Topic:
18 Luglio 2025

Le giornate di don Oreste. Il programma e come iscriversi

Tre giorni di eventi a Rimini, il 5, 6 e 7 settembre, per celebrare i Cento anni dalla nascita di don Benzi e rilanciare l'attualità del suo progetto di rinnovamento spirituale e sociale
Le giornate di don Oreste. Il programma e come iscriversi
Conferenze, celebrazioni, ma anche musica e festa, con eventi che coinvolgeranno tutto il territorio riminese - chiese, piazze, giardini, spiaggia - luoghi che hanno visto nascere e svilupparsi il carisma di don Oreste e la sua opera.
«È possibile cambiare la storia e ricostruirla». Questa la frase scelta come claim delle Giornate di Don Oreste: tre giorni in settembre, il 5-6 e 7, a Rimini, nella ricorrenza del centenario della sua nascita, avvenuta il 7 settembre 1925 a San Clemente, un piccolo paese sulle colline riminesi. 
Una frase che ci riporta al cuore degli insegnamenti del sacerdote romagnolo che con il suo passaggio ha cambiato il tempo che ha abitato, ha scosso cuori e menti, per attuare una rivoluzione culturale e sociale nel nostro Paese. 

Zamagni: «Fare memoria come antidoto all'indifferenza»

Tre giornate di eventi a lui interamente dedicati, per promuovere la sua figura e il suo sguardo pieno di amore e attento agli ultimi, «un’occasione preziosa e pure provvidenziale per ravvivare la memoria del pensiero e dell'opera di un cristiano che ha testimoniato, durante tutta la sua vita terrena, cosa significhi affermare e credere al primato del bene, non solo nei rapporti intersoggettivi, ma anche e soprattutto nel momento in cui si disegnano le istituzioni sociali ed economiche - ha dichiarato Stefano Zamagni, Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita del sacerdote Don Oreste Benzi -. È in ciò la vera cifra della novità di don Oreste, ed è per questo che non basta il ricordo, è invece necessario farne memoria, che è l'antidoto più efficace contro l'indifferenza, diventata ormai la grande malattia morale di questo nostro tempo: è l'indifferenza, infatti, che genera complicità ad un sistema ingiusto, come quello attuale, con cui, diceva, non è possibile scendere a compromessi.
Incontrarlo, oggi, significa quindi comprendere che il suo desiderio di costruire un mondo nuovo è ancora attuale e possibile, facendo conoscere e proponendo a tutti un’idea alternativa di società, la "Società del gratuito”, come don Oreste la chiamava, una società che riporta al centro la persona, che va avanti seguendo il passo degli ultimi, inclusiva, rispettosa della diversità, anzi, che fa della diversità il suo punto di forza.

Le conferenze tematiche 

Proprio questo sarà il focus delle tre giornate: attraverso sei conferenze che si terranno sabato 6, al mattino, in diversi luoghi del centro storico di Rimini; cercheremo di approfondire questo nuovo modello di società in tutti i suoi aspetti, ascoltando testimonianze di persone che ogni giorno si impegnano a realizzare una società più giusta, trarne nuovi spunti e migliorare il cammino.

«È ora di organizzare la pace»

Queste storie di speranza, confluiranno in un Convegno in plenaria, nel pomeriggio al Teatro Galli, dove si farà sintesi e si cercheranno insieme passi concreti da compiere per la costruzione di un nuovo modello di vita e di società. E, se la giustizia è strettamente connessa alla pace, la conclusione del convegno sarà dedicata a questo altro tema che stava tanto a cuore a Don Oreste: «È ora di organizzare la pace», ripeteva spesso: lo faremo insieme alle tante realtà che hanno risposto alla chiamata di Papa Francesco, prima, e Papa Leone, oggi, di attuare percorsi di pace. Ognuna porterà la sua esperienza per un arricchimento vicendevole.

