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10 Maggio 2023
Ultima modifica: 27 Giugno 2023 ore 15:23

Il mio carcere è senza guardie

Storie di riparazione alternativa
Il mio carcere è senza guardie
Foto di Kristian Gianfreda
Come si arriva a compiere un crimine? È possibile costruirsi una nuova vita dopo il carcere? Esiste davvero un carcere senza guardie? Cosa sono le "pene alternative" al carcere? Un programma televisivo racconta il progetto CEC - comunità educante con i carcerati. Attraverso interviste e storie vere raccontate dai protagonisti, si apre una finestra sul mondo del carcere.

Dietro ogni carcerato c’è una storia tutta da raccontare, con un insegnamento che è valido per ciascuno di noi. Con questa convinzione, il progetto Liberi dentro – Eduradio&TV propone un programma che vuole gettare un ponte tra il carcere e la città. Un progetto all’insegna del dialogo e del reinserimento sociale. Il programma nasce durante la pandemia per non interrompere la frequentazione nel carcere di Bologna e continuare, con modalità diversa, a far entrare i corsi e le attività delle associazioni, delle scuole, dei volontari nel penitenziario.
Oggi continua il suo percorso a diffusione regionale diffondendo le proprie trasmissioni nei 10 istituti penitenziari dell'Emilia Romagna e a tutta la cittadinanza.
L'emittente regionale Icaro TV (canale 18) e radio Città Fujiko (103,10 FM) sono coinvolte in questo progetto. 

Da ottobre 2021 vanno in onda le puntate che presentano il progetto CEC (Comunità Educante con i Carcerati) e le storie delle persone coinvolte in questo percorso di vita. 
«La scaletta che abbiamo programmato insieme comprendeva 15 puntate da circa 10 minuti ciascuna, nella revisione successiva le puntate sono diventate 18 e ad oggi il progetto ha preso una dimensione continuativa più o meno con una cadenza quindicinale» spiega Francesco Pasolini, operatore del progetto CEC e referente per le puntate che racconteranno il percorso per i carcerati elaborato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
«È uno spazio importante per farsi conoscere e per raccontarsi. Io faccio un po’ da regista ed eseguo anche il montaggio finale. Con Giorgio Pieri, che è il coordinatore nazionale del progetto CEC, programmiamo i vari contenuti, poi le riprese le facciamo in modo artigianale. Non sono un professionista né di riprese, né di montaggio video, anche se ho un minimo di esperienza e capacità personale soprattutto come fotografo. Penso sia davvero importante far conoscere CEC, che è davvero ricco di vita, di gioie e dolori, di fallimenti e rinascite. Alla base di tutto c’è sempre quel pizzico di fiducia nell’uomo, in qualunque condizione si trovi, che si traduce nel farsi prossimo e prendersi cura dell’uomo bastonato e ferito».

Il progetto CEC raccontato su YouTube e in TV

Il progetto Liberi dentro-Eduradio&TV racconta il progetto CEC (Comunità educante con i carcerati) diffondendolo attraverso LepidaTV, Teletricolore e radio Città Fujiko. Tutte le puntate sono disponibili anche su YouTube. Di seguito trovate quelle finora disponibili:

1ª puntata. L'esperienza APAC: il carcere senza guardie. È davvero possibile?

La Comunità Papa Giovanni XXIII è andata in Brasile per conoscere un carcere senza guardie: è il sistema chiamato APAC (Amando il Prossimo Amerai Cristo), iniziato da un gruppo di volontari in un carcere brasiliano. Potrebbe essere una proposta per tutto il mondo?




2ª puntata. Il progetto CEC (Comunità educante con i carcerati) raccontato da "Le iene"

In questa puntata viene spiegato cos'è il progetto CEC della Comunità Papa Giovanni XXIII e i suoi legami con l'esperienza brasiliana APAC, grazie al prezioso contributo realizzato con il servizio televisivo de "Le Iene".


