Sono tante le virtù vissute in prima persona da Sandra Sabattini, tra queste la temperanza. Attua delle scelte di fondo che porta avanti con risolutezza, senza sprechi né esagerazioni, per liberarsi da ciò che è vanità e avvicinarsi sempre più a Dio. «Non è possibile pretendere di capire in pieno il sacrificio di Cristo ma sicuramente sento che è ciò che mi libera dalla vanità del mondo.»
Ha un look tutto suo, semplice ma non trasandato, bello ma non pacchianoso, volutamente essenziale, sobrio, che non segue la moda del suo tempo, piuttosto rispecchia il percorso personale da lei intrapreso. Le scelte personali che
Sandra Sabattini, la giovane beata riminese fa, anche contro lo spreco, si esprimono in diversi modi, anche in ciò che appare.
Vestirsi con abiti usati come fa lei - anticipazione di ciò che oggi è tendenza - non è per tirchieria o sciatteria, ma una forma di restituzione ai poveri, un modo per ridare nuova vita a ciò che è stato scartato.
Esagerazioni e sprechi non sono da lei contemplati: uno stile di vita che respira in famiglia, ma che assume un contenuto ancor più profondo dal punto vista spirituale, quando decide di seguire Gesù povero servo nella spiritualità della Comunità Papa Giovanni.
Oltre la volontà umana
Nel gruppo, Sandra, non è quella che emerge, che occupa i primi posti, ma i suoi occhi parlano per lei e le poche cose che dice rimbalzano e danno testimonianza di come Sandra ponderi le parole, dominando se stessa.
Questa attenzione la rende una ragazza straordinaria, pur nell’ordinarietà della sua vita quotidiana fatta di gesti per niente eclatanti.
«Era un’atleta – diceva
don Oreste – non tanto per vincere ma per manifestare l‘inno alla vita».
La scelta di non dipendere dalle cose del mondo, Sandra la fa già da giovanissima.
A 17 anni, il 26.2.1978 scrive nel suo Diario: "
Il Diario di Sandra Sabattini":
Demolire, giorno per giorno, le mie comodità, il mio orgoglio, la mia insofferenza.»
Sandra Sabattini
Come non vuole lasciarsi dominare dagli istinti, dalle passioni che esprimono il suo grande equilibrio interiore.
A 21 anni, 29.6.1983, scrive una riflessione potente:
Liberi… Liberi dalla carne, dalle cose materiali, dalle emozioni, dalle passioni: cioè vivere queste cose senza restarne imbrigliati, per aprirsi a Dio, al suo Amore, che è spazio infinito
Sandra Sabattini
Sandra e il senso di libertà
Più cresce a livello interiore il suo rapporto con Cristo e più abbandona ciò che per lei è superfluo, la vanità, tutto ciò che la allontana dal vero sé. «Alla volontà umana – dice don Benzi – viene partecipata un’altra capacità di volere, di lottare, di superare gli ostacoli, per cui si genera una nuova speranza basata su Dio e non sull’uomo».
Sandra è in questo cammino.
Dal Diario 1.8.1983:
Dopo la messa: sentire allentarsi i legami con la materialità, con i miei limiti (che a volte tanto opprimenti mi sembrano) è davvero dolce, dà un grosso senso di libertà. È sentire in tutta la sua prepotenza l’esortazione di Qohelet: «Vanità delle vanità
Sandra Sabattini