Topic:
27 Dicembre 2025

Non è mai troppo tardi per sentirsi a casa

La storia di Pascal, da Parigi a Lourdes
Non è mai troppo tardi per sentirsi a casa
Nato da una ragazza madre, in seguito ad un'emorragia cerebrale finisce a lavorare in un istituto a Lourdes. Fino alla pensione quando si sente di chiedere una famiglia tutta per sé. E incontra Palmino e Lucia
Pascal Deschamps è nato il 22 gennaio 1959 in un ospedale nel centro di Parigi.
La sua mamma era una ragazza madre che, con un grande coraggio per lepoca, aveva inizialmente deciso di tenerlo con sé.
A soli due giorni dalla nascita, il bimbo ha però avuto unemorragia cerebrale che ha cambiato per sempre il corso della sua vita, provocandogli unemiparesi nella parte sinistra del corpo e una disabilità mentale importante.
Di fronte a una realtà più grande di lei, la giovane non si è sentita in grado di prendersi cura del figlio e lo ha lasciato in ospedale.
Da quel momento, lesistenza di Pascal si è svolta interamente negli istituti. Per 20 anni ha vissuto in diverse strutture tra Parigi e il nord della Francia, poi è arrivato a Lourdes, in un grande istituto che accoglie più di 600 persone con disabilità. 

Il desiderio di avere una famiglia

Qui ha vissuto e lavorato per 40 anni. Quando ha compiuto 62 anni, gli è stato comunicato che sarebbe andato in pensione e che avrebbe dovuto trasferirsi in una casa di riposo per anziani con disabilità. 
Nel suo cuore Pascal custodiva un desiderio profondo, mai realizzato. Lo ha confidato a un educatore che gli voleva bene: «Ma non posso andare anch’io in una famiglia? Perché io una famiglia non lho mai avuta».
Le sue parole non sono rimaste inascoltate. Leducatore le ha prese sul serio e ha avviato la richiesta per un inserimento in famiglia affidataria.
È così che il destino di Pascal si è intrecciato con quello di Palmino e Lucia Paolucci, membri della Comunità Papa Giovanni XXIII che dal 2010 vivono a Lourdes con la numerosa casa famiglia.

Posso chiamarvi mamma e papà?

In quel periodo, Palmino e Lucia avevano appena ottenuto lidoneità per diventare famiglia affidataria di persone adulte e anziane con disabilità e la richiesta di accoglienza è arrivata sul tavolo dell’assistente sociale nel momento giusto!
Pascal è così stato accolto in casa famiglia nel 2020, inserendosi fin da subito come figlio. 
Dopo poche settimane, una mattina si è svegliato, è andato in cucina e ha detto a Palmino e Lucia: Ho molto riflettuto questa notte e vorrei tanto chiamarvi mamma e papà. Posso? Non ho mai chiamato nessuno mamma e papà.”
Da allora sono diventati i suoi genitori e i loro figli, per lui, fratelli e sorelle. Sono più giovani, ma questo non conta, anche perché Pascal non ha la consapevolezza del tempo che passa.
Oggi percorrono insieme le strade della vita. Dopo sessant’anni di attesa, Pascal ha visto avverarsi il suo desiderio più grande: avere una famiglia. Cammina sereno e felice, sempre zoppicando, ma sorretto dall’amore di chi ha scelto di stargli accanto.
Non è mai troppo tardi per sentirsi, finalmente, a casa.