Foto di Victoria da Pixabay
Quante volte i genitori o gli insegnanti vedono bambini e ragazzi demotivati e svogliati? Una sfida importante che coinvolge in modo diretto gli adulti significativi
La mamma di P., un ragazzo di 13 anni, racconta che suo figlio sembra privo di voglia di fare qualsiasi cosa, lo vede svogliato e senza grandi passioni. Diversi genitori potrebbero riconoscersi in questa situazione in cui sembra evidente la mancanza di motivazione, quell’energia che spinge ad intraprendere azioni per raggiungere obiettivi, affrontare impegni e superare le difficoltà. Una buona motivazione aiuta a ridurre la fatica, aumenta l’efficienza, il benessere e la soddisfazione personale. Le persone motivate desiderano superare le sfide, perseguono gli obiettivi con determinazione e sviluppano l’autostima. Inoltre la motivazione aiuta a sviluppare la resilienza, l’autodisciplina, la capacità di risolvere i problemi, influenzando non solo i risultati scolastici ma anche le competenze sociali.
Diversi tipi di motivazione
La motivazione si distingue in intrinseca ed estrinseca. La prima nasce dall’interno, deriva dalla soddisfazione e dal piacere di svolgere un’attività e spesso è legata alla curiosità e all’interesse personale. La motivazione estrinseca viene alimentata da fattori esterni, come punizioni, ricompense, incentivi o approvazione sociale; nel contesto scolastico, ad esempio, viene rappresentata dai voti. Questa può essere efficace nel breve termine, ma l’energia derivante dalla motivazione estrinseca dura poco e necessita quindi di un supporto intrinseco.
Che cosa supporta la motivazione
Diversi fattori influenzano la motivazione nei bambini e negli adolescenti; uno di questi è l’ambiente familiare supportivo, dove i genitori incoraggiano le attività ponendo attenzione più agli sforzi e al percorso piuttosto che ai risultati. La scuola può agire per motivare creando un ambiente stimolante, inclusivo e capace di mantenere alto l’interesse, in cui i ragazzi si sentano attivi protagonisti del loro apprendimento, con delle responsabilità che favoriscono anche l’autonomia.
Genitori, insegnanti ed educatori possono collaborare per creare condizioni che supportino la motivazione, coltivando il potenziale dei ragazzi e contribuendo positivamente al futuro della società.
Strategie per la motivazione
Altre strategie per stimolare la motivazione possono includere:
- riconoscere e celebrare i piccoli successi lungo un percorso
- incoraggiare
- definire obiettivi chiari, realistici, raggiungibili e sfidanti
- usare metodologie d’insegnamento capaci di coinvolgere attivamente, come progetti di gruppo, modalità d’apprendimento esperienziale, cooperativo
- essere testimoni credibili e modelli positivi che sanno mostrare la passione e l’impegno nelle proprie attività
- ascoltare e sostenere nei momenti di difficoltà, aiutando a rielaborare le emozioni.