Messa in spiaggia, giochi, musica e attività sportive inclusive

Tutto questo sarà preceduto, venerdì 5, da un pomeriggio di giochi e attività sportive per tutti, «Senza lasciare nessuno indietro» - per citare un’altra frase tanto cara a Don Oreste -, la Santa Messa celebrata dal Cardinale Zuppi, a cui seguirà la cena insieme: un pic nic in condivisione, con l’invito di portare la cena per sé e per qualcun altro, in puro stile benziano. 
Conclude la giornata un momento di festa per i giovani, con tanta musica e testimonianze di vita, perché come diceva don Oreste: «Vi venga una voglia matta!».
E proprio perché la festa sia di tutti, per l’intera giornata di sabato saranno presenti in Piazza Cavour di Rimini, mercatini solidali delle cooperative del mondo APG23 e del territorio con le quali condividiamo lo stile della Società del gratuito: una fiera delle cose belle; mentre al Parco XXV Aprile e in alcuni spazi dedicati del centro storico di Rimini, proseguiranno le attività sportive, di gioco e animazione per i più giovani perché possano anche loro trascorrere tre giornate all’insegna dell’amicizia, dell’incontro fra di loro e - perché no? - fare quell’«incontro simpatico con Gesù» che Don Oreste tanto auspicava per i giovani e per il quale tanto si è adoperato. 

La cura dell’interiorità

Per favorire questo aspetto così importante, la Chiesa di Sant’Agostino, in pieno centro storico, rimarrà aperta per tutte e tre le giornate, per momenti di adorazione personale, di confessioni e liturgia comunitaria, mentre le celebrazioni eucaristiche saranno prevalentemente all’aperto, per favorire la più ampia partecipazione. 
Così pure “Casa Don Oreste”, nello spazio della Curia Vescovile, sarà luogo di incontro e di ristoro, per riposare e ripartire, mentre presso il chiostro della Biblioteca “Gambalunga” sarà possibile incontrare la beata Sandra Sabattini, giovane discepola spirituale di Don Oreste. 

Il programma aggiornato e come iscriversi

Sul sito della Fondazione Don Oreste Benzi, sezione Le giornate di don Oreste - Fondazione don Oreste Benzi, è possibile trovare il programma sempre aggiornato e le informazioni per partecipare.
È importante iscriversi sin d'ora all'evento, barrando le giornate in cui si intende essere presenti: venerdì, sabato, domenica. Cliccando sul sabato,  si apre un sotto menù con la possibilità di iscriversi ai singoli eventi.

Il Comitato per le celebrazioni

Tutto questo, e molto altro, è stato reso possibile dalla sinergia che si è creata fra i vari soggetti che compongono il “Comitato per le celebrazioni del centenario di Don Oreste”, appositamente costituito e riconosciuto con decreto ministeriale. 
La Diocesi ed il Comune di Rimini, la Fondazione Don Oreste Benzi, l’Associazione Papa Giovanni XXIII, il Consorzio Condividere e diversi privati cittadini fra i quali Stefano Zamagni Presidente del Comitato, il Cardinale Zuppi, Lucia Bellaspiga giornalista di Avvenire, Elisabetta Casadei postulatrice della causa di beatificazione, Don Giovanni Tonelli e Don Nevio Faitanini sacerdoti diocesani che hanno conosciuto “il Don”, compongono il Comitato e da più di un anno stanno lavorando insieme e con entusiasmo per questo importante anniversario. 
Non per fare di Don Oreste un santino, un’icona da contemplare, ma per far sì che chi non ha incontrato questo uomo straordinario, possa trarre spunto e pro-vocazione dai suoi insegnamenti, così ancora estremamente attuali. Per chi, invece, lo ha conosciuto e ha riconosciuto in sé la grandezza del suo pensiero, possa essere un’occasione per rinnovare quella scelta di vita, perché, come richiamava spesso Don Oreste stesso, avete cominciato come incendiari, non finite come pompieri! 
Incontrare, oggi, don Oreste, possa far comprendere che è davvero possibile cambiare la storia e ricostruirla, e concorrere tutti insieme alla realizzazione del bene comune, senza escludere nessuno.