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8 Maggio 2023

L'aria italiana è inquinata

Il rapporto sulla quantità di particolato che respiriamo
L'aria italiana è inquinata
Foto di Ralf Vetterle da Pixabay
Italia tra le più inquinate d'Europa, soprattutto nella pianura padana, ed il rischio maggiore è per i più piccoli
L'aria italiana è tra le più inquinate d'Europa, in particolare quella della pianura Padana, dove i livelli di particolato raggiungono picchi molto elevati. A stabilirlo è il rapporto Europe's air quality status, dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea). 
Il rapporto ha analizzato la qualità dell'aria di 37 paesi, tra cui tutti gli stati membri dell'Unione europea e altri paesi come l'Islanda, la Norvegia, la Svizzera, la Turchia, la Serbia, il Kosovo e il Montenegro, considerando gli inquinanti atmosferici, tra cui il particolato, una miscela di sostanze liquide e solide in sospensione nell'aria, dalle dimensioni microscopiche, altamente inquinanti, il biossido di azoto, ozono e biossido di zolfo.

Il 97% della popolazione è esposta all’inquinamento dell’aria

I risultati peggiori sono stati registrati dagli stati dell’Europa centrale a causa dell'utilizzo di carbone per alimentare il riscaldamento domestico e le industrie. Invece in Italia, la motivazione principale sta nella “combinazione di un'elevata densità di emissioni antropiche e di condizioni meteorologiche e geografiche che favoriscono l'accumulo di inquinanti nell'aria e la formazione di particelle secondarie”. Questo vale, come detto, soprattutto per la pianura Padana.
L’allarme per la salute è rappresentato da un dato: secondo il rapporto, circa il 97% dell'intera popolazione dei 37 paesi analizzati è - o comunque è stata almeno una volta - esposta a livelli di inquinamento atmosferico superiore a quelli ritenuti sicuri dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il 76% della popolazione è esposta a livelli eccessivi di particolato Pm10, il 94% all'ozono e il 90% al biossido di azoto.

Un problema soprattutto per i più giovani

L'inquinamento atmosferico rappresenta un grave problema per la salute dei minori, poiché almeno 1.200 bambini ogni anno muoiono a causa dell'inquinamento dell'aria e altri migliaia soffrono di problemi di salute fisica e mentale causati dalla respirazione di aria sporca fin dalla nascita. 
I bambini sono infatti i più vulnerabili alla presenza di sostanze nocive nell'aria, con effetti permanenti che iniziano durante la gestazione e possono causare riduzioni di peso alla nascita o la nascita prematura. L’inquinamento, come ha evidenziato un recente report dell’Environmental research group dell’Imperial college di Londra che ha analizzato 35mila studi a livello globale, accompagna tutti gli stadi dell’evoluzione umana, dalla nascita alla morte, generando problemi di fertilità, ictus, complicazioni polmonari. 

Adottare misure per limitare gli inquinanti

Tornando allo studio dell'Aea: l'esposizione ad alti livelli di inquinanti durante l'infanzia inibisce la capacità polmonare, provoca l'asma, aumenta il rischio di allergie e porta a livelli più elevati di malattie respiratorie e infezioni alle orecchie.
L'Aea ha chiesto ai governi di adottare misure specifiche a tutela dei minori, come la creazione di aree a basso inquinamento intorno alle scuole, con limitazione del traffico e divieto di lasciare accesi i motori dei veicoli, oltre a ridurre le fonti di inquinamento come il traffico stradale o la combustione di carbone. 
Insomma, l’unica arma che abbiamo è la prevenzione. Se non ci bastassero le brutte notizie relative ai rischi che stiamo correndo, potrebbe essere utile calcolare, oltre al bilancio sanitario, quanto l’inquinamento atmosferico ci sta costando e ci costerà in termini economici. Questo può essere utile per spingerci ad adottare misure efficaci per ridurre la presenza di agenti nocivi nell’aria che respiriamo.