In un paese ricco come la Germania, la povertà più vera e profonda vive nella solitudine. Diventi così maestra di sorrisi e ne fai la tua missione, perché nell'incontro con te l'altro si senta amato.
Brema è la città più povera della Germania e allo stesso tempo la più “accogliente”, con una popolazione che per quasi la metà ha origini straniere.
«Sono arrivata in punta di piedi come tutti gli immigrati – esordisce Marina – era quasi Natale, il periodo più buio dell’anno.»
Dopo aver sognato di partire come missionaria per il Sud America, Marina si ritrova nell’estremo nord di questo ricco paese europeo.
«Quasi subito ho accolto una ragazzina e questa scelta mi ha portata a lavorare con i servizi sociali – ricorda –. Sono così diventata mamma affidataria, anche se non l’avrei mai immaginato. Mi sono trovata ad accogliere adolescenti, figli di mamme sole con problemi psichiatrici ricoverate in clinica per le cure, oltre che adulti.»
La vita in casa famiglia
La vita in casa famiglia assorbe tante energie, ma le mura sono strette e così Marina rafforza i legami con il territorio.
Con la parrocchia, la Comunità di Sant’Egidio e tanti volontari, avvia diversi interventi per alleviare la povertà più grande che incontra: la solitudine.
«Ogni sabato offriamo il pranzo a circa 300 persone, soprattutto senza dimora, cercando di trasformarlo in un momento di incontro – spiega Marina –. Il martedì preghiamo in strada. I cattolici sono il 6%, ma nel dialogo della vita che sperimentiamo conta solo il desiderio di pregare insieme. Il venerdì organizziamo un banco alimentare privato per le famiglie più povere del nostro quartiere in cui vivono operai, profughi e anziani tedeschi con pensione minima.»
Foto di Archivio Condivisione fra i Popoli
Foto di Archivio Condivisione fra i Popoli
Foto di Archivio Condivisione fra i Popoli
Il territorio ed i lavoratori del mare
Come se non bastasse, Marina lavora anche in un progetto del Ministero per la dignità dei lavoratori marittimi.
«Visitiamo le grandi navi mercantili che attraccano nei porti fluviali e segnaliamo gli abusi al sindacato – racconta –. Incontriamo uomini che rimangono in mare anche 10 mesi e cerchiamo di essere un volto amico. Nel porto di Brake li accogliamo nel club dei marinai, dove vengono per svagarsi e fare due chiacchiere.»
Una vita piena, di cui Marina è profondamente grata.
«Sono felice per quello che sto vivendo – conclude –. Sento che il mio posto è qui e che nel mio piccolo sto portando un po’ di sole».
Il progetto
Marina Di Martino nasce a Napoli nel 1975. Durante un’esperienza con le Suore Francescane ad Assisi, inizia a frequentare una casa famiglia di APG23. Rimane colpita da questi genitori che crescono figli naturali e accolti, alcuni con gravi disabilità, affidandosi a Dio. Ritrovando nella loro vocazione lo stesso modo di vivere il Vangelo che sente nel cuore, nel 2013 diventa membro di Comunità e l’anno dopo si consacra. A fine 2017 parte per la Germania, dove vive tuttora.
Aiutateci ad avviare delle piccole attività
Grazie al banco alimentare avviato nel quartiere, Marina e i volontari della parrocchia sostengono circa 350 famiglie. Si tratta di un piccolo aiuto, ma la gratitudine è tanta. Maria, per esempio, è felice per il sorriso con cui viene accolta e perché può mangiare la marmellata, un bene di lusso per lei che può contare solo sulla pensione minima.
Per celebrare l’incontro con queste famiglie, si vorrebbe donare loro una piantina, un gesto simbolico per dire: «Per me tu sei prezioso». Grazie per l’aiuto che potrete dare!
Per contribuire:
Codice Iban: IT04 X030 6909 6061 0000 0008 036
Intestato a Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII - Attività ONLUS
Causale: Piantine famiglie Germania