Il Comune di Catania ha intitolato una via don Oreste Benzi, il prete riminese scomparso nel 2007, definito da Benedetto XVI "infaticabile apostolo della carità" per la sua vita spesa accanto agli emarginati. Ideò la Comunità Papa Giovanni XXIII; i suoi figli spirituali ne raccolgono i frutti e seminano ancora.
La zona scelta dal Comune, in accordo con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, per dedicare una via a Don Oreste Benzi, non è stata scelta a caso. L'area individuata stà nel quartiere Bicocca, significativo per la presenza di una moltitudine di realtà avviate dalla Comunità di don Benzi: trovano sede nella strada da oggi dedicata al fondatore: la cooperativa sociale “Rò la formichina”, con il suo laboratorio di miele per favorire il reinserimento lavorativo di persone emarginate (in particolare a causa di problemi legati alla giustizia); l'orto biologico della cooperativa sociale agricola “Villaggio del Magnificat”; la casa famiglia “Maria Madre della Risurrezione” di Antonio Chiarenza e la moglie Nuccia Pennisi, con i loro 10 figli (tra i 4 naturali e gli accolti) che ad oggi ospita principalmente bambini con handicap.
La cerimonia di inaugurazione di “Via don Oreste Benzi” si è svolta nel pomeriggio di oggi, venerdì 22 settembre, alla presenza del sindaco Enrico Trantino, del presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi e dell’arcivescovo Mons. Luigi Renna, che hanno scoperto la targa con la nuova intestazione, avvolta dalla bandiera della pace, tra il plauso dei cittadini.
Dopo aver svelato l’insegna comunale, la cerimonia è proseguita presso la casa famiglia, con un incontro privato tra l’Arcivescovo e la rappresentanza catanese dell’Associazione Papa Giovanni XXIII. Il momento è iniziato con un significativo gesto da parte di Mons. Renna, che ha posato una pianta all’ingresso della struttura dove è esposta l’immagine di don Benzi, accanto alla citazione biblica tratta da Ebrei 13,2: “Non dimenticate l’ospitalità; perché alcuni praticandola, senza saperlo, hanno ospitato angeli”.
«È il segno della vita che l’accoglienza genera», ci spiega Antonio Chiarenza, il papà della casa famiglia, a cui il sacerdote riminese consegnò, nel lontano 1996, questo passo della Bibbia, diventato Parola che indica la strada da percorrere e la vocazione da seguire. «Tante volte dietro ai volti di chi abbiamo incontrato», continua Chiarenza, «abbiamo scoperto di essere visitati da angeli che il Signore ci ha messo accanto».
La visita è proseguita, poi, con un momento di preghiera guidato da don Aristide Raimondi, il saluto del responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, Matteo Fadda, in video conferenza, e la presentazione al Mons. Renna dell’Associazione da parte della responsabile di zona Concetta Iabichino.
La nuova intitolazione della via rappresenta un segno tangibile della scelta di continuare a promuovere l’inclusione sociale, guardando a Don Oreste Benzi come un esempio di vita donata al bene comune. Conclude Chiarenza: «Siamo lieti di questa scelta da parte dell’amministrazione comunale a favore di don Oreste che, tra l’altro, è cittadino onorario della nostra città. Ci sembra un bel riconoscimento del nostro operato e dei valori a cui dedichiamo la vita».