L’urgenza di trovare soluzioni ha caratterizzato il passaggio di pontificato da Francesco a Leone XVI. Il primo, dopo aver incessantemente denunciato il progressivo diffondersi di una «terza guerra mondiale a pezzi», in uno degli ultimi messaggi ha invitato a «disarmare le parole»; il secondo, nel suo saluto di esordio, ha sottolineato l’importanza di costruire una «pace disarmata e disarmante». L’opposto del piano ReArm Europe predisposto dall’UE, che mira ad aumentare le spese militari, con effetti che saranno disastrosi per gli equilibri geopolitici oltre che per l’ambiente.
E non ci sono solo l’Ucraina e Gaza, ma tante “guerre dimenticate” di cui non si parla ma che consentono di fare grandi affari: «L’industria della difesa sta prendendo il posto di quella automobilistica come volano dell’economia occidentale» scrive Paolo Lambruschi, con la conseguenza che «il numero di sfollati nel mondo è raddoppiato nel giro di dieci anni».
Il rischio è di non vedere vie d’uscita ma l’economista Stefano Zamagni ci trasmette una sua convinzione: «I buoni vincono sempre, alla fine». E ci spiega perché.Vi raccontiamo come don Benzi ha sviluppato questa idea innovativa e quali sono gli elementi che la caratterizzano. E sarà proprio il tema della Società del Gratuito costituire il cuore del grande evento che si terrà a Rimini dal 5 al 7 settembre, a cento anni dalla nascita del sacerdote.