Topic:
9 Maggio 2021
Ultima modifica: 9 Maggio 2021 ore 09:28

Il Portogallo ha salvato la Robin hood tax

Il coordinamento europeo per la Tassa sulle transazioni finanziarie scrive al Presidente António Costa per ringraziarlo e sostenere la sua proposta
Il Portogallo ha salvato la Robin hood tax
La trattativa europea si era arenata sull'idea franco-tedesca di una FTT morbida, ma sul tavolo è arrivata a febbraio la proposta che riapre i giochi. Il 6 maggio i rappresentanti europei della società civile hanno inviato una lettera formale di sostegno al Portogallo. Le prossime saranno settimane decisive per la tassa europea.
Il gioco sembrava fatto: sulla scia della nota portata al Consiglio Ecofin il 14 giugno 2019 dalla Germania, in appoggio alla proposta francese di estendere il proprio modello di imposta sulle transizioni finanziarie, i negoziati sulla Robin Hood Tax europea sembravano ormai felicemente avviati verso una conclusione formale, di facciata, che avrebbe potuto lasciare contenti tutti. Tranne la società civile: il sogno delle reti nazionali promotori di una TFF europea è semplice: tassare con una pur piccolissima aliquota le grandi speculazioni finanziarie, per sostenere l'economia reale, scoraggiare gli speculatori internazionali, chiudere la forbice delle disuguaglianze.

Ma la proposta che fin da allora è rimasta in discussione sul tavolo è quella di applicare negli Stati aderenti il modello attualmente in vigore in Francia. L'idea, ormai ufficialmente caldeggiata dai mediatori tedeschi, esclude (come recita questo documento portato al Senato italiano) diverse cose, fra cui in particolare gli scambi infragiornalieri. In pratica: la nuova tassa porterebbe un gettito alle casse europee, ma se io dovessi comprare e rivendere una marea di titoli all'interno dello stesso giorno, non verrei tassato. E i broker finanziari potrebbero continuare ad arricchirsi.

Esprimiamo apprezzamento e sostegno al contributo del Portogallo per i progressi della Tassa sulle Transizioni Finanziarie
Campagna Europea per la FTT

La mediazione, non avendo trovato la proposta di una TTF europea un consenso unanime, è affidata dal 2013 ad una cooperazione rafforzata fra 11 Paesi: oggi siedono al tavolo Belgio, Germania, Francia, Grecia, Italia, Austria, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna (si è sfilata l'Estonia).

La proposta portoghese: comprendere i derivati azionari

Il 12 febbraio 2021 il Portogallo però ha calato il jolly.

Misha Maslennikov è il coordinatore della campagna italiana Zerozerocinque, che propone di tassare dello 0,05% tutte le transizioni finanziarie, e che raccoglie le adesioni di una cinquantina di realtà e di gran parte della società civile del Bel Paese.

Lui spiega:  «I mediatori portoghesi hanno messo sul tavolo un argomento tecnico ineccepibile, cui francesi e tedeschi difficilmente possono trovare argomenti per rimandarlo al mittente. Hanno proposto di comprendere nel meccanismo di tassazione alcune classi di titoli derivati. È un cavallo di troia: se dopo 2 o 3 anni darà dei risultati potremmo chiedere di estendere questa Tobin Tax ad altre tipologie di transazioni, mantenendo alta l'attenzione pubblica e non dimenticando il nostro obiettivo finale».

Attivista vestita da Robin Hood
Attivista vestita da Robin Hood, per la campagna zerozerocinque che chiede l'adozione di una tassa sulle transazioni finanziarie
Foto di zerozerocinque.it
Il Portogallo ha proposto  di inserire nella tassazione anche un'altra piccola fetta della torta: quella dei derivati azionari.  «E l'ha motivato con il fatto — spiega Misha Maslennikov  — che questo scoraggerebbe l'elusione, e scoraggerebbe il passaggio degli operatori a strumenti finanziari sostitutivi delle azioni».

Settimane decisive per la FTT europea

Il Paese è alla presidenza del Consiglio dell'Unione europea fino al 30 giugno 2021: i prossimi due mesi di mediazione saranno decisivi. Ed è questo il motivo per cui il coordinamento europeo della trentina di reti nazionali che promuovono questa sorta di tassa Robin Hood (tassa che rubi ai ricchi per dare ai poveri), hanno deciso di prendere in mano una penna, e scrivere al Presidente del Portogallo Mr António Costa una lettera di sostegno pubblica alla proposta, recapitata il 6 maggio 2021.

«Rappresentiamo oltre 20 milioni di cittadini europei», esordisce la lettera.

«La proposta — scrive il coordinamento — offre l'opportunità di sfruttare l'enorme potenziale della FTT, per generale un vantaggio sostanziale nelle vite dei cittadini esclusi, nel mercato del lavoro, nella sanità, nello sviluppo sostenibile ed ambientale. Le chiediamo di sostenere al più presto la stesura di un documento formale che traduca la proposta portoghese in una base concreta, per proseguire la discussione nelle rimanenti settimane».

Intanto la Commissione Europea nel settembre 2020, alle prese con l'esigenza di far cassa per fronteggiare l'emergenza Covid-19, ha presentato una proposta per tentare di coinvolgere tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea nell'adesione alla FTT.

Se entro il 2022 non vi saranno passi ulteriori nel negoziato, la Commissione — ha annunciato — presenterà una nuovo testo da approvare entro il 2024.

«Per far convergere tutti i Paesi il nuovo testo dovrebbe essere necessariamente più blando: sarebbe una presa d'atto formale nel dichiarare il fallimento di una tassa sulle transizioni finanziarie come noi la intendiamo», è il timore di Misha Maslennikov.