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8 Agosto 2023

San Domenico di Guzman

Mendicante, come San Francesco, inventò il Rosario
San Domenico di Guzman
Foto di una scultura di Niccolò Dell'Arca
«Tenero come una mamma, forte come un diamante» (H.D. Lacordaire)
Domenico è il fondatore dell’Ordine dei Predicatori, noti anche come Frati Domenicani, inizialmente sorti per contrastare le eresie che imperversavano agli inizi del 1200 nella Francia meridionale. Nel 2021 si è celebrato l’anno giubilare dedicato a san Domenico di Guzman, nell’ottavo centenario dalla sua morte. 
Domenico era uno spagnolo, castigliano di Calaruega, dov’era nato nel 1170. A 24 anni entrò fra i canonici regolari della cattedrale di Osma e fu ordinato sacerdote.
Nel 1201 fu scelto dal vescovo come suo accompagnatore in un viaggio in Danimarca. Nei dintorni di Tolosa i due viaggiatori scoprirono il dilagare dell’eresia catara; dal nome della città di Alby, dove si erano insediati, gli eretici saranno in seguito chiamati “albigesi”. Tra di essi c’era il bisogno sincero di tornare ad una vita evangelica più autentica che non trovavano più nella struttura della Chiesa ufficiale, dove l’alto clero era invischiato nei problemi di gestione delle proprietà temporali e nei conflitti politici e il basso clero era così poco istruito da non essere capace neanche di insegnare le verità più elementari della fede cristiana. 

Su incarico di papa Innocenzo III, Domenico si rivolse alla gente del sud della Francia con un modo completamente nuovo di predicare: non utilizzava il cavallo per spostarsi da una città all’altra, non si circondava di un seguito di persone che lo servissero, ma viaggiava a piedi, chiedeva l’elemosina, annunciava il Vangelo con le parole semplici del popolo, cercava di mettere in pratica quanto predicava.
Nel 1215 ci fu l'approvazione ufficiale e definitiva dell’Ordine da lui fondato, nel quale ha grande importanza lo studio, la vita comune, la povertà evangelica. Domenico volle che i suoi frati si dedicassero molto allo studio, fondato sull’anima di ogni sapere teologico, cioè sulla Sacra Scrittura. 
Domenico morì nel 1221, a Bologna. L’Ordine dei Predicatori, con l’appoggio della Santa Sede, si era già diffuso in molti Paesi dell’Europa a beneficio della Chiesa intera. Fu canonizzato nel 1234 da Gregorio IX e la sua memoria liturgica ricorre l’8 agosto. 

San Domenico di Guzman inventò il Rosario

Domenico e san Francesco d’Assisi, contemporanei, diedero vita ad un nuovo tipo di ordine religioso, quello dei mendicanti, che si aggiungeva a quelli già esistenti: eremiti, monaci e canonici. La novità risiedeva nella scelta della povertà e della mendicità, forma suprema di distacco dai beni e di abbandono alla provvidenza, e nella mobilità. Mentre i monaci e gli eremiti erano stabili nei loro conventi, i predicatori mendicanti, pur vivendo in comunità conventuali, ripristinavano la forma di vita degli Apostoli che andavano casa per casa ad annunciare l’amore incarnato di Dio, e come Gesù, si mettevano in profonda relazione con chiunque incontravano. 
Si deve a san Domenico ed ai suoi frati la diffusione della preghiera del santo Rosario. Infatti mentre egli predicava nella Linguadoca (un’antica provincia della Francia) per la conversione degli eretici, vedendo che gran parte delle sue fatiche riuscivano vane, ricorse all'intercessione di Maria e lei gli ispirò la recita di 150 “Ave Maria” intercalate da 15 “Padre nostro” e la considerazione di 15 misteri mediante i quali contemplare la vita di Gesù che manifesta la misericordia del Padre.