesco ha promulgato l’Enciclica «Laudato Si’» a metà del 2015 durante il 5° Giubileo Straordinario della Misericordia. Perché? Attraversando le tematiche analizzate da Papa Francesco nell’Enciclica, è possibile evidenziarne sia la diversità (il ringraziamento al Signore) sia la continuità (l’attenzione verso la povertà e altre tematiche sociali) con altri punti del suo Magistero.
Scorrendo l’indice dell’Enciclica troviamo un approccio sistematico sia alle problematiche sociali emergenti sia alle potenziali soluzioni concrete. Grandi problematiche e piccole soluzioni che fanno parte del nostro vivere quotidiano, non una rivoluzione ma costanti cambiamenti nelle nostre abitudini.
L’Enciclica «Laudato Si’» descrive le diverse crisi che l’umanità sta affrontando: crisi ecologica, sociale, politica, economica, antropologica, etica, bioetica; la loro radice può essere individuata nella globalizzazione del paradigma tecnocratico e nel relativismo etico.
Il paradigma tecnocratico è contro la natura e contro l’essere umano stesso; le persone più povere ne soffrono le conseguenze più gravi. L’evoluzione tecnologica può avere ricadute tanto positive quanto negative, tutto dipende da come l’essere umano auto-comprende se stesso. Si vive la situazione del relativismo etico quando si pensa e si afferma che “tutto va bene”, “qualsiasi azione è accettabile”, perdendo così il senso dei valori e l’importanza del rispetto delle regole. Questa situazione ci coinvolge tutti, come umanità, indipendentemente dal credo religioso, dalla razza, dalla lingua, dal colore della pelle, dall’ideologia politica; abbiamo sfruttato le risorse della Terra in modo eccessivo.

Non siamo i padroni della terra

È importante maturare in noi la consapevolezza che non siamo i padroni della Terra, mentre siamo invece chiamati a esserne i custodi, amandola e rispettandola nella nostra vita quotidiana per evitare ulteriori gravi danni a questa casa comune che ci ospita. Nonostante i problemi conseguenti all’intervento umano sul creato, Papa Francesco esprime la propria speranza e fiducia: «Eppure, non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, al di là di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro imposto. Sono capaci di guardare a se stessi con onestà, di far emergere il proprio disgusto e di intraprendere nuove strade verso la vera libertà. Non esistono sistemi che annullino completamente l’apertura al bene, alla verità e alla bellezza, né la capacità di reagire, che Dio continua ad incoraggiare dal profondo dei nostri cuori. Ad ogni persona di questo mondo chiedo di non dimenticare questa dignità». (cfr. PAPA FRANCESCO, «Laudato Si’. Enciclica sulla cura della casa comune», n° 205). 
Mentre sostiene «(…) l’intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta» ci richiama a una responsabilità collettiva: «(…) La mancanza di reazioni di fronte a questi drammi dei nostri fratelli e sorelle» - scrive Papa Francesco - «è un segno della perdita di quel senso di responsabilità per i nostri simili su cui si fonda ogni società civile». Inoltre, ci ricorda che la fragilità della natura non è «(…) qualcosa di separato da noi o una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati».

Tutto è in relazione

Un ritornello frequente nell’Enciclica spiega che «tutto è collegato, tutto è in relazione»: «(…) Le creature tendono verso Dio, e a sua volta è proprio di ogni essere vivente tendere verso un’altra cosa, in modo tale che in seno all’Universo possiamo incontrare innumerevoli relazioni costanti. (…) La persona umana tanto più cresce, matura e si santifica quanto più entra in relazione, quando esce da se stessa per vivere in comunione con Dio, con gli altri e con tutte le creature. Così assume nella propria esistenza quel dinamismo trinitario che Dio ha impresso in lei fin dalla sua creazione. Tutto è collegato, e questo ci invita a maturare una spiritualità della solidarietà globale che sgorga dal Mistero della Trinità» (cfr. PAPA FRANCESCO, «Laudato Si’. Enciclica sulla cura della casa comune», n° 240). 
Attraverso questa Enciclica, Papa Bergoglio propone l’Ecologia Integrale, un percorso che comprende l’esistenza umana in tutte le sue dimensioni, con gli obiettivi di costruire comunità, impegnarsi per essere responsabili, educarsi alla creatività, alla spiritualità, alla Pace.  Suggerisce alcuni rimedi come la sobrietà, l’umiltà, il respiro economico.

