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11 Agosto 2022
Ultima modifica: 11 Agosto 2022 ore 11:40

Preparazione al matrimonio. Ecco le novità

Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale. I nuovi orientamenti alla luce di Amoris Laetitia
Preparazione al matrimonio. Ecco le novità
Foto di StockSnap
A 5 anni dall'esortazione apostolica, un documento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita propone un itinerario lungo ed articolato per chi sceglie il sacramento del matrimonio
Celebrazioni matrimoniali nulle e inconsistenti, l'incapacità di resistere nemmeno alle prime inevitabili crisi, grandi sofferenze e ferite profonde. Sono questi alcuni dei motivi che hanno spinto papa Francesco e la Chiesa a riflettere sulla preparazione al matrimonio cristiano. E così, a 5 anni dall'uscita dell'esortazione apostolica Amoris Laetitia, al termine dell'anno dedicatole, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha dato alla luce il documento Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale, rilevando la necessità di un "nuovo catecumenato" in preparazione al matrimonio.

L'invito alla castità

Quando è uscito, un paio di mesi fa, l'attenzione della stampa è stata attirata da un particolare che bisogna scovare a pagina 63: l'invito alla castità. Quasi fosse una novità la proposta della castità prematrimoniale della Chiesa, in realtà non è nemmeno il punto centrale. La castità, in ultima analisi, è proposta come «alleata dell'amore, non come sua negazione», e «insegna, in ogni stato di vita, a essere fedeli alla verità del proprio amore. Ciò significherà, per i i fidanzati, vivere la castità nella continenza e, una volta sposi, vivere l'intimità coniugale con rettitudine morale» e questo non per voler mettere clausole vessatorie ma perchè l'esperienza rileva che «quando, come spesso accade, la dimensione sessuale-genitale diventa l'elemento principale, se non l'unico, che tiene unita una coppia, tutti gli altri aspetti inevitabilmente passano in secondo piano o vengono oscurati e la relazione non progredisce». Ecco quindi che la castità diventa veicolo di virtù: «il rispetto dell'altro, la premura di non sottometterlo mai ai propri desideri, la pazienza e la delicatezza con il coniuge nei momenti di difficoltà, fisica e spirituale, la fortezza e l'auto-dominio necessari nei tempi di assenza o di malattia di uno dei due coniugi».

La differenza tra wedding e marriage

Il vero snodo, a nostro avviso, sta nell'impianto generale della proposta che deve essere una preparation to a marriage (una preparazione alla vita matrimoniale) piuttosto che una preparation of a wedding (la preparazione al giorno del matrimonio).
Spesso infatti così vengono considerati i brevi "corsi fidanzati". Rispetto a questo cambio di passo «dedicare tempo è segno di amore - scrive papa Francesco nell'introduzione - mi viene in mente tante volte quando penso che la Chiesa dedica molto tempo, alcuni anni, alla preparazione dei candidati al sacerdozio o alla vita religiosa, ma dedica poco tempo, solo alcune settimane, a coloro che si preparano al matrimonio» che pure sono la maggioranza dei fedeli, "custodi della vita" che generano figli e si prendono cura degli anziani. «Sono le famiglie - prosegue il pontefice - che costiduiscono il tessuto della società e ne rammendano gli strappi».

Le tre fasi della preparazione

Gli Orientamenti prevedono tre fasi. La prima fase è quella pre-catecumenale, che coinvolge la pastorale dell'infanzia e quella giovanile. Questa fase serve per preparare il terreno e «condurre i fanciulli a scoprire se stessi come esseri dotati di una ricca e complessa psicologia e di una personalità particolare con le proprie forze e debolezze». Un cammino che continuerà con gli adolescenti ai quali si racconterà la visione coniugale dell'amore «inteso come reciproco donarsi degli sposi, come un saper amare e saper lasciarsi amare». È in questa fase che si presenterà ai ragazzi l'antropologia cristiana e si educheranno gli adolescenti all'affettività e alla sessualità in vista «della futura chiamata ad un amore generoso, esclusivo e fedele». La fase intermedia può avere una durata variabile a seconda del cammino in cui ogni coppia si trova, in pratica se la coppia proviene da un cammino di fede o se si avvicina per la prima volta, o si riavvicina dopo molto tempo. In questo senso, in linea con Amoris Laetitia, si suggerisce di accogliere con calore e senza legalismo, secondo una pastorale inclusiva, anche coloro che dovessero essere più indietro nel cammino. La terza fase, quella catecumenale, si divide a sua volta in tre parti: la preparazione prossima, in cui centrale sarà la riscoperta del messaggio cristiano e delle Sacre Scritture; la preparazione immediata, nei mesi che precedono la celebrazione del matrimonio, durante la quale si suggeriscono esperienze spirituali e ritiri; ed infine l'accompagnamento dei primi anni di matrimonio, periodo delicato in cui la Grazia ha bisogno di essere accompagnata ed in coniugi invitati a cooperare con essa. «L'alleanza d'amore tra l'uomo e la donna non si improvvisa ma bisogna lavorare sull'amore, bisogna camminare». La pastorale matrimoniale sarà soprattutto la pastorale del vincolo: si aiuteranno le coppie, ogni volta che si troveranno di fronte a nuove difficoltà, ad avere a cuore, al di sopra di tutto, la difesa e il consolidamento dell'unione matrimoniale.

Una proposta permanente che coinvolge tutta la realtà ecclesiale

Una proposta di questo tipo - ovviamente - non può coinvolgere solamente i sacerdoti, ma sarà necessario, come già avviene, l'affiancamento di coppie di sposi che, in virtù della loro specifica esperienza, potranno dare concretezza ai percorsi di accompagnamento intervenendo come testimoni ed accompagnatori in relazione a molti aspetti della vita matrimoniale e familiare.
Un percorso prolungato nel tempo, permanente di potrebbe dire, perché non si corra il rischio che gli sposi siano lasciati a loro stessi e si perdano nelle comuni difficoltà della vita a due. 

Cristo al centro

Al centro di tutto sta la fede e l'incontro con Cristo, che tuttavia - si legge nel testo - andrà presentato con un linguaggio, uno stile ed un tono «propositivo, persuasivo, incoraggiante e tutto orientato al bene e al bello che è possibile vivere nel matrimonio».