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18 Ottobre 2025

Papa Leone XIV in Turchia e Libano

Il primo viaggio apostolico del Pontefice tra dialogo ecumenico e solidarietà
Papa Leone XIV in Turchia e Libano
Foto di ANSA
Papa Leone XIV si prepara per il suo primo viaggio apostolico in Turchia e Libano dal 27 novembre al 2 dicembre. Il pellegrinaggio a Iznik celebra il 1700° anniversario del Concilio di Nicea, mentre la visita in Libano porta un messaggio di speranza a un Paese in crisi. Il viaggio: un passo importante verso l'unità cristiana e il dialogo interreligioso.
Primo viaggio apostolico in Turchia e Libano per Papa Leone XIV, che si svolgerà dal 27 novembre al 2 dicembre 2025. Questo viaggio, che include un pellegrinaggio a İznik in occasione del 1700° anniversario del Primo Concilio di Nicea, rappresenta un'importante tappa per il Pontefice, che intende raccogliere l'eredità del suo predecessore, Papa Francesco, il quale aveva espresso il desiderio di visitare questi luoghi.

Un pellegrinaggio significativo

Il viaggio in Turchia, che si svolgerà dal 27 al 30 novembre, è stato organizzato in risposta all'invito del Capo di Stato e delle autorità ecclesiastiche locali. Durante la sua visita, Leone XIV parteciperà alle celebrazioni commemorative del Concilio di Nicea, l'odierna İznik, un evento cruciale per la storia della Chiesa, in cui fu approvato il Credo recitato dai cristiani ogni domenica. Il Papa ha sottolineato l'importanza di questo anniversario, definendolo una "bussola" per l'unità di tutti i cristiani.

Successivamente, dal 30 novembre al 2 dicembre, il Papa si recherà in Libano, accogliendo l’invito del Capo di Stato e delle autorità ecclesiastiche del Libano, un Paese segnato da conflitti e crisi, per portare un messaggio di speranza e solidarietà. Leone XIV ha dichiarato: «Voglio portare la carezza del Successore di Pietro alla popolazione libanese, colpita da più fronti ma sempre in piedi, sempre pronta ad andare avanti».

Un viaggio carico di significato

Il viaggio di Leone XIV non è solo un evento simbolico, ma rappresenta anche un impegno concreto verso il dialogo ecumenico. Durante un incontro con il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo, il 19 maggio scorso, all'indomani della Messa d'inizio del suo Pontificato, il Papa ha espresso il suo desiderio di visitare la Turchia e di continuare il dialogo tra la Chiesa cattolica e ortodossa. «La Chiesa esiste per evangelizzare, è missione, è comunicazione dell’Amore di Dio per tutti e tutte», ha affermato Leone XIV, sottolineando l'importanza di unire le forze per affrontare le sfide globali.

«Visitare il gregge di persona e portare la vicinanza del Buon Pastore è il senso di questi viaggi papali –, ha commentato il vescovo Paolo Bizzeti, vicario apostolico dal 2015 al 2024 dell’Anatolia, in un’intervista rilasciata a Settimana News –. La Turchia e il Libano sono paesi importantissimi non solo per il passato cristiano ma anche per l’oggi della vita cristiana: sono un laboratorio in cui dobbiamo essere presenti attivamente e umilmente. L’anniversario di Nicea è un’occasione per ravvivare lo spirito che animò i padri conciliari: esprimere in termini e categorie nuove la propria fede, cercando ciò che unisce».

Il Libano, descritto come il "Paese messaggio" da Giovanni Paolo II, ha bisogno di una presenza papale che possa portare conforto e speranza. La situazione nel Paese è critica, con una crisi economica profonda e conflitti recenti che hanno colpito duramente la popolazione. Leone XIV ha promesso di portare un messaggio di vicinanza e sostegno, raccogliendo l'eredità di Papa Francesco, che aveva già espresso il desiderio di visitare il Libano.

I dettagli di queste due tappe del primo viaggio apostolico del Papa verranno resi noti in seguito.

Il viaggio di Leone XIV è atteso con grande interesse, non solo per il significato spirituale, ma anche per il potenziale impatto sociale e politico. Come riporta Vatican News, il Papa intende affrontare le sfide che i cristiani e le comunità locali devono affrontare, promuovendo un messaggio di pace e unità.

Il Pontefice ha anche ribadito l'importanza di unire le forze per affrontare le crisi globali, sottolineando che «la Chiesa è missione» e che è fondamentale continuare il dialogo ecumenico. La visita in Turchia e Libano rappresenta quindi un'opportunità per rafforzare i legami tra le diverse tradizioni cristiane e per portare un messaggio di speranza a chi vive in situazioni di difficoltà.