3ª puntata. L'incontro con il presidente Mattarella

In occasione del 50° anniversario della Comunità Papa Giovanni XXIII, Daniele (ex recuperando che aveva vissuto nel progetto CEC) si presenta al presidente Mattarella e porta la propria testimonianza.

 

4ª puntata. Il CEC di "Casa Betania" dove vive Marino, il primo accolto di don Benzi

In questa puntata viene presentata "casa Betania" con Marino, il primo accolto della Comuntà Papa Giovanni XXIII. Si può vedere anche uno scorcio dell'attuale CEC: una casa per detenuti comuni. 



5ª  puntata. Cosa succede a chi finisce il percorso del CEC? Ecco le testimonianze

In questa puntata ci sarà la testimonianza di Antonio Coscino un recuperando che ha finito il percorso CEC e che desidera continuare a donare quanto a ricevuto. Attraverso le sue parole verranno evidenziati alcuni dei principali strumenti del progetto CEC e soprattutto ci sarà al suo fianco Valerio, il secondo accolto della Comunità Papa Giovanni XXIII.


6ª  puntata. I volontari del progetto CEC

In questa puntata ci sono le testimonianze di alcuni volontari del CEC, un ruolo prezioso e indispensabile nel percorso di recupero a nuova vita. 
Attraverso le parole dei volontari Dino e Antonella e del recuperando Giampietro, scopriremo quanta nuova vita si può generare affiancandosi con tenerezza e compassione all'uomo ferito e smarrito. Diceva don Oreste Benzi: «Nello sbaglio di uno, c'è lo sbaglio di tutti. Per recuperare una persona ci vuole il coinvolgimento di tutti!».




7ª puntata. Il progetto CEC in Camerun

In questa puntata viene raccontato il progetto CEC in Camerun e vengono presentate alcune volontarie del servizio civile universale (Caschi Bianchi) che si preparano ad andare in Camerun. 



8ª puntata. Come si ricostruisce una vita segnata? Ecco gli strumenti del percorso CEC

Attraverso le parole dei recuperandi e di Giorgio Pieri, coordinatore nazionale del progetto, scopriremo l'importanza degli strumenti che vengono usati nel percorso di recupero, come ad esempio: il resoconto, la tabella delle responsabilità e di merito, il consiglio della sincerità, solidarietà e sicurezza, la sintesi. Sono tutte cose che quotidianamente aiutano i ragazzi coinvolti in un percorso di ricostruzione della propria vita attraverso la vita comunitaria. 

 

9ª puntata. La storia di Jurghen: dal femminicinio alla responsabilità

In questa puntata conoscerete la storia di Jurghen: dal femminicidio alla responsabilità. Una storia intensa, di morte, che ha le sue origini in una mancanza di amore, ma attraverso la consapevolezza e il perdono dà origine a una storia di liberazione e rinascita in cui «l'Amore non avrà mai fine»!
 

10ª puntata. Differenze e sinergie tra progetto CEC e comunità terapeutiche

In questa puntata “Meo” (Bartolomeo) Barberis, operatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, parla delle Comunità terapeutiche dell’ Apg23. Un racconto e testimonianza di come insieme a don Oreste, tra i primi in Italia a rispondere al dramma della tossicodipendenza, sono nate le prime comunità terapeutiche Apg23 e del metodo specifico della cura “integrale” della persona. 
Meo spiegherà anche la differenza del percorso terapeutico rispetto al CEC e anche la sinergia e complementarietà di queste proposte che si prendono cura delle ferite dei fratelli mettendo al centro la relazione.
Verso la fine della puntata c'è anche un piccolo saluto dalla viva voce di don Oreste Benzi che ci ricorda come «chi guarisce non è qualcosa ma Qualcuno».

 


11ª puntata. La storia di Fathì Salah: violenza chiama violenza

In questa puntata Fathì Salah narra la sua storia. Un racconto intenso che parte dall'infanzia in una semplice famiglia della Tunisia dove un'educazione violenta farà crescere Fathì con tanta violenza e rabbia da sfogare.
 


