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4 Ottobre 2024

San Francesco d'Assisi

Il 4 ottobre si ricorda il santo patrono d'Italia
San Francesco d'Assisi
Ha cambiato radicalmente la vita agiata che conduceva e si è posto come rinnovatore della Chiesa. Senza contrapposizioni, ma dall'interno, con umiltà.
La vera e propria rivoluzione di Francesco avvenne principalmente in se stesso: da ricco rampollo di una nobile famiglia che viveva nell’agiatezza e senza pensieri, a mendicante cencioso deriso da tutti e che si prendeva a cuore gli altri miseri ed emarginati; da giovane amante delle feste e delle donne, a colui che sposa “Madonna povertà” e resta sempre gioioso e sorridente, in “perfetta letizia” perché consapevole che tutto viene elargito da Dio con amore, come canta in maniera splendida nel Cantico delle creature; da cavaliere in guerra a operatore di pace presso il sultano Malik al-Kamil armato solo della sua semplicità e della forza della sua fede. 

Tale rivoluzione compiuta su di sé fu un esempio appassionato, coinvolgente, trainante per tantissimi giovani del tempo. Non era proprio intenzione di Francesco fondare un nuovo ordine, ma la forza attrattiva che esercitava il suo modo di vivere totalmente evangelico per forza di cose vide il formarsi di una piccola comunità che in breve diventò molto numerosa. Perciò, suo malgrado, prese vita un nuovo ordine religioso, quello dei mendicanti, che si aggiungeva a quelli già esistenti: eremiti, monaci e canonici. Mentre i monaci e gli eremiti erano stabili nei loro conventi, coloro che seguivano Francesco vissero in modo itinerante, come chiesto da Gesù di andare a due a due, senza borsa, né sacca, né sandali (vedi Lc 10,4).

Ha riportato al centro il Vangelo

In un tempo in cui i vertici della Chiesa non si distinguevano in nulla dai ricchi feudatari e dai nobili, anzi spesso rivaleggiavano con loro in lusso e ostentazione di preziosi, la nuova forma di vita creata da Francesco riportò al centro della vita ecclesiastica i principi evangelici, ma senza mai contrapporsi ad essa. Da umile servo del Signore Francesco riformò la Chiesa dall’interno: cambiò la Chiesa di allora cambiando radicalmente se stesso! 

Francesco vide la luce su questa terra nel 1182 ad Assisi da Pietro di Bernardone, un ricco mercante, e da Giovanna detta madonna Pica. Giovane allegro ed amante dei divertimenti, nel 1202 partecipò alla guerra contro Perugia ma fu fatto prigioniero. Rientrò a casa l’anno dopo, profondamente segnato dall’esperienza di prigionia e pieno di compassione per i poveri. Confuso ed incerto, nel 1204 si aggregò all’esercito di Gualtiero di Brienne, ma giunto a Spoleto si ammalò e tornò ad Assisi, sempre più turbato.

Il lebbroso che gli ha cambiato la vita

Il 1205 segna l’inizio della sua conversione: abbandona le feste e si ritira in luoghi solitari a pregare. In quei luoghi isolati s’imbatte in un lebbroso. Fin da piccolo Francesco provava repulsione di fronte alle piaghe purulente e maleodoranti dei lebbrosi, ma aveva iniziato a comprendere che in loro c’era la presenza di Cristo. Mosso da un profondo slancio d’amore per Cristo baciò ed abbracciò quel lebbroso. Da allora visse nell’abbandono pieno all’amore di Dio tanto da essere reso simile a Cristo: nella sua carne si sono impresse le sue stesse piaghe!

Nessuno mi insegnava, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo il vangelo
San Francesco d'Assisi

Nel 1226 andò incontro a sorella morte cantando, accompagnato da uno stormo di allodole che volevano dare l’estremo saluto a colui che aveva con loro gareggiato nel lodare l’Altissimo, l’Onnipotente e buon Signore! 
Due anni dopo, il 16 luglio 1228, venne dichiarato santo da papa Gregorio IX.
Nel 1939 da Pio XII è stato proclamato patrono d’Italia perché è il “più Italiano dei santi e più santo degli Italiani”.