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7 Novembre 2022
Ultima modifica: 7 Novembre 2022 ore 12:25

La crisi climatica ci sta uccidendo

È iniziata la Cop 27 a Sharm-el Sheik
La crisi climatica ci sta uccidendo
Foto di Khaled Elfiqi
L'Europa si sta surriscaldando più del resto del mondo e crescono i decessi dovuti al cambiamento climatico. Il rapporto Lancet
È  ufficialmente iniziata la nuova Cop (Conferenza delle parti) a Sharm-el Sheik, in Egitto. Si tratta della 27esima edizione ma quella egiziana è già stata caratterizzata da critiche di greenwashing e boicottaggi da parte degli operatori dell’informazione. Eppure, vada come vada, la Cop ha bisogno di produrre risultati tangibili. Lo sa bene l’Europa che si sta scaldando a velocità doppia rispetto al resto del mondo. E nessun continente ha registrato valori simili negli ultimi 30 anni.

The Lancet Countdown 2022

Tale riscaldamento ha un impatto negativo sulla salute delle persone, non solo in Europa naturalmente. Alla vigilia dei lavori della Cop, la prestigiosa rivista scientifica The Lancet ha pubblicato il rapporto The Lancet Countdown 2022 proprio su salute e cambiamento climatico, intitolato Health at the mercy of fossil fuels, che spiega come governi e aziende continuino a perseguire strategie che minacciano sempre più la salute e la sopravvivenza delle generazioni attuali e future. 

Crescono i decessi legati al caldo

Secondo il rapporto, gli impatti sulla salute dei cambiamenti climatici stanno rapidamente esacerbando e peggiorando gli effetti di altre crisi. Ciò comporta un aumento del rischio di insicurezza alimentare, di trasmissione di malattie infettive, di malattie legate al calore, di povertà energetica e di decessi dovuti all'esposizione all'inquinamento atmosferico.
In particolare, i decessi legati al caldo sono aumentati del 68% tra il 2017 e il 2021, rispetto al periodo 2000-2004. L'esposizione al calore inoltre ha causato la perdita di 470 miliardi di ore lavorative potenziali a livello globale nel 2021, colpendo in modo sproporzionato i Paesi a basso e medio reddito.
Eppure, i governi continuano a incoraggiare la produzione e il consumo di combustibili fossili: 69 degli 86 governi analizzati in questo rapporto sovvenzionano effettivamente i combustibili fossili, per un totale netto di 400 miliardi di dollari nel 2019. Questi sussidi hanno superato il 10% della spesa sanitaria nazionale in 31 Paesi e hanno superato il 100% in 5 Paesi.

Danni da siccità

I Paesi europei stanno già registrando gravi danni alla salute pubblica causati dal cambiamento climatico tramite una maggiore esposizione a eventi climatici e meteorologici estremi. Il 55% delle regioni europee ha dovuto affrontare eventi estremi di siccità estiva e The Lancet fa notare come l’idoneità del clima alla diffusione di malattie infettive come la febbre dengue o la malaria è in aumento in tutta Europa.  
Meno di un terzo dei centri urbani con più di 500.000 abitanti ha una quantità di aree verdi che può definirsi “modesta”, e solo un terzo delle nazioni esaminate dal rapporto riferisce di avere sistemi d'allerta precoce per la salute legata al calore. Inoltre, il maggiore utilizzo dell'aria condizionata e la scarsa implementazione di soluzioni basate sulla natura dimostrano la mancanza di pianificazione in questo senso.

Di inquinamento atmosferico si muore

Insomma, è un quadro piuttosto desolante quello fornito da The Lancet. Un campanello d’allarme, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, in progressivo peggioramento. La continua combustione di combustibili fossili ha causato 117mila morti nel 2020 a causa dell'esposizione all'inquinamento atmosferico da particolato fine, con il settore dei trasporti come principale responsabile.
«La crisi climatica ci sta uccidendo» ha sentenziato il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. «Sta minando non solo la salute del nostro pianeta, ma anche quella delle persone in tutto il mondo. La salute umana, i mezzi di sussistenza, i bilanci delle famiglie e le economie nazionali stanno subendo un duro colpo a causa della dipendenza dai combustibili fossili che sta andando fuori controllo. La scienza è chiara: ci vogliono investimenti massicci nelle energie rinnovabili e nella resilienza climatica: solo questo saprà garantire vite più sane e sicure».