Il tempo del creato

Per dare concretezza all’Enciclica del 2015, ogni anno, nel periodo compreso fra il 1° settembre e il 4 ottobre si celebra il Tempo del Creato: tempo ecumenico molto significativo, durante il quale si organizzano localmente iniziative per coinvolgere ogni persona di buona volontà nella cura del creato, offrendo alcune basi anche per il dialogo interreligioso, proprio perché è una questione in cui siamo tutti coinvolti e responsabili, come umanità.
Queste occasioni sono davvero molto importanti per il confronto tra le varie realtà che credono nella validità e diffusione della Laudato Si’, eventi generativi di nuove idee per impostare altri percorsi perché, come sostiene Papa Francesco, «(…) Sperare e agire con il creato significa anzitutto unire le forze e, camminando insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, contribuire a «ripensare alla questione del potere umano, al suo significato e ai suoi limiti».
Il tema proposto per il Tempo del Creato 2025 è «Semi di Pace e di Speranza», proprio nell’Anno del Giubileo «Pellegrini di Speranza» e della ricorrenza del 10° anniversario dell’Enciclica «Laudato Si’», ricordando ancora Papa Francesco quando sostiene: «Si tratta di una crescita nascosta che matura, quasi “granello di senape che diventa albero grande” o “lievito nella pasta” (cfr Mt 13,31-33). Gli inizi sono minuscoli, ma i risultati attesi possono essere di una bellezza infinita».

Papa Leone XIV

Da poche settimane, dall’8 maggio 2025 abbiamo Papa Leone XIV, il 267° successore di San Pietro; il Signore guida il corso della Storia della Chiesa e quello della Storia della Salvezza e dell’umanità; grazie al suo aiuto ed esempio, con la guida di Papa Prevost continuiamo a camminare insieme come Chiesa e come popolo di Dio, sostenendoci in un percorso di riscoperta e di conoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa, strumento che può aiutarci nella crescita sia cristiana, sia sociale, sia umana. 
Negli ultimi anni assistiamo al terribile aumento del numero delle guerre e dei conflitti; l’Enciclica «Laudato Si’» non parla esplicitamente di guerra, ma spiega che l’ecologia integrale «(…) è fatta anche di semplici gesti quotidiani, nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo. Viceversa, il mondo del consumo esasperato è al tempo stesso il mondo del maltrattamento della vita in ogni sua forma» (cfr. PAPA FRANCESCO, «Laudato Si’. Enciclica sulla cura della casa comune», n° 230). 
Papa Francesco orienta la nostra riflessione sul fatto che «L’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore. L’amore per la società e l’impegno per il bene comune sono una forma eminente di carità, che riguarda non solo le relazioni tra gli individui, ma anche “macro-relazioni, rapporti sociali, economici, politici”. Per questo la Chiesa ha proposto al mondo l’ideale di una “civiltà dell’amore”» (cfr. PAPA FRANCESCO, «Laudato Si’. Enciclica sulla cura della casa comune», n° 231).
Nell’omelia della Santa Messa del 9 maggio scorso, celebrata con tutto il Collegio Cardinalizio, Papa Prevost ha spiegato che «(…) Proprio sentendomi chiamato a proseguire in questa scia, ho pensato di prendere il nome di Leone XIV. Diverse sono le ragioni, però principalmente perché Papa Leone XIII, con la storica Enciclica “Rerum Novarum”, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di Dottrina Sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro».

I documenti più significativi per la Dottrina sociale della Chiesa nell'epoca di Papa Francesco

29 giugno 2013 - Enciclica «Lumen Fidei»
È il testo con cui Papa Francesco inizia il suo pontificato: richiama la centralità della fede in Dio attraverso l’incontro con la Parola di Dio e dall’esperienza di Dio, che deve incarnarsi nella vita umana; ricorda l’importanza del dialogo tra la fede e la ragione e della fede come ricerca di Dio; evidenzia anche l’importanza di nutrire la fede con la vita ecclesiale e la partecipazione ai Sacramenti.

24 novembre 2013 - «Evangelii Gaudium. Esortazione Apostolica sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale»
Presenta il percorso del suo pontificato; evidenzia le difficoltà ma contemporaneamente l’essenzialità dell’evangelizzazione nella società attuale e complessa; ricorda inoltre l’importanza di camminare come popolo di Dio, prendendosi cura dei poveri e delle persone fragili, nelle loro concrete situazioni di vita.   

24 maggio 2015 - «Laudato Si’. Enciclica sulla cura della casa comune»
Analizza le diverse crisi che l’umanità sta affrontando e propone il nuovo processo dell’Ecologia Integrale.