12ª puntata. Fathì Salah: dall'abisso della disperazione alla rinascita

In questa puntata continua la storia di Fathì, una storia "pasquale” che non termina con la disperazione e la morte, ma sfocia nella luce e nella speranza: scopriremo un “nuovo" Fathì!


13ª puntata. Angelo esce dal carcere

In questa puntata si vede l'incontro con Angelo nel momento della sua uscita dal carcere di Rimini. Uomo di origini etiopi, ma con l'accento bolognese (dove è cresciuto), Angelo è entrato la prima volta in carcere a 16 anni. Ora esce dal carcere, nella speranza che sia per l'ultima volta, a 50 anni, ma ancora con l’entusiasmo e l’energia di un bambino aperto alla vita! 
Ad accoglierlo ci sono i volontari e operatori del progetto CEC di "San Facondino" a Saludecio (RN). Angelo infatti aveva già iniziato un percorso al CEC e poi è dovuto ritornare in carcere per un definitivo. Ora riprende il cammino al CEC con tanta voglia e speranza in un futuro diverso.
 

14ª puntata. Il progetto CEC "Laudato si'" di San Facondino a Saludecio (RN)

In questa puntata viene presentato il CEC "Laudato si" di San Facondino a Saludecio (RN), dove c’è la possibilità di operare secondo le indicazioni dell'enciclica “Laudato si” di Papa Francesco. Il grido della terra e dei poveri sono lo stesso grido e chiedono di essere affrontati con lo stesso amore.
Animati da questi principi si cerca di sviluppare una nuova società fondata sulla condivisione integrale con la natura e con l’uomo, entrambi degradati e sfruttati. Le parole di Antonio (recuperando "rigenerato", ora protagonista del progetto) presentano questa realtà, sperando che venga voglia a tutti di venire a visitare San Facondino e di operare in sintonia e sinergia con questi principi!
 


15ª puntata.  Cercere. L'alternativa è possibile. Un libro che raccoglie testimonianze e storie vere.

In questa puntata viene presentato il libro di Giorgio Pieri: Carcere. L'alternativa è possibile. Un libro frutto della condivisione con tante persone incontrate nelle carceri, passate e presenti nelle realtà CEC (8 in Italia e 2 in Camerun).



16ª puntata. La visita di Marta Cartabia, ministro della Giustizia, al CEC di San Facondino

L'incontro con l'uscente ministro della Giustizia, Marta Cartabia, è stato un momento molto intenso e ricco di profonda vicinanza e sintonia, un "gettare semi" che non sappiamo come e quando germoglieranno.
Attorno ad una tavola, in un lauto pranzo preparato dai recuperandi con i prodotti dell'orto e del pollaio, c'è stato un profondo ascolto delle testimonianze dei ragazzi in percorso alternativo al carcere, dei volontari e degli operatori, ai quali la Cartabia ha risposto ribadendo che questi incontri «sono le cose che restano, qui c'è la vita, queste storie vanno raccontate in ogni modo, vanno fatte conoscere perchè questo è l'unico modo per far comprendere che il cambiamento è possibile... altrimenti non ci crede nessuno!».




17ª puntata. La formazione al lavoro dei detenuti nel progetto CEC

Grazie alla collaborazione con l'ente di formazione Centro Zavatta (Enaip) di Rimini è stato progettato un corso di formazione per il reinserimento lavorativo dei detenuti. L'obiettivo primario del corso prevede il raggiungimento di competenze specifiche sulla preparazione e lavorazione delle piante da frutto e ulivo, partendo dalle basi generali di agricoltura biologica, con una certificazione finale che potrà essere spesa nel corso della loro vita futura. 
 


18ª puntata. La ricerca della gioia: in dialogo con Ezgar

Questa puntata presenta un breve dialogo tra Giorgio Pieri ed Ezgar (recuperando in seconda fase) sul tema della ricerca della felicità e della gioia. Guidati dalla pagina delle Beatitudini del Vangelo, passando per l'esperienza vissuta da  Ezgar, vedremo se davvero è possibile passare da "delinquenti" a santi!



