Nell'introduzione al nuovo messalino Pane Quotidiano di maggio-giugno, Matteo Fadda sottolinea come Maria sia nostra guida in questo tempo di Pasqua.
Il mese di maggio si apre con la festa di San Giuseppe lavoratore ed è anche la festa dei lavoratori. Il Santo Padre ci ricorda quanto è importante «recuperare il valore del lavoro» (Papa Francesco, udienza del 12 gennaio 2022) e ci richiama come cristiani ad una maggiore responsabilità che sposti il baricentro dal profitto alla persona. Don Oreste Benzi l’ha chiamata Società del Gratuito, dove
l’uomo è posto al centro della società ed è inteso come membro vivo di un corpo vivo, un corpo in cui
le membra più deboli sono le più necessarie. «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato» (Mc 9, 37): Gesù stesso ci parla di un mondo il cui al centro è posto il più piccolo e il più indifeso, ma questa via è impegnativa e abbiamo bisogno di stare in ginocchio.
Il mese di maggio è anche il mese dedicato a Maria. Siamo ancora nel tempo di Pasqua, tempo che si concluderà nella
domenica di Pentecoste, il 19 maggio, una settimana dopo la
festa dell’Ascensione del Signore. In questo tempo di conversione, Maria ci accompagna: chi più di lei conosce Gesù e chi meglio di lei può introdurci nel cuore di Cristo? Il giorno dopo la domenica di Pentecoste, che celebra la discesa dello Spirito Santo sui discepoli di Gesù e l’inizio dell’avventura apostolica cristiana, festeggeremo la memoria liturgica di Maria come la Beata Vergine Madre della Chiesa; lo ha voluto Papa Francesco, ma il popolo di Dio, per antica tradizione, già dal Medioevo è vicino a Maria con
la preghiera del Santo Rosario: in questo mese di maggio, rimaniamo uniti al Cuore di Gesù e di Maria, scandendo le nostre giornate con la lettura quotidiana della
Parola di Dio e il commento prezioso del caro don Oreste, ma anche
lasciamoci accompagnare da Maria recitando in famiglia il Rosario.
Questa presenza di Dio e questa unione con il Cuore di Gesù è anche il segreto della
beata Sandra Sabattini, la cui memoria liturgica ricorre sabato 4 maggio. «Vita breve, ma bella e intensa, spesa nella gioia, nella semplicità proprio come la vergine di Nazareth», così Giovanni Paolo Ramonda ci parla di Sandra, lui l’aveva conosciuta. Che dono per tutti noi e per l’umanità l’esempio di questi giovani che, come Sandra, ci mostrano che la vera gioia sta nel vivere in Gesù.
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