19 marzo 2016 - «Amoris Laetitia. Esortazione Apostolica sull’Amore nella famiglia»
Evidenzia la fecondità dell’Amore nella vita cristiana e in particolare nella famiglia, propone alcune nuove sfide pastorali e richiama l’importanza del discernimento in ogni situazione; sollecita al prendersi cura delle persone fragili e, ricordando l’unicità e la dignità individuali, invita a valutare le situazioni concrete “caso per caso”. 

19 marzo 2018 - «Gaudete et Exsultate. Esortazione Apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo»
Sottolinea l’essenzialità della chiamata alla santità, in modo particolare nella sequela del Signore nella società attuale; per vivere questa chiamata resta importante il discernimento.

25 marzo 2019 - «Christus Vivit. Esortazione Apostolica post-sinodale ai giovani e a tutto il popolo di Dio»
Richiama la centralità della Parola di Dio, l’importanza del periodo della giovinezza e dei diversi percorsi di vita, il valore delle radici personali e delle scelte realizzate, l’essenzialità del discernimento e di ogni vocazione.  

giugno 2019 - a cura del Sinodo dei Vescovi dell’Amazzonia - «Amazzonia. Nuovi cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale»
Testo che completa e integra l’Enciclica «Laudato Si’» del 2015 ed evidenzia temi delicati e importanti come il grido della Terra e dei poveri, la migrazione, l’urbanizzazione, la famiglia e la comunità, la missionarietà, il dialogo ecumenico e interreligioso, l’evangelizzazione e la conversione ecologica. 

4 ottobre 2020, «Fratelli Tutti. Enciclica sulla Fraternità e l’Amicizia Sociale»
Attraverso una rilettura della Parabola del Buon Samaritano (Lc 10,29-37) Papa Bergoglio richiama l’importanza di vivere i valori della fraternità, della reciprocità e della gratuità in tutti i contesti sociali, incarnando e concretizzando l’Amore; realizzare questi percorsi significa impegnarsi nei valori concreti e fondamentali del dialogo e della Pace. 

4 ottobre 2023 - «Laudate Deum. Esortazione Apostolica a tutte le persone di buona volontà»
Papa Francesco ritorna in modo sintetico sulle provocazioni e sui richiami che aveva proposto nell’Enciclica «Laudato Si’» del 2015.

18 dicembre 2023 - il Dicastero per la Dottrina della Fede pubblica la «Dichiarazione “Fiducia Supplicans”, sul senso pastorale delle Benedizioni»
Testo molto criticato e discusso, ma di cui è importante evidenziare l’affermazione della dignità di ogni persona in qualsiasi situazione; da sottolineare il richiamo alla Chiesa di essere Madre, anche attraverso le Benedizioni che esprimono l’Amore infinito di Dio attraverso Cristo Gesù.  

2 aprile 2024 il Dicastero per la Dottrina della Fede pubblica la «“Dignitas Infinitas”. Dichiarazione circa la dignità umana»
Si ritorna sulla centralità della dignità di ogni persona umana, evidenziando il fondamento dei diritti e dei doveri umani, oltre a denunciare alcune gravi violazioni della dignità umana stessa, come la guerra, il travaglio dei migranti, gli abusi sessuali, la violenza contro le donne, l’aborto, la maternità surrogata, lo scarto dei diversamente abili, l’eutanasia e il suicidio assistito, la violenza digitale.

24 ottobre 2024, «Dilexit Nos. Lettera Enciclica sull’Amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo»
È un testo purtroppo poco conosciuto ma può essere considerato quasi come un “Testamento Spirituale” di Papa Francesco. In questa breve ma densa e nutriente sua ultima Enciclica, egli racconta il fondamento della devozione al Sacro Cuore di Cristo Gesù nel corso della storia, attraverso alcuni Santi, richiamando l’essenzialità dell’Adorazione di Cristo Gesù attraverso l’Amore di Cristo che nutre l’essere umano e l’Amore umano sia verso il prossimo, in ogni situazione concreta della vita, sia verso Cristo Gesù.    

28 gennaio 2025, il Dicastero per la Dottrina della Fede e il Dicastero per la Cultura e l’Educazione pubblicano «Antiqua et Nova. Nota sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e Intelligenza Umana»
Documento che analizza sia le potenzialità sia i rischi dell’Intelligenza Artificiale per l’umanità, nei diversi ambiti e nelle situazioni della vita umana: nella società, nell’economia e nel lavoro, nella sanità; il problema è come l’essere umano utilizza l’Intelligenza Artificiale, che resta comunque solo un insieme di algoritmi, anche se molto evoluto e addestrato dall’umanità.