19ª puntata. Il regime 41bis: il carcere "duro"

In questa puntata viene trattato un tema "caldo" in questo periodo: il regime 41 bis, il cosiddetto "carcere duro". Antonio, nome di fantasia per esigenze di privacy e sicurezza, ci racconterà parte della sua esperienza di carcere duro e poi la scelta di pentirsi e collaborare con la giustizia, intraprendendo il percorso del CEC (Comunità educante con i carcerati). Questa breve intervista fa riflettere ulteriormente su un tema difficile come quello della sicurezza e della dignità della persona umana. È importante trovare soluzioni efficaci sia per proteggere la popolazione sia per dare giustizia alle vittime, ma che diano dignità e possibilità di recupero attraverso un vero percorso educativo. 


20ª puntata. Mauro e Norina: una famiglia che accoglie i detenuti

In questa puntata c'è un’intervista con Mauro e Norina, "i pionieri" e ispiratori del progetto CEC della Comunità Papa Giovanni XXIII, che partendo dalla loro famiglia e Casa Famiglia hanno iniziato ad accogliere i detenuti che incontravano in carcere arrivando poi anche a creare la cooperativa "il Pungiglione", che dà lavoro ad oltre 30 persone. 

Mauro e Norina da quasi 40 anni continuano a rispondere ai detenuti che chiedono l'amore di una famiglia, spinti dalla certezza che senza qualcuno che «sceglie di volergli bene continueranno a fare del male!». Una testimonianza di condivisione semplice e diretta assolutamente da non perdere!



21ª puntata. I detenuti cos'hanno da dire alla Chiesa, oggi? Intervista con. mons. Francesco Lambiasi, vescovo emerito di Rimini.

Ecco una nuova puntata della rubrica CEC: Comunità Educante con i Carcerati per il programma “Liberidentro - Eduradio&Tv”, in onda anche su IcaroTv canale 18.
Vi proponiamo un'intervista al vescovo emerito di Rimini Francesco Lambiasi sul tema della formazione spirituale nel percorso educativo del progetto CEC. Il vescovo è un'ospite speciale che già nel 2008 inaugurò la Casa "Madre del Perdono” e auspicò la nascita dell'Università del Perdono di cui lui stesso poi ne divenne il "rettore"! 
In questa intervista, registrata al termine di un ciclo di incontri con i recuperandi delle case CEC di Rimini durante il periodo quaresimale, il vescovo Francesco risponde a diverse domande sull'importanza di una formazione ed educazione spirituale, anche in presenza di persone di varie confessioni religiose, convinto del fatto che ogni uomo nasce con una "ferita dentro": il bisogno di Assoluto, a cui deve dedicare le necessarie "cure". Infine risponderà anche alla domanda: «Che cosa i detenuti hanno da dire alla Chiesa oggi?». 
 

22ª puntata. Il disagio psichico negli istituti penitenziari

Attraverso la vicenda di Maurizio viene affrontato il tema del disagio psichico all'interno degli istituti penitenziari. Il percorso di Maurizio parte dall'esperienza di tanti anni di carcere, per poi passare agli ospedali psichiatrici giudiziari, divenuti poi REMS (Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza), fino all'approdo nel CEC dove sperimenta una nuova vita fatta di relazioni positive e un'ambiente naturale, in un contesto che diviene un po' come una nuova famiglia. Ecco la sua storia:



23ª puntata. Chi sono gli educatori del progetto CEC?

In questa puntata Giorgio intervista Giacomo Cricca un'educatore del CEC di Saludecio che attraverso la sua esperienza personale fatta anche di "cadute" ha avuto non solo il coraggio di rialzarsi, ma di donare la sua vita nella condivisione verso tante persone in difficoltà ed essere esempio e speranza per tanti. L'incontro con Gesù in particolar modo nelle persone con disabilità e disagio sono diventate i suoi riferimenti come padre e come educatore. Attraverso questo semplice dialogo e spaccato di vita personale si delinea il profilo di chi sono i "veri educatori" nel progetto CEC.