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4 Luglio 2022
Ultima modifica: 4 Luglio 2022 ore 09:20

Più idioti dei dinosauri?

Moriremo tutti?
Più idioti dei dinosauri?
Foto di Clker-Free-Vector-Images
Leggendo l'ultimo libro di Daniele Scaglione, autore torinese, si ha la sensazione di condividere molte delle stesse paure che un genitore prova nel pensare al futuro dei propri figli.
Come sarà il futuro dei nostri figli su questo pianeta? Ve lo siete mai chiesti? Dove vivranno? Le condizioni climatiche li costringeranno a fuggire più a nord? Quali mezzi di trasporto utilizzeranno? Cosa mangeranno? Dove andranno, ammesso che ci andranno, in vacanza? Venezia e New York rischiano di allagarsi a causa dell'innalzamento dei mari, gli aerei attraverseranno sempre più turbolenze e quindi sarà più difficile spostarsi come ci spostiamo oggi.

Come sarà il futuro?

L’appuntamento di questa rubrica è un consiglio di lettura. Perché chi è genitore, tutte queste domande, almeno una volta, se l'è poste. Ed è proprio da queste domande che ha origine il libro di Daniele Scaglione, autore torinese, che ha scritto "Più idioti dei dinosauri", edito da edizioni e/o. A partire da questi interrogativi strettamente legati al futuro del figlio, l'autore riflette su temi generali, ad esempio su come potrebbero essere progettate le città del futuro e su come cambierà il mondo del lavoro. Ma anche su come cambierà l'agricoltura, e quindi il cibo (spoiler: dobbiamo mangiare meno carne!), e davanti a quali malattie si troveranno le prossime generazioni: è risaputo, infatti, che lo scioglimento dei ghiacci potrà liberare nuovi e vecchi virus oggi intrappolati nel sottosuolo. 

Niente allarmismo, ma occorre attrezzarsi

Ma al di là della serietà del tema, il libro mantiene un tono leggero e tenta di mettere in evidenza anche le opportunità di miglioramento che possano rendere la vita, agli occhi del figlio, appassionante e ricca di stimoli. L'emergenza climatica viene illustrata a partire da questioni molto pratiche e vicine al lettore. In più si fa attenzione a non utilizzare un tono allarmistico del tipo "moriremo tutti". Assumendo il punto di vista del genitore che cerca delle risposte - e non di quello dell'esperto che le fornisce - Scaglione cerca di offrire uno sguardo nuovo sul cambiamento climatico. Il libro in realtà non si chiude con una ricetta: ma alla fine della lettura si ha la sensazione di condividere le paure di un genitore e, quindi, farsi venire molte più idee su come “attrezzare” il futuro delle prossime generazioni. Che, come dice un familiare dell’autore, “non si annoieranno”, questo è certo.

Un esempio: meglio le piccole città

Un capitolo del libro di Scaglione è quello dedicato alle città. Perché secondo il testo in questione, il futuro della sostenibilità si giocherà nelle città piccole e medie, per intendersi, quelle che vanno dai 20 ai 70 mila abitanti. Lo stesso Scaglione ha già optato per una scelta di questo tipo: da Torino si è trasferito insieme alla famiglia a Biella. Meno traffico, aria più pulita, servizi più accessibili, costi minori. Sono diversi i fattori che possono spingere i cittadini di grandi città a decidere di spostarsi in centri minori, più a misura d’uomo. E la pandemia, su questo tema, ci ha lasciato in eredità la voglia di spazi più verdi e lo smart working. Due fattori che si combinano bene nelle piccole e medie cittadine.